41)Serata imbarazzante

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Camilla's pov
Stiamo parlando in salone e sono seduta tra il mio ragazzo e zia Lily.
"Quindi sei soltanto al 3° anno?" chiese stupita Lucia a Ginny che annuì "Sembri più grande cara,sei di una bellezza immensa" si complimentò la signora Baston facendo arrossire la rossa.
"Mamma non la mettere in imbarazzo" disse Oliver ridacchiando,
"Scusami" si scusò la donna con la ragazza.
"Signora Baston stia tranquilla,non ha detto nulla di male" la tranquillizzò per poi tirare un'occhiataccia al più piccolo dei Baston.
Continuarono a parlare così per molto tant'è che mi appoggiai alla spalle di Riccardo stanca.

"Sono tornato!" urlò una voce maschile dall'atrio.Ci girammo verso di lui e vedemmo mio padre Remus con in mano una grande torta al cioccolato.
"Ti aiuto" Molly si fiondò su di lui e portò il dolce in cucina.
"Natalie,Jacob è un piacere rivedervi" disse stringendo la mano ad entrambi e sedersi vicino a papà Sirius.
"Remus ma quanto è cresciuta questa peste" disse la donna avvicinandosi e salutare il piccolo dentro la pancia dell'uomo.
"Ormai sono al 3°mese" spiegò accarezzandosi la pancia.
Così si tirò fuori l'argomento "bambino".
"Avevo soltanto 18 anni quando ho partorito Camilla" spiegò l'uomo sorridendo "Era una peste sia dentro di me che fuori" gli altri risero mentre io mi coprii il viso con le mani.
"Io ho fatto Oliver a 20" disse Lucia guardando il figlio "Giocava a quidditch anche dentro di me" ora eravamo in due gli imbarazzati.
"Silvy è arrivata a 24 anni mentre Riccardo a 21" aggiunse Natalie
"Harry a 20" disse zia Lily,
"Io ne ho 7 quindi non chiedetemi tutte le età" disse Molly facendoci ridere.

"Camilla da piccola prendeva la mia bacchetta e iniziava a tirare incantesimi a caso" disse papà Remus facendomi diventare paonazza.
"Godric salvami tu" sussurrai,
"Un giorno James e Sirius stavano dicendo degli incantesimi e lei per partecipare ha detto "Bidibibodibibù"" tutti ridettero e io mi misi le mani in faccia dall'imbarazzo.
"Piccola eri fantastica e lo sei ancora" mi sussurrò Riccardo all'orecchio levandomi le mani dalla faccia.
"Sta dicendo le cose più imbarazzanti" in quel momento mi volevo sotterrare ma il ragazzo mi obbligò a guardarlo.
"Facendo quelle cose sei diventata la ragazza migliore di questo mondo,non vergognarti" mi rassicurò.Io annuì,gli presi un mano e la intrecciai con la mia.

"Camilla quando avrai dei bambini?Voglio diventare nonna" rimasi confusa da quella frase di Lucia.
"Io e Oliver ci siamo lasciati" lei aprì la bocca sconvolta.
"Ma come?Vi amavate così tanto" disse dispiaciuta "E tu perché non mi hai detto niente?" chiese al figlio.
"Pensavo che si risolveva tutto" lo guardai male.
"Si dia il caso che è stata tutta colpa tua" lo incalzai,
"Anche tu ci hai messo del tuo"
"Ma se mi hai accusata senza prove!"
"Non mi hai detto che andavi a casa di Riccardo"
"Era il mio migliore amico"
"Non sembra,guardatevi" ci indicò.
"E quindi?io non ti avevo fatto le corna ma se ora ne sono innamorata davvero qual è il problema?" incrociai le braccia al petto,
"Il problema è che si vede che non lo ami"
"E da cosa lo noti?Dal tuo intuito?Ha sbagliato molte volte se non te lo ricordi" iniziammo ad urlarci contro le peggio cose finché non mi stufai.
"Baston ti stai incazzando per il fatto che ora sto con un altro,non è che ti rosica?" gli chiesi ghignando.Lui si zittì.
"Salazar esiste" commentò Regulus.
"Zitto tu" dissi sbuffando per poi andare a prendere la mia bacchetta e la mia giacca.
"Io vado,è stato un piacere" e con questo esco di casa pronta a dirigermi nella mia vecchia dimora.
Stavo attraversando il parco quando sento chiamarmi.
"CAMILLA ASPETTA" mi fermai girandomi,
"Dimmi"
"Dove vai?" mi chiese mettendosi davanti a me,
"Nella mia vecchia casa" prese la bacchetta e mi prese da una mano.
"Andiamo" e ci smaterializzò davanti al portone.
"Se non volevi venire non serviva" gli dissi aprendo la porta,
"Piccola stavo per fare a botte col grifone e poi siamo andati lì per passare una serata insieme.Se non ci sei cosa ci faccio io lì?" mi chiese alzando le spalle facendo un sorriso.
"I tuoi saranno preoccupati"
"Non credo,sono maggiorenne" io ridacchiai e iniziai ad aprire le finestre.
"Aiutami serpe,vai ad aprire quelle di sopra"
"Agli ordini capo" mi rispose correndo di sopra facendomi ridere.
Ho scelto la persona giusta.

Non abbiamo bisogno degli altri||Oliver BastonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora