L'ultima riunione con la casa di produzione e i nostri menager ha portato il mio umore dalle stelle alle tenebre più oscure. Damla, Gunfer, Asena, benchè fossero tenuamente contente della relazione tra me e Kerem, erano estremamente preoccupate per la nostra reputazione e quella dello show. È stata una riunione lunga ed estenuante, tra loro che ci sputavano addosso la realtà che ci circonda mostrandoci le centinaia di dichiarazioni false sul nostro conto e Kerem che tentava di ribadire, estremamente infastidito ed altamente adirato per la sua mancanza di libertà.
La nostra, in realtà.Asena ha concesso di blindare il set per offrirci un po' di tranquillità, almeno sul posto di lavoro, ma le nostri agenti non hanno potuto fare molto per ciò che vorremmo vivere davvero, ovvero la quotidianità, l'amore.
Kerem tenta di ribadire nuovamente, lo vedo sporgersi in avanti per riaffermare le proprie convinzioni, ma io lo blocco, mettendo una mano sulla sua gamba.
-Va bene così. Tenteremo di limitare le interazioni sui social, staremo distanti se questo può aiutare a...-
-Hande- mi riprende lui, la voce flebile e gli occhi verdi immediatamente vuoti.
Volto il capo verso di lui, trattenendo il fiato.
Distolgo lo sguardo.
Non ho il coraggio di affrontarlo, non adesso, non davanti a loro.La riunione termina poco dopo, e Kerem non ha più fiatato.
Essendo lui sempre molto rumoroso, chiacchierone e vivace, il suo silenzio sembra una lama affilata.
Non so cosa gli stia passando per la testa, cosa stia pensando, ed ho timore di chiederlo, perché ho il timore che possa esplodere da un momento all'altro.Non ho paura di un Kerem arrabbiato, perché per quanto possa esserlo, il suo broncio sparisce quasi subito.
No, ho paura del Kerem deluso, ferito.I miei dubbi vengono confermati il pomeriggio stesso e il giorno seguente, quando sul set tutto è apparentemente tranquillo.
Appunto, apparentemente.Sarp ed Anil coinvolgono Kerem nei loro scherzi, e lui ci sta, ma è come se facesse di tutto per stare lontano da me. Non abbiamo ripetuto le scene insieme, non abbiamo pranzato nello stesso caravan, non ci siamo messaggiati durante la notte.
Siamo entrati in una specie di guerra fredda, dove apparentemente nessuno al momento vuole cedere.
Forse abbiamo bisogno dei nostri spazi, di riflettere, ma la verità è che odio non essere io quella con cui Kerem gioca, scherza.Bige sembra aver capito la situazione, ed io spontaneamente mi sono confidata con lei e Dilara, che però hanno preferito non dare opinioni, poiché entrambe capiscono quanto sia delicata e pesante la nostra situazione.
Tuttavia ho apprezzato tantissimo il tentativo di Bige di organizzare dei giochi tutti insieme durante le piccole pause, ma questo non ha aiutato a stemperare la tensione tra noi.A fine riprese, stufa di questi silenzi, mi dirigo verso il caravan di Kerem.
Sto per entrarci senza bussare, ma mi rendo conto che forse stavolta non sia il caso.
Perciò busso.La voce un po' sottotono di Kerem mi invita ad entrare, e appena i nostri sguardi si incrociano sembra subito che l'elettricità si insinui tra noi, un'elettricità che però stavolta non porterà a nulla di buono.
-Hai intenzione di ignorarmi ancora o possiamo parlare come due adulti?- lo affronto, mentre lui si sbottona la camicia per indossare qualcosa di comodo.
Odio questa situazione, perché in questo momento potrei godermi senza vergogna lo spettacolo che per me lui rappresenta, piuttosto che prepararmi per un probabile litigio.
-Cosa vuoi che ti dica? Credo che abbiamo parlato abbastanza ieri- risponde, infilandosi una felpa celeste.
-Perciò i nostri argomenti finiscono qui? Si riduce tutto a questo, a rendere pubblica la nostra relazione? Sei talmente egoista da pensare solo a ciò che desideri tu?-
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Bizim kaderimiz
FanfictionHo deciso di scrivere, attraverso questi capitoli, la storia di Hande Erçel e Kerem Bürsin dal principio. I loro timori, i primi sentimenti, il percorso che li ha condotti dove sono ora. Tutto ciò che scrivo è frutto della mia fantasia, nulla è re...