- Capitolo 2 -

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POV. Blacke

Cercai di aprire gli occhi, ma una luce accecante me lo impediva. Sentivo il canto degli uccellini e aria fresca della mattina, mi diedi forza e aprì gli occhi. Ci misi molto per focalizzare tutto, capì di trovarmi dentro una tenda da campeggio, ero totalmente confusa dalla serata prima. Cosa era successo?

Mi alzai con fatica e uscì dalla tenda, davanti me vedevo alberi e alberi. Il mio pensiero andò a mio padre e a Josh, come staranno?
sapranno della mia scomparsa? e Jess avrà dato di matto non sentendomi?

Nel mentre ero persa nei miei pensieri, da un albero sbuca un lupo, era quello che mi ha salvato!

Aveva un coniglio in bocca, lo posa per terra si mette seduto davanti a me.
Una voce mi parla, ma aspetta... non proviene da nessuno, viene dalla mia testa? Sono diventata pazza!

- Ti sei svegliata finalmente, non spaventarti sono io che parlo -
nel mentre sento la voce vedo il lupo che fa un cenno con la testa
- C-cosa sei? E come p-puoi parlarmi? E poi c-che ci faccio qui? Perché mi hai salvato? D-dove siamo? Perché quei lupi mi volevano attaccare? -
diedi voce a tutte le domande che mi frullavano per la testa
- Ehi ehi calmati, ti darò le risposte che cerchi ma non credi che sarebbe meglio iniziare con le presentazioni. Come ti chiami? -

Presi fiato e coraggio
- Perché non mi dici prima il tuo? -
mi guardava intensamente mi senti quasi a disagio
- Il mio nome è Ares, come il dio piccola -
Dice questo facendomi l'occhiolino.
- Io sono Blacke -

Che nome... Ares è il figlio di Zeus, in più è il dio della guerra, ma soprattutto come può essere tutto questo reale.
- Ah si comunque come puoi vedere, sono un licantropo -
Un che...?

Continuò a parlare
- So che vuoi le risposte, ma ti posso dire che non puoi tornare indietro da sola perché ti cercano, con me sarai al sicuro e si stanno bene tuo fratello e tuo padre tranquilla sono diretti dove siamo diretti anche noi -
mi lasciò senza parole troppe cose cosi velocemente, un licantropo che mi parlava? Mi sta dicendo la verità?

- Perché dovrei fidarmi di te? -
gli chiesi titubante
- Perché ieri sera ti ho salvato da quei lupi, io ero partito in missione per il mio branco, avrei potuto lasciarti al tuo destino ma non ho potuto, ero come spinto a salvarti -
Poteva finire veramente male per me, Tutta questa storia è fuori totalmente dalla mia solita abitudine.

Il lupo continuò ha guardarmi intensamente, come se questo sguardo così profondo mi potesse proteggere, come se quegl'occhi li conoscessi da una vita.
- Non so se esserti grada o temerti -

- Lo posso capire, ma sono reale puoi vederlo con i tuoi occhi adesso. Ma nonostante tutto ti ho trovata -
cominciò a scodinzolare e si avvicinò per mettere il suo muso a pochi centimetri dalla mia faccia e mi leccò una guancia, mi scansai per il gesto
Non sapevo che fare...

- Preparati faremo un viaggio, e sarò la tua personale guida -
Sollevai la mano, ero insicura ma gli accarezzai il muso
- Viaggio? E mio padre e mio fratello? -
Sapranno della mia scomparsa? A quest'ora mi avranno cercato per tutta la città
- Loro sono diretti al mio branco, li rincontrerai lì. Ti riporterò da loro -
- Vengo con te, ma ti tengo d'occhio -
lui mi guarda e fa un cenno con la testa

- Adesso dovresti girarti perché mi devo trasformare devo cucinare, però se tu vuoi guardare non ci sono problemi -
per quanto fosse possibile quel lupo mi stava facendo un sorrisetto da ruba cuori e stava facendo effetto, maledetto
- Nono tranquillo mi giro, così tu possa fare le tue cose da femminuccia -
Cosi mi giro ridacchiando e lui subito mi risponde
- Ti faccio vedere quanto sono femminuccia -
sento una forte ventata e mi ritrovo a terra con un ragazzo sopra, bellissimo.

Un ragazzo bello piazzato, pieno di muscoli e noto un tatuaggio bello grosso sul braccio, ha i capelli castani e occhi color ghiaccio, rimasi incantata. Una bocca carnosa con una fila di denti precisi, capisco questo perché mi sta facendo un sorrisetto da straffottente e mi dice
- Allora sono ancora una femminuccia? , ma da quanto vedo puoi anche non rispondere -
mi ripresi dal mio essere ipnotizzata
- Ah ah ah sei simpatico -
ridendo il mio sguardo cade sotto alla sua V, e quello?! ... era nudo
Lui segui il mio sguardo e si guardò le parti intime
- Siamo in tre, ti dispiace? -
Io arrossì di colpo comprendomi gli occhi
- Copriti maiale -
Fece un sorriso, si alzò da me e si mise un pantalone per poi mettersi all'opera per cucinare il coniglio.

La mia vita da monotona stava diventando molto movimentata, e forse non mi dispiaceva.

Si fece subito sera, e così si abbassò la temperatura stavo congelando. Ares era andato a perlustrare il territorio, mi disse anche che era molto bravo a sentire qualsiasi essere si trovava ad un tot di distanza.

Non fece che tranquillizzarmi, lui non era tanto contento di lasciarmi da sola ma se non lo faceva era possibile un attacco nemico non previsto.

Come suo solito risbuca da dietro un albero e in forma da lupo. Si avvicina e mi dice
- Senti freddo entriamo dentro dormirò con te così ti posso riscaldare -
lo aveva capito che sentivo freddo dal mio sbattere i denti
- No, io non dormo con te, non ti conosco nemmeno -
Mi guardò determinando
- Lo faccio per non farti sentire freddo, poi se non vuoi è una scelta tua, ma posso dirti che avevo tutte le buone occasioni per farti del male e non l'ho fatto -
Aveva ragione...
- Entriamo si congela -
vado dentro al tenda cercando di fargli spazio e cercare di non trovarmi del tutto attaccata a lui, ma mi bloccò la sua voce
- Non starmi lontana -
cosi mi avvicinai al suo petto peloso, era così morbido e comincia ad accarezzarlo, i miei occhi mi si stavano chiudendo e sentì
- Chiudi gli occhi, piccola -

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