Capitolo 22.

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Harry's pov. 


"Eccoci a casa" aprii la porta d'ingresso e feci entrare la piccola Charlie, la quale emise un verso di stupore.

"E' bella la tua casa, zio" mi disse sorridendo e la ringraziai, scompigliandole i capelli e provocando un suo sbuffo. Andai a posare il piccolo zaino, in cui stavano le cose di Charlie, nella mia stanza e andai a togliermi il giubbotto. Quando entrai nel salone, trovai la piccola in piedi di fronte la tv, mentre cercava di scrollarsi di dosso la sua piccola giacca.

"Aspetta, ti aiuto io" risi sotto i baffi, avvicinandomi a lei e aiutandola con la giacca. "Ecco fatto" lei mi ringraziò e mi sorrise.

"Che facciamo?" iniziò a curiosare tra i piccoli oggettini posti sul mio tavolinetto, vicino al divano.

"Vuoi aiutarmi a preparare qualcosa da mangiare?"

"Siii" batté le mani e mi seguì in cucina. 

"Sai? Deve venire anche un'altra persona stasera e starà qui con noi" sorrisi, pensando a Louis.

"Chi è?" chiese curiosa, mentre portava le sue maniche all'altezza del gomito e saliva sulla sedia posta davanti al tavolo, mettendosi in piedi.

"Si chiama Louis, è il mio fidanzato" mi misi un grembiule e mi avvicinai alla piccola, mettendone uno anche a lei "Ecco, adesso sembri una cuoca a tutti gli effetti!" 

Lei mi sorrise ampiamente e si sistemò il grembiule. In silenzio andai a prendere la farina e la versai sul tavolo "Faremo la pizza"

"Buooona la pizza. Papà non la fa mai, la fa portare sempre ad una strana persona vestita di rosso.. ed ha pure un cappello!" io risi per l'ingenuità della bambina "Poi la mamma mi mette il bavaglino per non farmi sporcare e la mangiamo tutti e tre insieme" mi intenerii.

"Gwen è una brava mamma?" le chiesi, mentre riscaldavo dell'acqua per impastare la pasta.

"Sì, la mamma è bellissima e bravissima! Mi fa sempre le coccole e a volte gioca pure con me" iniziò a toccare con un ditino la farina bianca davanti a lei.

"E papà? Papà come si comporta?" chiesi a questo punto. Volevo farla parlare, volevo sentire la sua vocina mentre mi raccontava i suoi pensieri.

"Papà è il migliore" iniziarono a luccicarle gli occhi, evidentemente teneva molto a Zayn e non poteva essere diversamente "Papà mi ha sempre coccolata e da quando c'è la mamma, ci coccola insieme e io sono felice" poi però ad un tratto si incupì.

"Che succede piccola? Perché sei diventata triste?"

"La mamma non la vedo sempre però..." si torturò le sue manine, portando poi un dito in bocca.

"Piccola, la mamma deve affrontare l'ultimo anno di scuola, è impegnata a studiare.. però ti pensa, ti pensa sempre. Pensa a te e papà e ricordati che non vede l'ora di passare del tempo con voi due" le sorrisi e le accarezzai la testa. Lei annuì e mi sorrise, come se le fosse già passato quel cattivo pensiero dalla testa. "Okay, adesso iniziamo a fare la pasta per la pizza!" esclamai e la piccola esultò dalla gioia. "Adesso prendi in mano questa tazza.." le porsi una tazza grande tra le mani "..attenta a non farla cadere, ecco.. così, attenta a non bruciarti tesoro!" lei la prese con le sue manine piccole, mentre io iniziavo ad allargare la farina. "Quando ti dico io, ne versi un poco qui" ed indicai un punto preciso in mezzo alla farina "ok?" Charlie annuì convinta e iniziammo a fare la pasta. Dopo poco iniziai ad impastarla, la piccolina poggiò la tazza sul tavolo e mi aiutò, scoprendo il divertimento nell'impastare la pasta per la pizza.

"E' bellooo. E' pure appiccicosa" sghignazzò e prese un po' di farina con una mano e la strofinò nell'altra mano, gesto che vide fare a me poco prima.

Daughter • Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora