Capitolo 20

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Mi sveglio alle dieci il mattino seguente, stordita dal jet lag. Mi alzo,mi spoglio e vado a rinfrescarmi con una doccia.
Dopo la doccia mi trucco leggermente,lascio i capelli mossi,indosso un top di pizzo blu notte e sopra una camicia di jeans ed una gonna a vita alta e abbastanza corta ed uno stivaletto basso nero di pelle e con tacco dieci.
Prendo la borsa e il telefono e mi avvio per andare a fare colazione al bar dell'hotel.

Quando entro nel bar i camerieri mi squadrano dalla testa ai piedi e mi invitano ad accomodarmi al tavolo ma io rifiuto e mi vado a sedere su uno sgabello al bancone. Non ho voglia di mangiare,non ho fame e sto sfasata.

Giovanni il barista,un italiano trapiantato qui per gli studi,ragazzo affascinante dal sorriso bello,moro ed occhi nocciola e biricchini,alto e muscoloso, mi fa un gran sorriso e mi fissa spudoratamente come fa sempre e flirtiamo come al solito quando ci incontriamo.

«Grace!» saluta prendendomi la mano e baciandomela. Io sorrido e scuoto divertita dal gesto.

«Gio'! Ciao. Mi fai per favore un caffè espresso? Grazie.» dico allegra.

«Certamente cara!....Se cerchi il tuo futuro marito è lì al tavolo che ti squadra!» dice allegro indicandomi un punto lontano della sala alle mie spalle. Mi giro e lo vedo agli ultimi tavolini che mangia,mi fissa e parla al telefono. Mi fa un cenno con la testa ed io alzo la mano come saluto.

Dio quanto è bello! Faccia seria come sempre,sguardo profondo,capelli arruffati,camicia azzurra con le maniche arrotolate,la cravatta e il pantalone blu scuro.
Mi rigiro e mi ritrovo la tazza del caffè bella fumante ed un piattino di biscotti al burro e sorrido guardando Giovanni.

«Se non vuoi mangiare,almeno mangia questi biscotti. Non puoi prendere il caffè a digiuno e spaccarti lo stomaco!» dice sorridente Giovanni e poggiandosi con i gomiti di fronte a me. Io sorrido per la sua premura.

«Grazie caro,sai com'è il jetlag...ti stordisce!» rispondo mentre metto lo zucchero nel caffè.

«Allora....come mai non ti siedi con Mr Cooper?». Giro il caffè con il cucchiaino e scrollo le spalle.

«Perché già mi tocca sopportarlo troppo...voglio un pò di tregua!» rispondo indifferente. Lui mi guarda serio e poi guarda dietro di me.

«Peccato che per lui non sia la stessa cosa...» borbotta serio e rialzandosi facendo qualcosa per tenersi impegnato visto che sento la presenza di John dietro di me. Alzo gli occhi al cielo.

Sento il profumo di John e il suo braccio intorno alla mia vita con fare possessivo. Mi giro per guardarlo in faccia che è a qualche centimetro dalla mia. Mi bacia la tempia e mi fissa le gambe. Poi torna a guardarmi negli occhi serio.

«Mr Di Giacomo è pregato di svolgere le sue mansioni e non di flirtare o altro con le persone e soprattutto con la futura Mrs Cooper!» dice John con tono gelido e Giovanni annuisce imbarazzato e abbassa lo sguardo continuando a lavorare. Io sbuffo in silenzio e afferro un biscotto per non esplodere dentro la sala del bar davanti a quei pochi clienti che ci sono e davanti al personale.

Chi diavolo si crede di essere che viene qua a rivendicare il possesso?! Non è forse lui il puttaniere che si scopa Renee?!

Il bue che dice cornuto all'asino.....

«Perché non sei venuta a sederti al tavolo?» sussurra al mio orecchio con la sua voce profonda ed il suo respiro caldo e sento il mio corpo sciogliersi.

«Perché dovevo solo prendere il caffè....e poi cos'era questa scenata?!» rispondo bisbigliando irritata e guardandolo in modo truce. Lui mi guarda serio.

«Stava facendo il cretino con te! Non ci metto nulla a sbatterlo subito fuori!» risponde stizzito bisbigliando a qualche centimetro dalla mia faccia. Continuo a guardarlo in modo truce.

FOLLEMENTE INNAMORATA DEL CAPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora