Pov. Blacke
Era l'alba e io mi trovavo fuori la casa branco per aspettare Elijha, ma di lui non c'era nessuna traccia.
Guardavo l'orizzonte, chi sa Ares come sta adesso? Si sarà ferito? Gli mancherò?
Senti un respiro dietro di me, mi girai e mi trovai a pochi centimetri dalla faccia di Elijha, aveva quell'aria sempre seria e imbronciato
- C'è ne hai messo di tempo -
dissi allontanando di poco
- Avevo delle cose da fare prima, sei pronta? -Altro che si se ero pronta, avevo bisogno di uscire, di esperienza, ero stanca di stare chiusa in gabbia
Feci un cenno con la testa con sicurezza- Bene allora, trasformati -
mi ordino, mi sentì a disagio voleva che lo facevo davanti a lui? Ma è scemo?
- Lo farei se non fosse che mi stai guardando -
dalla sua bocca uscì una risata profonda e io lo guardaì confusa
- Cos'è che ti fa ridere? -
mi guardò per l'ultima volta e cominciò ad allontanarsi ma nel mentre io mi incamminavo dietro un albero, senti la sua risposta
- Ti vergogni troppo -Va al diavolo pensaì, ma guarda questo pretende che non mi vergogno davanti ad un estraneo
Mi trasformai e vidi lui ritornare in forma lupo, era più grosso del normale metteva timore...
- Allora adesso partiamo prima del tramonto dovremmo fermarci per fare una paura, è molto lontano dove siamo diretti. Ma non è un problema per la lupetta nuova? -
Disse camminando verso il fitto bosco seguito da me
- Non chiamarmi lupetta e no non è un problema Elijha -
dissi sicura di me e nervosa perché mi stava sottovalutando ma lo avrei fatto ricredere di questo ero sicura.Non parlammo molto ormai stiamo camminando da un bel po, non sono stanca anche se mi fanno male le gambe, non sono abituata a questo. Non glie lo devo far vedere che sono affaticata dopo penserà che sono una nullità e non voglio
Nel pomeriggio non abbiamo neanche mangiato voleva arrivare a metà strada e a me stava bene, ma questo mi ha reso un po debole. Abbiamo solo bevuto in qualche ruscello quando capitava nella nostra tragliettoria
- Fermiamoci qui per oggi, è quasi l'alba cerca qualche ramo per accendere un fuoco e io cerco la cena -
senza aspettare una mia risposta si allontanò nella boscaglia, per un attimo mi ricordo il viaggio che avevo fatto con Ares, mi manca.Cercai un po di legna in forma umana, sarebbe stato più facile prenderla. Accesi un bel fuoco caldo che mi riscaldò le mani all'istante. Mi in un attimo non mi senti più sola, senti un fruscio di foglie dietro le spalle. Mi girai è quello che vidi era un lupacchiotto, tutto bagnato e infreddolito che tremava e mi guardava con occhi attenti, cominciò ha ringhiare e rizzò il pelo.
- È tutto apposto, non ti farò del male -
mi alzaì con cautela e cercaì di avvicinarmi a lui, ma lo fece ringhiare di più così mi allontanaì di poco tenendo sempre lo sguardo rivolto a lui.Mi traformaì sotto i suoi occhi e mi avvicinaì un'altra volta, forse così non mi avrebbe visto come un nemico ma come una della sua specie
- Sono come te, vieni riscaldati -
Dissi con calma, lui con titubanza mosse il primo passo verso di me e io ero ferma immobile per non spaventalo.
Mi si avvicinò quasi a toccarmi il pelo e finalmente potevo vederlo da vicino, non lo come ma il cuore mi inizio a battere forte quasi da farmi venire il fiatone, sentivo che dovevo proteggerlo ad ogni costo. Cominciò ad annusare e io feci lo stesso per memorizzare il suo odore, mele selvatiche e pino. Aveva un manto color cioccolato, con due occhi ambra, ma la cosa che mi fece più paura fu l'orecchio mezzo mozzato, come può una persona fare del male a un bambino? Con quale coraggio? Mi cominciò a bollire il sangue nelle vene a quell'immagine ma non glie lo feci vedereCi sedemmo davanti al fuoco e decisi di parlargli
- Come ti chiami? -
dissi con calma, aspettaì un tempo indeterminato prima di sentire una voce piccola
- Ermes -
per caso ho sentito bene? Ma Zeus mi perseguita o cosa?
- Piacere Ermes, io sono Blacke -
riprese il mio nome sotto voce per un po di volte
- È un pò strano come nome -
risi alla sua confessione
- Hai ragione, anche il tuo non scherza -
rise poco anche lui ma ritorno serio
- Perché sei qui Blacke? Qui non ci viene mai nessuno -
mi chiese guardandomi con tristezza
- Sono in missione, e invece tu perché stai qui? I tuoi genitori? Sei solo? -
gli chiesi forse troppe domande, ma era molto sveglio
- Sono solo, i miei genitori sono morti -
disse mentre guardava il fuoco scoppiettare.Cavolo, un bambino nel bel mezzo del bosco da solo. Come ci era arrivato? Perché non c'è nessuno con lui?
Penso che per stare sera non lo dovrei stressare più di tanto con le mie domande- Che ne dici di passare un pò di tempo con me? -
chiesi guardandolo con gentilezza
- Anche se non saremo solo io e te, con me c'è un guerriero si chiama Elijha è un po burbero ma sa essere simpatico, avvolte -
dissi questo perché sentivo davanti a me i passi pesanti di Elijha avvicinarsi.Quando arrivò poso il corpo del cervo ormai morto davanti al fuoco, e guardò il lupacchiotto vicino a me
- Chi è questo marmocchio? -
disse guardandomi mentre Ermes si avvicinò al mio petto, come protezione?
- Si chiama Ermes, è solo girava qui intorno e penso abbia visto il fuoco, non lo possiamo abbandonare è solo un bambino -
dissi avvicinandomi a Ermes
- È una responsabilità Blacke, sei disposta a proteggerlo ad ogni costo? -
mi fece quella domanda abbassaì lo sguardo sul musetto di Ermes che stava in mezzo alla mie zampe anteriori, dormiva appoggiato alle sue zampette. Come potevo lasciarlo da solo? Cos'era quel batticuore che ho provato nel vederlo?- Si sono pronta -
Risposi decisa leccando l'orecchio stappato di Ermes, lui apri gli occhi e mi guardo
- Avrai fame moccioso, mangia -
come sempre Elijha e la sua delicatezza, ma Ermes si alzò e prese a mangiare il cervo nel mentre Elijha si sdraiò al mio fianco- Di quale branco facevi parte? -
chiese Elijha guardando verso Ermes
- Facevo parte del Branco Morto, ormai viene chiamato così dagli altri branchi ma prima si chiamava "The pack of shining wolves", ovvero Il Branco di Lupi Splendenti -
La sua presenza ci sta dando informazioni sulla nostra avventura, è stata una fortuna trovarlo
- Quanti anni hai Ermes? -
chiesi al bambino
- 8 anni -
8 anni? E si trova da solo a 8 anni? Come si può fare una cosa del genere
- Ora basta domande è ora di dormire, domani ci sveglieremo presto cercate di riposare -Ermes si avvicinò a me
- Posso dormire vicino a te? -
mi chiese dolcemente per paura che gli dicessi di no
- Vieni qui -
Dissi facendogli un cenno di avvicinarsi al mio fianco quello libero, si sdraiò e appoggio la testa sulla mia schiena. Era così tenero e forte allo stesso tempo, dovevo proteggerlo ad ogni costo
- Buonanotte Ermes -
Dissi leccandogli la testolina però poi appoggiare la testa in avanti in messo alle mie due zampe.Ares lo avrebbe accettato? Spero che tutto si risolva e che io lo veda al più presto sano e salvo.
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Luce della luna
Werewolf《Chiusi gli occhi e mi ritrovai nel bel mezzo del bosco fitto e oscuro, nel buio si sentivano ringhi feroci. Mi guardai intorno alla ricerca della loro provenienza e mi trovai quattro occhi luminosi che mi guardavano maligni pronti ad attaccarmi. Ma...