Nathan
Sono giorni che non faccio altro che pensarci. Mi ha chiesto come mi sono procurato la cicatrice che ho sul labbro. Ma sono davvero pronto a rivivere dei ricordi troppo dolorosi? Ricordare Camila fa troppo male, perché, forse, è anche colpa mia quello che le è successo. Non sono mai sicuro di essermi comportato bene con lei, e forse, per come si è evoluta la situazione ho soltanto sbagliato.
Il punto è che quando si parla di Camila non so mai cosa pensare, il suo è un ricordo troppo doloroso per me.Vorrei solo poter tornare indietro nel tempo e correggere tutto, eliminare ogni dolore che le ho procurato. Ma non posso farlo, mi è impossibile. Non mi restano altro che ricordi e rimpianti di Camila.
Cosa dovrei dire a Rachel esattamente? Quanto sono stato orribile nei confronti di Camila? No, non posso farlo, rimanderò questa conversazione il più possibile. Quella cicatrice non è altro che un ricordo di un momento in cui pensavo di aver salvato Camila, di non poterle più far procurare dolore. È andata esattamente l'opposto di come credevo, e questa stupida cicatrice non fa altro che ricordarmi quanto sia stato stupido e ingenuo. Dopo ciò che è successo a Camila mi sono ripromesso di non far entrare più nessuno nella mia vita, non quando sono consapevole di non poterli proteggere. Anche questa volta è successo il contrario di quello che pensavo. Una ragazzina dagli occhi verde prato e i capelli neri è entrata nella mia vita, e mi costringe a rivalutare tutto ciò che credevo giusto.
La verità è che più cercavo di mandarla via, più la pensavo, più volevo proteggerla, ma il ricordo di Camila non me lo permetteva. Non dopo aver visto Rachel con Ryan, è come se stesse succedendo tutto di nuovo, come un loop, solo che la protagonista della vicenda è diversa. Non posso permettere che succeda anche questa volta, sono cresciuto, maturato, posso proteggere quella ragazzina. Devo proteggerla, ad ogni costo, perché ha sofferto troppo, non merita altra sofferenza.Qualcuno bussa alla porta, io non aspetto nessuno, e lo stesso vale per Rachel, mi avrebbe avvisato dell'arrivo di qualche ospite. Mi alzo dalla poltrona e mi dirigo verso le scale che conducono al piano superiore.
«Rachel, aspettavi qualcuno?» ignoro la persona che continua a bussare alla porta.
«No Nathan, tra cinque minuti scendo giù, potrebbe essere Sasha, sai che lei non avvisa mai» risponde. Scuoto la testa, la ragazzina e Sasha sono diventate davvero amiche. Non posso credere che la rivalità tra me e Sasha si sia indebolita così tanto per cola di Mike e Rachel. Scuoto la testa cancellando il sorrisino spontaneo dalle labbra. Apro la porta, rivelando la figura di mio cugino.«Ciao cugino» Jonathan entra in casa senza il mio consenso. Era un anno che non lo rivedevo, ed è stato davvero un anno piacevole lontano dalla sua fastidiosa presenza.
«Ma prego accomodati Jonathan» ribatto sarcastico chiudendo la porta. Jonathan si comporta davvero come se fosse a casa sua, si dirige nel salone e si siede comodamente sul divano.
«A cosa devo questa visita?» chiedo sedendomi civilmente sulla poltrona, al contrario di mio cugino.
«Sono venuto qui per conoscere tua moglie» sorride «Avevo capito che non le avevi riferito il mio invito, così ho deciso di fare da me, è passato un anno dopotutto» mi fa un occhiolino.Una sensazione che non provavo da troppo tempo, gelosia, fa il suo ritorno. Conosco benissimo Jonathan, per questo non volevo che incontrasse Rachel, lui è il tipo di persona che ti ferirebbe all'istante.
«Nathan, è Sasha non è così?» non posso neanche rispondere alla provocazione di Jonathan che Rachel fa il suo ingresso nel salone. Si guarda intorno alla ricerca della sua amica, e le compare un cipiglio sulla fronte vedendo mio cugino al posto di Sasha.
«Ci conosciamo?» domanda. Vorrei tanto che non lo avesse fatto. Jonathan si alza dal divano avvicinandosi a Rachel.
«Purtroppo no, piacere sono Jonathan, il cugino di Nathan» prende una mano di Rachel lasciando un bacio su di essa. Che sfacciato, si comporta come se non ci fossi.
«Io sono Rachel»
«Questo lo so» conosco troppo bene quello sguardo, quello di chi ha individuato la sua prossima conquista, solo che Rachel è troppo ingenua per rendersene conto.
«Jonathan perché non ti siedi e lasci stare Rachel» cerco di controllare il tono di voce.
«Ma cugino l'ho solo salutata» certo come se non se la fosse mangiata con gli occhi, ma tengo questo commento per me. Rachel si accomoda dal lato opposto del divano precedentemente occupato da Jonathan.«Mi dispiace tanto Jonathan, se avessi saputo prima della tua visita avrei rimandato l'impegno che avevo preso» Rachel è troppo buona anche con chi non se lo merita.
«È colpa mia Rachel, avrei dovuto avvisare, ma volevo fare una sorpresa a mio cugino che non vedo da tempo» punta il suo sguardo su di me, per capire la mia reazione.
«Capisco, allora vi lascio soli, sicuramente avrete molte cose da dirvi» si alza sistemando la giacca che indossa.
«Sai, avevo detto a Nathan della mia intenzione di conoscerti, ma a quanto pare non te ne ha parlato, è un vero peccato» scuote la testa nascondendo il suo sorrisetto.
«Forse me ne avrà parlato e l'ho dimenticato. Chi la conosce tutta la verità?» non pensavo potesse tenergli testa.
«Hai ragione, solo Nathan conosce tutta la verità»
«Nathan io vado» ignora Jonathan, sarà stato davvero un duro colpo per il suo ego «Devo vedermi con Ryan, sai per chiarire» mi irrigidisco. Vuole davvero incontrarlo ancora dopo quello che è successo tra di noi?
«Ryan?» domanda interrogativo Jonathan «Ryan Swan?» continua.
«Lo conosci?» chiede sorpresa Rachel.
«Che ironia, non è così Nathan. Vedi Rachel, io ti consiglio di stare alla larga dai tipi come Ryan» lei annuisce distratta ed esce di casa.Ryan è l'unico argomento in cui io e Jonathan la pensiamo allo stesso modo. Non potremo mai perdonarlo, nessuno dei due nutre una spiccata simpatia nei suoi confronti, e non ne abbiamo tutti i torti.
«Perché non le hai parlato di Camila?»
«Non sono cose che ti riguardano Jonathan» sono nervoso tanto quanto lui. Probabilmente se le avessi detto tutto ora non incontrerebbe Ryan.
«Cazzo Nathan, lasciamo le nostre divergenze da parte per adesso, davvero vuoi che succeda tutto ancora una volta?» si alza di scatto dal divano.
«Certo che no» mi giustifico.
«Devi dirglielo cugino. Devi metterla in guardia. Sai benissimo cosa è capace di fare quel tipo e tu non l'hai avvisata» odio tremendamente che Jonathan abbia ragione.
«Hai ragione, solo che Rachel ha sofferto troppo, non voglio condividere con lei anche le mie sofferenze»
«Non essere egoista Nathan, secondo te cosa ti avrebbe detto Camila? Sei proprio sicuro che vorrebbe che succedesse la stessa cosa ad un'altra persona?»
«No, certo che no» scuoto la testa.
«Certo che ha avuto una bella faccia tosta a tornare, con quale coraggio l'ha fatto?» si passa una mano tra i capelli.
«Non lo so, ma ti giuro che non succederà un'altra volta»
«Devi farlo per Rachel, per quel poco che l'ho vista posso dire che è una brava persona, e dopo ciò che mi hai detto di Ryan te le lascio cugino. Sei l'unico che può davvero aiutarla in questa merda»
«Grazie tante Jonathan» il nervoso prende il sopravvento «Ti ricordo che è mia moglie, non la tua»
«Mi sarebbe piaciuto molto essere al tuo posto, come sempre cugino. Purtroppo manterrò la mia reputazione da dongiovanni e continuerò a fare stragi di cuori per molto altro tempo» e per una volta lo ringrazio di aver cambiato discorso.Potremo farci la guerra per sempre, ma quando si tratta di sofferenza, di Camila e di Ryan so che noi due saremo sempre dalla stessa parte. L'ho visto per un momento solo, ho visto chiaramente che Jonathan ha accettato Rachel come parte della famiglia, cerco con i suoi modi di fare, ma l'ha accettata, altrimenti non mi avrebbe mai chiesto di dirle la verità. Devo solo trovare il coraggio di farlo prima che possa succedere tutto ancora una volta.
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Legata a te
RomanceRachel Smith, da tutti definita la figlia perfetta, ma lei si sente tutto tranne che perfetta. Accontenta in qualsiasi modo le richieste del padre, affinché possa essere fiero di lei come lo è di sua sorella, Kimberlee. Non ha molte aspettative nell...