- Capitolo 3 -

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POV. Blacke

Mi svegliai per via della luce del mattino che passava attraverso al tessuto della tenda, mi girai e non vidi Ares al mio fianco ma aveva lasciato il suo profumo di muschio e pino selvatico. Mi resi conto che la mia vita si è ribaltata radicalmente, sto provando emozioni mai provate, la mia vita prima era monotona e lineare.

Tutto questo mi faceva paura, i miei pensieri vengono interrotti dal rumore di passi, usci dalla tenda e vidi Ares in tutta la sua bellezza e maestosità
- Buongiorno B-
sempre con quel sorriso, nel mentre tirava fuori dallo zaino delle barrette al cioccolato
- Buongiorno Ares-
mentre me ne passa una, la addentai subito
- Come hai dormito? Deduco bene visto che sta mattina per staccarti da me, ci ho messo un po' -
mi dice ridacchiando sotto i baffi
- Sei abbastanza comodo come cuscino sai -
risi pure io, e mi soffermai sulla bellezza della mattina che dava al bosco, mi risvegliò la sua voce
- Ci dobbiamo muovere dobbiamo andare verso il mio branco, prepariamo tutto e andiamo -
non fiatai preparai tutto e mi misi dietro al bellissimo lupo.

Mentre camminiamo non posso non notare la immensità di questo lupo, per quanto può essere possibile è pieno di muscoli non troppo grossi ma visibili e mi misi a guardare anche quanta leggerezza e agilità abbia nel muoversi in mezzo alla boscaglia, questo silenzio viene rotto da me
- Come si chiama il tuo branco? -
nel mentre lo dicevo cercavo di mantenere il passo
- Il mio branco si chiama Mantle of the storm, ossia Manto della tempesta, è un grande branco forse uno dei più potenti che ci sono -

Ero curiosa nel visitarlo, ma i pensieri mi portano alla mia famiglia, di quanto sentissi la loro mancanza, la mancanza di Josh, di mio padre e di Jess. Sono sempre stata una persona che i sentimenti non li fa vede molto spesso, ma uso di più i fatti.

Penso che Ares abbia capito che mi sono rattristata infatti si avvicina e struscia la sua guancia sulla mia mano, alla vista di quel gesto non posso non ricambiarlo.

Ho capito che Ares riesce a capire il mio umore, poche persone ci riescono.

- Tu hai fratelli o sorelle? -
riprendiamo a camminare e mi rispose
- Ho un fratello si chiama Malcom, ha il manto simile a quello di mio padre, Ethan di un grigio scuro invece mia madre, Susan ha un manto color castano chiaro -
non vedo l'ora di vedere il suo branco però ho un po' di ansia nel conoscere la sua famiglia, sarà inevitabile.

Mentre camminiamo davanti a noi vediamo un lago bellissimo, mi lascia senza fiato, così mi fermai
- Senti io ho bisogno di togliermi questo fango -
indicandomi cosi lui mi guarda e annuisce
- Nel mentre io controllo la zona anche se vorrei restare qui ad guardarti nel mentre stai ammolo senza i vestiti sai che visione -
stava per sbavare, veramente
- Vai Vai lupacchiotto -
ridacchiando scompare nel bosco.

Posso lo zaino che avevo sulla schiena, mi tolgo i vestiti e cerco di togliere via le macchie di fango poi metto tutto su una roccia per farli asciugare e mi immergo nell'acqua.
Mi lavo per bene, non vado molto allargo perché ho paura nel non toccare il fondo, ma so nuotare. Neanche il tempo di finire di lavarmi che sento la sua voce

- Alla fine non mi sono perso niente, diamo via allo spettacolo -
lo vedo sulla riva sdraiato, anche se io mi trovo lontano da lui sento la potenza che emane, più tardi gli chiederò il perché
- Maledetto di un lupo girati, non mi fissare in quel modo -
lo sento ridacchiare e subito dopo lo vedo che gira la testa verso il bosco con uno sguardo di allerta
- Piccola esci da l'acqua sento due presenze avvicinarsi a noi-
faccio come mi dice, mi vesto e mi metto dietro di lui per cercare protezione dalla eventuale minaccia.

Dal fitto bosco escono due lupi grigi che avanzano verso di noi, sento una voce maschile viscida
- Ma guarda un po' chi abbiamo qui carne fresca e bagnata, mmmh, che delizia -
sento il pelo di Ares addrizzarsi, cerca del tutto per nascondermi e si mette in posizione d'attacco
- È meglio che ve ne andate se non volete morire -
dice Ares con una voce minacciosa
- Oh no, noi vogliamo la ragazza se tu ce la dai noi ti lasciamo in vita -
sento Ares fremere dalla rabbia
- Mai-
risponde secco e diretto, mi avrebbe protetto ad ogni costo
- E allora vuoi la morte, sei accontentato-

Detto questo Ares mi spinge leggermente in dietro e parte verso i due lupi grigi, uno lo colpisce subito sul collo e cade a terra a peso morto, e va dritto verso l'altro. Vedo morsi, zampata e spero dentro di me che non succeda qualcosa di brutto ad Ares. Ma anche questo lupo cade a terra senza vita, vedo la vita andare via dagli occhi dei lupi.

Sono sconvolta per quanta brutalità c'era in questo combattimento ma lo metto da parte.

Corro verso Ares per assicurarmi che non sia rimasto ferito
- Sto bene B, tu invece come stai tutto ok? -
mi guarda con quello sguardo di preoccupazione, nonostante lui ha combattuto con due lupi rischiando di farsi del male, lui pensa al mio bene. Non ci penso due volte e lo abbraccia tremando un po' per la adrenalina che scorreva nel mio corpo
- Sto bene grazie -
sento il suo muso sulla mia schiena che respira ancora un po' affannosamente
- Se la sono vista brutta quelli li eh -

detto questo mi guarda negli occhi e mi fa un sorriso rassicurante, mi alzai ancora con le gambe tremanti e mossi il primo passo per riprendere lo zaino per continuare il nostro viaggio.

Mi risveglia la sua voce
- Dobbiamo muoverci, dobbiamo arrivare il prima possibile al branco -
mi incamminai con affianco Ares.

Era stato così brutto assistere a uno scontro del genere, ma Ares aveva il controllo su tutta la situazione. La cosa che mi ha messo più paura la facilità che ha usato per togliere la vita a quei lupi.

Quindi non so se provare gratitudine o paura verso di lui, mi tolgo questi pensieri dalla testa.

Mio padre saprà darmi una spiegazione a tutto...

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