Guardavo la mia piccola giocare con le sue bambole di pezza, regalatele dalla mamma di Christine. Oh, la mia Christine.. mi mancava così tanto. Mi mancavano ancora una volta i suoi sorrisi calorosi, i suoi incoraggiamenti, i suoi occhi illuminarsi a ogni mia sorpresa, le sue guance tingersi di rosso a ogni mio complimento. Perché lei era così: semplice ed innocente. E il destino ha voluto portare via una ragazza che non aveva mai fatto del male a nessuno, la mia ragione di vita. A volte, anzi direi molto spesso, è ingiusta la vita: se ne vanno via sempre le persone migliori, solo che dopo un pò ho capito che magari il loro compito non è stare sulla terra, ma vegliare dall'alto come se fossero degli angeli custodi. E Christine, ne ero sicuro, mi stava guardando da lassù, proteggendo e sorvegliando sia me che la piccola Charlotte.
Senza accorgermene una lacrima scivolò giù dal mio occhio e la asciugai immediatamente. Non volevo che la mia bambina mi vedesse piangere. Per lei dovevo essere forte. Per lei dovevo sempre sorridere e pensare positivo. Per lei dovevo sempre dare il centouno percento. Perché avevo solo lei con me e non mi andava di vederla triste o sapere di farla soffrire.
Charlotte non parlava ancora ed io volevo tanto sentire la sua voce. Sospirai a quel pensiero e mi avvicinai ancora di più a lei.
"Piccola, vieni qui" la presi in braccio e la coccolai, le strofinai il mio naso sul suo, piccolino, e lei batté le mani, sorridendo "Sei così bella!" la ammirai. "Adesso andiamo di là che ti preparo un po' di pastina!" la portai in cucina con me e la misi sul seggiolone "Stai buona qui che papà ti prepara taaante cose buone" lei rise e si mise a giocare col suo ciuccio.
Mentre mescolavo la pastina per la piccola, sentii il mio cellulare vibrare nella tasca dei miei jeans. Abbassai il fuoco e presi il cellulare: era un messaggio da parte di Harry. "Zayn, abbiamo un problema. Thomàs sta male e il suo turno non posso coprirlo solo io! Puoi venire il prima possibile? H. x"
Risposi subito.
"Ehi Harry, finisco di dare la pappa a Charlotte e vengo. Z. x"Riposai il cellulare dentro la tasca, spensi il fuoco ed impiattai la pastina dentro ad un piattino di Biancaneve, che piaceva tanto a Charlie. Infatti quando glielo misi sotto gli occhi iniziò a battere le mani, mostrando il suo unico dente.
Dopo nemmeno un'ora ero nella solita strada, diretto alla libreria. Prima di arrivare a destinazione entrai dentro ad un bar e comprai due donuts con la glassa al cioccolato - che avrei sicuramente mangiato lì a lavoro.
Aprii la porta e vidi subito Harry, correre a destra e a manca, agitato.
"Hey Harry!" richiamai la sua attenzione. Alzai la mano in segno di saluto e lui mi sorrise appena. Impegnato a spostare una pila di libri dalla sezione Narrativa a Bambini.
Misi Charlotte dentro il box, tolsi il giubbotto e mi misi subito alla cassa.
"Tra un po' é Natale" mi si affiancò Harry "Dovremmo iniziare a fare gli sconti" sospirò. Io annuii.
Erano passati alcuni giorni dal mio primo giorno di lavoro e ormai mi ero abituato a tutto ciò che riguardasse il mondo delle librerie, il mondo del mercato. "Ciao piccolina" disse poi, voltandosi verso mia figlia. Io sorrisi. "E' davvero un tesoro"
"Si, hai ragione" andai da lei e le strofinai la mano fra i pochi capelli.
Sentii poi la porta aprirsi e mi voltai: vidi di nuovo la stessa ragazza di pochi giorni fa e sorrisi. Era senza la signara dietro, stavolta. In quella ragazza c'era qualcosa che mi attirava. Non era né fisica, né qualsiasi altra cosa. Al momento non sapevo spiegarlo.
Lei si avvicinò al bancone e mostrò il libro che aveva comprato, "Cime Tempestose".
"Ciao" dissi entusiasta "Serve aiuto?"
"In realtà volevo cambiare questo libr-"
La bloccai "Sapevo che era troppo impegnativo, cosa vuoi prendere al-"
Alzò il suo sguardo verso di me, sistemandosi gli occhiali. "Veramente io sono all'altezza di questo libro" mi guardò male "Volevo solo cambiarlo con un altro uguale, perché a questo mancano alcune pagine ed è stampato male!" disse ferma.
"Oh.. sì, certo" dissi imbarazzato. Andai verso la sezione Grandi Classici e cercai un altro "Cime Tempestose" da darle. Che idiota che ero stato!
Tornai in fretta da lei e glielo cambiai.
"Grazie mille" disse timida e allo stesso tempo fredda, rimettendo il libro nella busta, girando i tacchi e avviandosi verso l'uscita.
"Hey" la richiamai, alzando un braccio nella sua direzione. Lei si voltò, in attesa che io spiccicassi una parola. "Come ti chiami?" sorrisi appena.
"Gwendoline" sorrise e uscì definitivamente dalla libreria, accucciandosi nel suo cappotto di lana.
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Daughter • Zayn Malik
Fanfiction"Voglio che.. tu ti prenda cura di Charlotte, così come hai fatto con me in questi anni!" disse a fatica. - All rights reserved 2014 © ehipaola