Capitolo 20.

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Buonasera, scusate il ritardo, ma con tutti i fatti successi nei giorni precedenti (if you know what I mean) ho perso praticamente la voglia di scrivere. MA sono tornata con questo capitolo, abbastanza lungo. Vi chiedo di tener conto della frase in neretto a fine capitolo! 

Buona lettura!

Erano ormai passate due settimane e mezzo.
Alla fine avevo passato tre giorni fantastici a casa di Gwen.
Sì, sua madre era stata così gentile da ospitarci per i giorni seguenti al 31 Dicembre e suo padre era stato molto chiaro: "Zayn può dormire nella stanza degli ospiti, non sarà un problema per lui e la piccola Charlie, no?"
È necessario dire che due notti su tre io, Charlie e Gwen avessimo dormito insieme nello stesso letto? Il letto della camera degli ospiti era matrimoniale, così la sera tardi Gwen sgattaiolava via dalla sua stanza, veniva a bussare da me e, accogliendola con un sorriso, la facevo accomodare tra le mie braccia e la stringevo forte. Charlie, dal canto suo, era estremamente felice per la presenza della ragazza, ed era rilassata. Ahimè però il terzo giorno ci scoprirono, ma non dissero assolutamente nulla, anche perché, giuro, non avevamo fatto nulla di male -ed ero pure vestito.

In quei giorni avevo ricevuto pure gli auguri da parte di Harry, il quale mi aveva raccontato brevemente che lui e Louis avevano passato le vacanze insieme. "Quando torno a casa mi racconti tutto!" gli dissi davvero curioso. Harry, come me, voleva raccontate invece le vicende in casa di Gwen e sì, gliele avevo già raccontate volentieri, con tanto entusiasmo!

"Dov'è mamma?" chiese mia figlia, mentre giocava con la sua nuova bambola. Mi avvicinai a lei e mi sedetti a terra, prendendo in mano un'altra sua bambola.
"Amore, la mamma è a casa sua. Deve studiare, domani deve andare a scuola" risi, un po' nostalgico. Sì, avevo già nostalgia dei nostri momenti passati insieme, delle nostre risate e delle nostre coccole.
"Che cos'è scuola?" domandò ingenuamente.
Sistemai il vestito alla barbie e la rimisi al suo posto "È un posto dove si imparano tante cose. Anche tu ci andrai, sai?" le sorrisi.
"Bello!" batté le mani e scoppiai a ridere, consapevole del fatto che fra qualche anno non l'avrebbe pensata alla stessa maniera. 

Guardai l'orologio e le lancette segnavano le undici e mezza, così sorrisi. "Piccola, ti va di andare a trovare la mamma?" lei distolse l'attenzione dalla sua bambola, che sembrava essere diventata la sua preferita e mi sorrise.
"Siiii, quando?" cercò di far forza sulle sue piccole gambe e alzarsi per venire da me. Io la presi in braccio e le baciai la guancia.
"Adesso" la guardai e lei esultò, per poi stringere il mio collo tra le sue braccia. "Allora sistemiamoci e andiamo" la feci scendere dalle mie braccia e ci dirigemmo in camera per cambiarci.

-

Mezz'ora dopo eravamo davanti la porta della casa di Gwen.
"Ciao Zayn, ciao Charlie" disse Stephen, vedendoci. "Entrate" si scostò e ci fece entrare.
"Disturbiamo?" chiesi, mentre la donna stampava un dolce bacio sulla guancia di Charlie.
"Assolutamente no.. date pure a me i cappotti" tese il braccio verso di noi.

"Gwen? E' in casa?" beh, dove poteva essere secondo te, Zayn? 
"Oh sì, è in camera sua che sta studiando" mi sorrise, "Potete salire." io annuii e ringraziai, prendendo per mano la mia adorata figlioletta. Salimmo le scale e bussammo alla porta di camera di Gwen.
"Avanti!" disse, dall'interno. Allora mi venne un'idea: aprii la porta ma feci entrare solo Charlie. 
"Mammaaaa" e mentre la piccola correva verso la ragazza, Gwen si voltò e sorpresa la abbracciò. Io soffocai una risata, portando una mano davanti la bocca per non farmi sentire.
"Dov'è papà?" chiese ad un tratto, però non sentii nulla. "Va beh, non mi importa se papà non c'è, tanto ci sei tu" rise e io mi accigliai, così decisi di entrare.
"Heeeey" varcai la soglia della porta offeso "Cos'è questa storia che non ti frega del padre?"
"Oh ma è quiii" disse, rivolgendosi a Charlie "Ed io che pensavo che non fossi venuto" rise e lì capii che stesse scherzando.
"Oh, non ti libererai facilmente di me" dissi, cingendole i fianchi e lasciandole poi un bacio a fior di labbra.
"E se non volessi?" puntò i suoi occhi nei miei e mi si sciolse il cuore.
"Ne sarei felicissimo di averti tra le mie grinfie" ridemmo e con noi pure la piccolina, che era lì, in piedi che ci guardava con una mano di fronte alla bocca per non ridere, fallendo miseramente.

Daughter • Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora