Luce della luna

- Capitolo 18 -

Pov. Blacke

Il giorno dopo la partenza di Ares, fu devastante. Fatta mattina mi ero svegliata con l'intento di rimanere tutto il giorno a letto e non fare niente, so che Ares non vorrebbe questo ma non riesco a fare altrimenti.

Ero sveglia da un po' ormai ma non ero mentalmente lì, tutto era partito con Ares, avevo lo sguardo rivolto verso la parete e non si spostava da lì.
Questo silenzio di tomba fu interrotto dall'arrivo di Malcom, che con molta delicatezza aprì la porta
- Piccoletta sei sveglia? -
Entrò e mi vide immobile
- No, sto dormendo non vedi -
Dissi senza una sfumatura di ironia
- Simpatica davvero, senti alza quel culetto e andiamo a fare un giro -
Disse Malcom spostando le tende facendo così entrare il sole
- Non ho voglia -
Mugolai mettendo la testa sotto le coperte
- Invece adesso ti alzi -
Disse spostandomi la coperta da dosso per poi prendermi di peso
- Piccoletta hai bisogno di una doccia puzzi -
Fece una faccia buffa in risposta ricevette uno schiaffetto in faccia da parte mia
- Stupido mettimi giù -
Dissi cercando di scendere ma non ci riuscì.

Mi butto dentro la doccia e apri l'acqua fredda
- Bastardo è gelata -
Urlai cercando di uscire dalla doccia ma le sue braccia mi bloccavano, poi dopo la spense
- Ecco, adesso fatti una bella doccia calda e poi ci vediamo giù, se non scendi tra 20 minuti risalgo e ti ributto sotto la doccia fredda, capito? -
Mi disse mettendo le mani sui fianchi, sembrava una mammina
- Va bene, adesso esci -
Dissi facendo il gesto con la mano di andarsene.

Uscì dal bagno e riuscì ad fare una doccia calda, chi sa Ares adesso come sta, mi manca e avevo paura di perderlo ma devo avere fiducia in lui.

Era da tanto che non mi facevo una doccia come si deve. Finita da doccia mi vestì e uscì dalla camera, appena arrivai in soggiorno trovai Malcom sul divano ad aspettarmi, mi vide e si alzò nenache fosse una molla
- Piccoletta, dopo fatto una bella colazione andiamo ad fare un giro -
Disse avvicinandosi, non risposi e mi diressi verso la mensa con Malcom alle spalle.

Mentre stavamo concludendo la colazione, nella mensa entrò Ethan e si diresse verso di noi sempre con una postura rigida e seria
- Buongiorno ragazzi -
Ci disse, attirando tutta la nostra attenzione
- Buongiorno padre -
Rispose Malcom cambiando atteggiamento, diventando anche lui molto serio
- Buongiorno Alpha -
Dissi cercando di sorridere, cosa che mi risultò difficile
- Malcom, vorrei che facessi un giro di perlustrazione, portati quanti guerrieri vuoi -
Malcom in risposta fece un cenno con la testa
- Con permesso -
Disse Ethan girandosi per poi scomparire dietro la porta da dove era entrato.

- Beh, tu verrai con me ovvio -
Disse Malcom alzandosi
- Non penso ti servi il mio aiuto -
Io che cercavo una inutile scappatoia per ritornare a letto
- Mi serve eccome, sù alzati -
Non vidi più vie di fuga, allora sbuffai e mi alzai.

Eravamo davanti al bosco con il gruppo di guerrieri. Tutti si trasformarono tranne Malcom e me
- Perché si sono trasformati? -
Chiesi girandomi verso Malcom
- Perché così è più veloce, forza trasformati -
Malcom aspetto che lo facessi ma diedi voce ai miei pensieri
- Ehm... Non lo so fare -
Dissi vergognandomi un po'
- Non te l'ha spiegato nessuno? Ok, lascia fare all'esperto.
Allora chiudi gli occhi e devi cercare di non farti distrae da niente, devi cercare la tua lupa e poi il resto verrà da se -
Feci come mi aveva detto Malcom, ma non ci riuscì vidi solo il viso di Ares e mi rattristi
- Ci stiamo mettendo troppo tempo, sali su Piccoletta -
Non mi accorsi neanche che si era trasformato, non gli feci perdere altro tempo e gli sali sulla schiena.

Parti a razzo con dietro tutti i guerrieri, andammo verso Nord ma era tutto tranquillo, poi verso Ovest ed anche qui non ci furono problemi. Poi ci dirigemmo verso Est, nel tragitto trovammo impronte fresche di lupo.
Malcom si mise alla ricerca del proprietario di quelle orme
- Non abbiamo mai visto qualcuno qui, molto strano -
Disse Malcom guardandosi attorno
- State attenti -
Rivolse queste parole ai guerrieri.

Da dietro un albero davanti a noi, sbucò un lupo dal manto rossastro e con dei occhi verde smeraldo
- Siete entrati nel territorio del branco Green Forest, vi consiglio di tornare da dove siete venuti -
Era una lupa con coraggio, ma la mia attenzione era rivolta verso Malcom perché senti il suo cuore battere all'impazzata
- Malcom tutto ok? -
Sussurrai vicino al suo orecchio, ma non mi rispose
- Siamo del branco Mantle of the storm, siamo in perlustrazione e non sapevamo dell'esistenza di questo branco -
Dissi scendendo da sopra Malcom.

La lupa aprì gli occhi di più, come se era sorpresa di vedermi?
- Blacke? -
Disse la lupa, come faceva ha sapere il mio nome?
- Tu chi sei? Come fai a sapere il mio nome? -
Dissi impaurita
- Sono la migliore amica che hai dimenticato -
Disse avvicinandosi
- Jess? -
Dissi sbalordita
- In persona, forse è meglio "in lupo" -.