Daughter • Zayn Malik

Capitolo 9.

Zayn's pov.

Un altro giorno era iniziato. Un giorno uguale a tutti gli altri. L'unica cosa che era cambiata era la casa. Era addobbata, era tutta colorata e piena di luci.. e tutte quelle decorazioni mi facevano venire in mente Gwen, il suo sorriso e i suoi occhi lucidi. Il solo pensiero della serata passata insieme - io, lei e Charlie- come una piccola famiglia, mi provocava tanti brividi lungo la schiena. Era una sensazione nuova per me, una sensazione bellissima e indescrivibile. L'unica cosa di cui mi sono pentito è il non averla baciata a fine serata e non averle chiesto il numero di telefono. Glielo chiederò sicuro la prossima volta che la vedo, pensai. E così sarà fatto.

Entrai in camera con Charlie in braccio e andai a prenderle una tutina per vestirla. Aveva appena finito di fare colazione e sembrava felice. Forse anche a lei piacevano tutte quelle luci, quegli addobbi e tutti quei colori. E poi, sarebbe stato il suo primo Natale. "Ma che bella questa tutina" la piccola sorrise "Questa te l'ha regalata la nonna quando sei nata, sai? -sorrisi- Guarda, c'è l'orsetto sulla tua pancia" dissi e indicai il disegno di un orsetto stampato all'altezza della sua pancia, che solleticai. La piccola sghignazzò rumorosamente e io continuai a farle il solletico, anche nei piedi. Le nostre risate vennero interrotte dalla suoneria del mio telefono. Presi Charlie in braccio e mi avvicinai al telefono, lo presi e lo sbloccai. Era un messaggio da parte di Harry.
"Ciao Zayn, so che è il tuo giorno libero, ma potresti passare in libreria? Ho bisogno di parlare con qualcuno.. Quando vuoi tu, ti aspetto. H. x"

Risposi subito. "Buongiorno Harry, scusa ma non posso.. Devo andare a fare alcune compere, mi ero già programmato la mattinata. Se vuoi ci possiamo vedere nel pomeriggio :) x"

La risposta arrivò dopo pochi secondi. "Va bene, perfetto. Ci vediamo allora di fronte al bar vicino la libreria, alle cinque. H. x"
"Okay. Ma è successo qualcosa?"
"Non lo so, sono confuso. Ne parliamo più tardi. H. x"

Confuso? Chissà cosa aveva combinato. Risi, infilai il telefono nella tasca posteriore dei jeans, presi portafogli, la mia giacca, capello e sciarpa, poi accucciai la piccolina e uscii di casa, chiudendomi la porta alle spalle.

L'aria si faceva sempre più pungente e avrei preferito stare dentro al mio letto caldo, ma dovevo per forza far delle compere: acquistare qualcosa per la piccola Charlie, un piccolo regalino per Gwen e un pensierino per Harry e i miei genitori -che sarebbero venuti a farmi visita il giorno di Natale. Volevo far conoscere Gwen ai miei genitori -scelta azzardata?- anche se non stavamo insieme. Volevo fargli sapere che io stavo andando avanti, nonostante tutto, e che avrei voluto Gwen nel mio futuro. Era troppo presto? Stavo accelerando le cose?