Capitolo 12.

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Harry se n'era andato ormai da una ventina di minuti, dicendo che doveva iniziare il suo turno in libreria. Io ero rimasto a casa e Gwen era lì, insieme a me, che teneva d'occhio la mia piccolina.
"Che ci fai qui?" la guardai e sorrisi, cercando di trasmetterle il fatto che fossi felice di averla al mio fianco.
"Avevo chiesto a mia mamma se poteva accompagnarmi qui da te, dato che avevo voglia di vedere la piccolina e.. beh, eccomi qui" sorrise.
"Tua mamma?" chiesi sorpreso "Lei.."
"Sì, lei sa.. la scusa dell'amica non ha retto!" scoppiò a ridere e io insieme a lei. 
"Meglio così" dissi "Così non devi inventarti bugie con i tuoi genitori per venire da me" sorrisi.
Lei si morse il labro e mi guardò "In realtà.." esitò "..mio papà non lo sa e non credo di dirglielo al momento!"
"Tranquilla, Gwen" le accarezzai i capelli. Mentre io ero davanti a lei, in piedi, lei si stese a mezzo busto accanto alla piccolina e le accarezzò delicatamente le manine. Era di una dolcezza unica quella ragazza e io avrei fatto di tutto per tenerla con me, non l'avrei lasciata scappare via nemmeno per tutto l'oro del mondo. "Gwen" sussurrai e mi sedetti, così, accanto a lei.
Lei si voltò, sorridendomi "Dimmi Zayn"
"Ti.. ti andrebbe di venire con me, per Natale, dalla mia famiglia?" la guardai e lei rimase a bocca aperta "Insomma, sempre se non hai da fare con la tua famiglia eh!"
"Ma io.. io cosa c'entro? Chissà cosa penseranno i tuoi genitori" abbassò nuovamente lo sguardo. Gliel'avrei chiesto più avanti, ma dovevo avere una risposta al più presto perché Natale era alle porte. Io annuii semplicemente.
"Ti va un po' di the?" lei si alzò e sorrise. Prese i due cuscini del letto matrimoniale e li mise uno sul fianco destro di Charlie e uno sul fianco sinistro. "Sei dolcissima con Charlie.. come mai questo amore per i bambini?" domandai, abbastanza curioso, mentre -dopo aver dato un'ultima occhiata a Charlie- chiudemmo la porta e ci dirigemmo in cucina.
"Sai? Ho sempre voluto un fratellino o una sorellina" disse, mentre si sedeva su una sedia e poggiando i gomiti sul tavolo. Io nel frattempo misi un pentolino con dell'acqua sul fuoco. "Vicino la mia scuola c'è un asilo e i bambini che ci sono lì sono davvero dolcissimi.. hanno la stessa maestra che avevo io" sorrise, ricordando.
"Interessante" annuii, mettendo l'infuso dentro il pentolino. "Io in realtà non ho mai provato un amore per i bambini, ma quando è nata Charlotte mi sono ricreduto. Avere un bambino è la cosa più bella che ci possa essere.." sospirai.
"Come se se stato tu a partorirla.." mi prese in giro e scoppiò a ridere. Io alzai un sopracciglio e mi avvicinai facendole il solletico.
"Cosa hai appena detto?" continuai a pizzicarle i fianchi e lei si dimenò sotto i miei tocchi. I nostri visi erano vicinissimi e sentivo il suo fiato sul collo, mentre lei continuava a ridere. La voglia di baciarla era troppa, ma come avrebbe reagito?
"Okay, okay, okay" mise le sue mani sul mio petto e un brivido percorse la mia schiena "Chiedo perdono, ma smettila di farmi il solletico. Non sopporto le persone che me lo fanno" io smisi e la guardai.
"Ma tu mi sopporti e mi vuoi bene, vero?" chiesi e le sorrisi, facendo gli occhi dolci.
"Cosa te lo fa pensare?" alzò un sopracciglio.
"Il fatto che tu sei qu, adesso, anziché leggere un bel libro sdraiata sul tuo letto?!" dissi incerto. Sapevo s stava trattenendo dallo scoppiarmi a ridere in faccia.
"Mmh.. sì, forse hai ragione, o forse no" disse e mi sorrise, schioccandomi un bacio sulla guancia. Io mi alzai e scuotendo la testa mi avvicinai al pentolino. Spensi il fuoco e andai a prendere due tazze, dentro il quale versai il the. Poggiai le tazze con il the fumante sul tavolo e andai a prendere il pacco di biscotti, che di solito davo a Charlie per farla mangiare.

-

Andai a trovare la mia ragazza a casa sua. Non era venuta a scuola a causa dell'influenza, così avevo deciso di farle una piccola sorpresa. Suonai il campanello e mi venne ad aprire sua madre.
"Salve signora" le sorrisi e la abbracciai.
"Quante volte devo dirti di darmi del tu, Zayn caro?" sghignazzò e mi fece entrare.
"Sono venuto a fare una sorpresa a Chris, mi ha detto che ha l'influenza"
"Sì, è su" sorrise e mi lasciò andare da sua figlia. Bussai alla porta della sua camera e dopo il suo debole "Avanti" entrai e mi immersi in quella camera dalle pareti rosa, il colore che tanto amava la mia ragazza.
"Buongiorno principessa" entrai e posai la busta che tenevo in mano sul comodino di fianco al letto.
"Zayn, ciao" sorrise debolmente e io mi chinai su di lei per schioccarl un bacio sulla fronte.
"Come stai?"
"Divinamente!" scherzò.
"Ah allora proprio perché stai divinamente posso portare a casa la sorpresina che ti avevo fatto" dissi quasi offeso.
Lei mi bloccò il polso e mi fissò "Cosa mi hai portato?" trattenne un sorriso.
"Ti ho portato dei biscotti al cioccolato" dissi felice, mentre lei cambiò espressone del viso e quasi diventò seria.
"Ma amore.." fece il labbruccio "..lo sai che i.. biscotti al cioccolato non mi piacciono" abbassò lo sguardo.
"Ed è proprio per questo che quelli al cioccolato li mangerò io" scoppiai a ridere "Per la mia principessa ho portato i suoi biscotti al latte preferiti" e tirai fuori dalla busta il pacco di biscotti.
"Zayn, ti ho mai detto che ti amo infinitamente?" disse, con gli occhi lucidi per la felicità. Sembrava una tenera bambina. Sghignazzai e aprii il pacco, tirai fuori un biscotto e imboccai la mia ragazza.
"Ti amo anche io piccolina" le schioccai un altro bacio sulla fronte.

-

Gli stessi biscotti che stava mangiando Gwen erano quelli preferiti di Christine. Dio, quanto mi mancava. Mi morsi un labbro e mi alzai dal tavolo per lavare le tazze.
Ad un tratto sentimmo la piccolina lamentarsi e ci precipitammo nella stanza da letto. Gwen si avvicinò alla piccolina da un lato, alla quale accarezzò la pancia, e io andai nel lato opposto. Charlie si stiracchiò e aprii suoi occhietti. Sbadigliò e poi ci guardò dal basso. Sorrise e poi aprii la bocca: emise un suono, ma non capii cosa volesse fare.
"Ciao piccolina" sussurrò felice Gwen.
Charlotte guardò la ragazza, alzò il braccino e la indicò "Mam-ma" disse. Cosa? Guardai la piccolina e poi Gwen. Esaminai l'espressione in volto di quest'ultima: il suo sorriso sparì, sgranò gli occhi e aprì la bocca sorpresa. Poi si voltò verso di me e non sapeva cosa dire. "Mam-ma" ripetè la piccolina. Gwen distolse lo sguardo e prese in braccio Charlie.
"Tesoro mio" la strinse tra le sue braccia e la coccolò.
Io ero scioccato per una serie di motivazioni: la prima di tutte era che la mia piccolina aveva parlato, aveva detto la sua prima parola, aveva detto mamma a Gwen. Considerava Gwen la sua mamma.
La seconda era Gwen: cosa pensava? Si era trovata all'improvviso in questa situazione. Dopo questa cosa sarebbe scappata? O sarebbe rimasta insieme a noi, insieme a me? 
Sentivo le lacrime formarsi e quindi mi alzai dal letto e uscii dalla stanza: non volevo farmi vedere da Gwen in quello stato. Entrai in bagno e mi sciacquai la faccia. Mi guardai allo specchio e sospirai. Poi presi un respiro e tornai nuovamente in stanza.



Gwen's pov. 


Stringevo tra le braccia quella piccolina di due anni.
Mi aveva chiamata mamma e io stavo trattenendo le lacrime. Erano lacrime di gioia. Sentii il mio cuore battere forte: Charlotte non era la mia bambina, ma mi ero così tanto affezionata a lei e sapevo, inoltre, quanto Zayn ci tenesse a sentirla parlare e sentirmi dire mamma era una sensazione davvero forte. Una lacrima scivolò giù dai miei occhi e rigò la mia guancia. la asciugai subito e sorrisi a Charlie.
"Piccolina, adesso ci sono qui io. Ti prometto che mi prenderò cura di te" le baciai la fronte "Come se fossi la tua mamma" le sussurrai poi.
Poi Zayn rientrò nella stanza, io feci sedere la piccola e le diedi un pupazzetto con cui giocare. Io mi alzai e silenziosamente mi avvicinai a Zayn, che stava in piedi davanti la porta. Non esitai un secondo: lo abbraccia, lo strinsi forte a me e lui ricambiò.Poggiai la testa sul suo petto e sentii il suo cuore battere forte; se solo sentisse il mio..
"Zayn.." lo richiamai e alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi "..sì"
"Cosa sì?"
"Voglio venire con te, dalla tua famiglia, a Natale" dissi sicura e dopo avergli scoccato un bacio sulla spalla coperta dalla sua maglietta, mi feci abbracciare ancora di più e non mi sentii mai al posto giusto, nel momento giusto, come con Zayn.

Daughter • Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora