- Capitolo 15 -

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* Foto di Josh *

Pov. Blacke

La serata passò in fretta ma con l'immagine di mio padre che ride per la faccia buffa di mio fratello che si strozza con il cibo, tutto questo mi rende spensierata.

Mi svegliai la mattina dopo, senza Ares accanto. Sentivo la sua mancanza e più andavamo avanti più sentivo di volere di più con lui, e questa cosa mi agita un po', scaccai questi pensieri e mi alzai dal letto cercando di rendermi presentabile sistemandomi la pelliccia, dovevo parlare con il padre di Ares, Ethan non aveva tutta la mia simpatia ma aveva tutto il mio rispetto, è per questo che ho bisogno di parlare con lui e la sua compagna per chiarire.

Mi diressi verso l'ufficio dell'Alpha, bussai con la zampa e da dietro la porta senti una forte voce
- Avanti -
entrai e lo vidi seduto dietro la sua scrivania intento a leggere dei fogli, chinai la testa in segno di rispetto e allargai il petto per avere una area decisa
- oh Blacke -
questa voce proveniva da Susan, solo ora mi accorsi della sua presenza, si trovava vicino alla finestra impegnata ad leggere un libro
- Blacke, hai qualcosa da riferirci? -
disse il padre con una voce seria, ma i suoi occhi dicevano altro e io non riesco a comprenderlo
- Si, sono venuta per parlare di me e di Ares, so che può sembrare una cosa insignificante ma è importante per me -
Ethan fece un cenno con la testa mentre Susan si avvicinava di più per sentire le mie parole mettendosi dietro la sedia di Ethan
- So che sono inaspettata, so che sono una straniera, ma io mi trovo in un mondo sconosciuto anche se questa non può essere una scusante. Ho conosciuto Ares in un momento delicato della vita e nonostante ciò vostro figlio mi è entrato fin dentro le ossa, farò di tutto per lui e vorrei appunto avere un rapporto di simpatia con voi -
dico tutto ciò cercando di avere una voce seria e decisa
- Blacke, ci dispiace siamo molto diffidenti con gli stranieri per via di un passato turbolento. Vogliamo il bene del nostro branco, ma soprattutto il bene di nostro figlio se quel bene sei tu, siamo felici di accettarlo spero potremmo farti capire che siamo migliori di cosi -
dice Susan con le mani sul cuore e con uno sguardo di rammarico mentre Ethan rimane serio facendo un cenno con la testa
- Vi ringrazio, ora vado devo parlare con mio fratello -
li guardo negli occhi per poi sorridergli prima di girarmi e scomparire dietro la porta.

Dopo fatta colazione, ancora non so dove si trova Ares ne tanto meno Malcom, esco dalla casa branco dirigendomi verso l'accampamento del mio presunto branco.

Mentre mi avvicinavo, senti un gran rumore di persone che urlavano, e rumore di ringhi feroci. Mi avvicinai alla svelta e vidi un cerchio di persone che guardavano proprio al centro di questo cerchio di persone.
Mi feci spazio tra la folla, e quello che vidi all'interno mi lasciò senza fiato.

Ares e Josh stavano combattendo, non vedevo sangue o ferite ma la cosa mi allarmò e non ci pensai due volte che mi misi in mezzo hai due per fermare questa pazzia. Il primo ha fermarsi fu proprio Ares, guardandomi e con un leggero fiatone parlò
- B che succede? -
mi chiese, mentre io girai lo sguardo verso Josh che anche lui stava recuperando il fiato perduto e con grand voce risposi
- Voi cosa state facendo? State dando spettacolo? -
I due si guardarono e senti finalmente la voce di mio fratello
- Ci stavamo allentando sorellina, niente di che -
ripresi ad respirare normalmente ma non tranquilla del tutto mi rivolsi verso Josh
- Dobbiamo parlare -

Mi avvicinai a Josh e mi lasciai seguire da lui, verso una direzione indefinita. Ci fermammo non troppo lontani dal branco
- Cosa mi devi dire? -
mi chiese Josh mettendosi seduto
- Voglio sapere tutto, che è successo quella sera?, dove siete stati? E soprattutto volevo parlare con mio fratello dopo tanto -
lo guardai cercando una reazione da lui, che vidi subito era Amore fraterno.

Iniziò a parlare
- Quella sera papà se ne accorse subito che sarebbe successo qualcosa, mentre tu dormivi noi siamo stati svegliati da rumori al di fuori della nostra casa, subito ci siamo trasformati.
Erano dei lupi nemici del vecchio branco di mamma, volevano te. Non ci pensammo due volte e io e papà partimmo all'attacco verso i due stranieri, ma nel bel mezzo della lotta una figura dal pelo bianco saltò sopra le nostre teste diretta verso il bosco, rimasi paralizzato sembrava la mamma.
Ma poco dopo la lotta, siamo corsi nella tua stanza e abbiamo visto il letto vuoto e la finestra rotta e allora da lì capimmo che quella creatura eri tu.
Abbiamo preso a cercarti nel bosco ma abbiamo incontrato Ares, abbiamo parlato e lui ci ha giurato che ti avrebbe trovata e portata al suo branco aspettando il nostro arrivo. Noi ci siamo fidati, essendo il figlio di Ethan una vecchia conoscenza di papà, noi non volevamo lasciarti da sola ma c'era in gioco la tua salvezza e non ci abbiamo pensato due volte cosi ci siamo messi in cammino verso il nostro branco per formare un gruppo di guerrieri pronti ad qualsiasi evenienza -

rimasi senza parole, presi la rincorsa e abbraccia mio fratello come mai avevo fatto e gli dissi
- Grazie per tutto -
lui rispose al mio abbraccio e ridacchiando mi disse
- Siamo una famiglia, nessuno viene lasciato in dietro -
gli sorrisi con le lacrime agli occhi.

Questo è il mio posto.

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