Epilogo.

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"Tesoro mio, vai a mettere le scarpe che andiamo" dissi a quella bambina che ormai consideravo più di una figlia.

Lei sbuffò "Sì, mamma" e corse nella sua stanza. Charlie aveva giá sette anni, era cresciuta tanto ed era diventata una meravigliosa bambina. Aveva dei lunghi capelli biondi e poche lentiggini sulle guanciotte piene. Zayn diceva spesso che aveva lo stesso carattere della madre naturale: altruista, nonostante la tenera età, timida e chiacchierona. Zayn mi aveva spesso parlato di Christine e se ve lo state chiedendo, no.. non ho mai provato gelosia nei suoi confronti, ci mancherebbe. Alla fine era stata la sua ragazza per molto tempo, la sua mancata moglie e la madre della sua bambina.

"Mamma, eccomi" corse incontro a me e mi sorrise.

"Brava piccola, andiamo?" annuí e le presi la mano, la quale strinse. Uscimmo di casa e raggiungemmo la mia macchina. La feci salire su, le agganciai la cintura e poi salii al posto del guidatore.

"Allora mamma? Chi è che dobbiamo andare ad incontrare? E papá dov'è?" chiese dopo un po' di tempo. Stavamo andando nel vecchio paese di Zayn: lui era partito di mattina presto per raggiungere i suoi genitori e mi aveva pregata di badare alla piccola mentre dormiva. Era il settimo anniversario della morte di Christine, e Zayn pensava che fosse arrivato il momento di far conoscere a Charlie la sua vera madre, di raccontarle per sommi capi la storia, la loro storia: era sicuro che lei avrebbe capito.

"È una ragazza speciale per papà" sorrisi, guardando la strada, tenendo le mani sul volante.

"Una ragazza? Speciale? Ma lui ha te, mamma" disse ovvia la bambina.

"È vero tesoro, ma questa ragazza ha un posto nel cuore di papà che non glielo toglierà nessuno" mi voltai un attimo per guardarla in viso e notai il suo sguardo confuso, ma non disse più niente "Poi ti spiegherà papà" continuai.

-

"Ecco casa di nonnaaaaa" urlò dopo poco più di mezz'ora la piccola Charlie. "E c'è pure papà lì!" indicò fuori dal finestrino la figura slanciata di Zayn e la donna simile a lui lì accanto. Parcheggiai lì di fronte, spensi il motore e sganciai la cintura, per poi uscire e andare ad aprire alla bambina.

"Eccoci arrivati" sorrisi "Ciao Trisha, è sempre un piacere vederti!" andai ad abbracciare la donna, la quale mi lasciò un bacio sulla tempia, e poi andai a salutare il mio fidanzato.

"Ciao amore" mi sussurrò "Mi sei mancata" mi baciò a stampo le labbra.

"Non ci vediamo da quasi quattro ore" ridacchiai.

"Eh, che saranno mai!" scherzò lui ed io lo abbracciai, per poi "anche tu mi sei mancato" sussurrargli all'orecchio.

Lui mi strinse forte al suo corpo e anche in quel momento, come i precedenti cinque anni, non sentivo tutto ciò che ci circondava, non sentivo la bambina scherzare con sua nonna né le macchine sfrecciare per strada.. nient'altro che i nostri due corpi stretti e il suo caldo respiro sul mio collo.

"Ti ringrazio anche questa volta per essere qui con me in questo giorno" mi guardò negli occhi e mi sorrise grato.

Io gli strinsi la mano con la mia sinistra, mentre con la destra gli accarezzavo la guancia "Non dirlo nemmeno per scherzo, so quanto è importante per te questo giorno" mi prese il viso con entrambe le mani e mi diede un altro bacio a stampo.

"Ciao papi" si avvicinò la piccolina e abbracciò Zayn, il quale la prese in braccio e la strinse forte al suo petto.

"Ciao piccola principessa, ha guidato bene la mamma?" chiese, trattenendo una risata. Lo stronzetto di Zayn sapeva quanti errori, che non sto qui ad elencare, avevo fatto prima di prendere la patente, ero stata davvero pessima. Fortunatamente, grazie agli aiuti di Zayn e il tifo di Charlie, sono riuscita a passare l'esame con zero errori.

Daughter • Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora