Capitolo 6

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È domenica e mi sono svegliata con un mal di testa atroce e lo stomaco sottosopra dopo aver passato la nottata a bere la bottiglia di vino che avevo a casa e a piangere come una disperata per quella testa di cazzo.

Ho spento il telefono e mi sono barricata dentro. Non voglio vedere e sentire nessuno.

O almeno così avevo pensato visto che qualcuno si è attaccato al campanello.

Guardo l'ora e vedo che sono le quattro del pomeriggio e io ho dormito fino a poco fa. E sul divano tra l'altro. Mi sono solo spogliata e messa la camicia da notte e non mi sono nemmeno struccata.

Sento Mike che mi chiama e batte i pugni sulla porta.

E che diamine,un attimo! Non sono morta! Non ho tendenze suicide e devo solo trovare le forze per alzarmi e camminare.

Finalmente riesco ad alzarmi e cammino con molta calma verso la porta di ingresso.

«Che c'è Mike?! » urlo scocciata.

«Grazie a Dio sei viva!» dice sollevato.

«Perchè non dovrei essere viva?!» rispondo confusa.

«Dio,Grace fammi entrare!» dice preoccupato. Sbuffo e apro la porta. Lo vedo con la faccia stanca e segnata dalla preoccupazione. Si fionda su di me e mi abbraccia forte,mi stampa un bacio sulla testa e mi accarezza i capelli.

Ma che cazzo ha?!

Si stacca e chiude la porta.

«Che cazzo di fine avevi fatto Grace?! Ci siamo preoccupati tutti a morte stanotte e oggi...» . Lo guardo accigliata.

«Dove dovevo essere secondo te?! Qui,no?!» rispondo irritata.

«Perché hai staccato tutto?»

«Perché non volevo sentire nessuno...e neanche vedere...ma giusto perché sei tu ti ho aperto!». Lui sbuffa e alza gli occhi al cielo. Mi guarda con preoccupazione.

«Come stai?»

«Una meraviglia da come puoi vedere...» rispondo sarcastica.

«Senti Grace,mi dispiace per ieri sera! Per tutto! Questa volta quel coglione ha superato il limite!» dice incazzato.

«Ci hai litigato pure tu?!» chiedo curiosa.

«Certo! Che dovevo fare?! Qualcuno lo deve pur far ragionare!»

«E...?» domando.

«E....finita la festa se ne andato e si è barricato dentro casa come te! Ha staccato tutto!....La pensate pure alla stessa maniera quando fate le cose,diamine!» dice serio. Io lo guardo.

«Quindi cosa vuoi dirmi concretamente Mike?! » domando spazientita.

«Non puoi licenziarti!». Lo guardo accigliata.

«Certo che posso!» rispondo irritata.

«Grace,non ti lascerà andare via così...credimi! »

«Non me ne frega un cazzo! Io per quell'idiota non ci lavoro più!» sbotto furiosa.

«Lo so piccola....ma lui ti vuole con sè e non ti mollerà... È disperato Grace....ieri sera era proprio disperato dopo essersi reso conto della cazzata che aveva fatto e dopo aver sentito te che ti vuoi licenziare!» spiega serio.

«Non m'importa un accidente! Non mi frega più nulla Mike,sono stufa di esser trattata come uno straccio da lui ed offesa dalle sue puttanelle!» ribatto ad alta voce infuriata mentre siamo in cucina,io seduta su uno sgabello e lui prepara il caffè. Lui sbuffa.

FOLLEMENTE INNAMORATA DEL CAPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora