Capitolo 23

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Ed ecco qui che inizia un'altra giornata!
Stupendo direi! Ho passato la notte sveglia a rimurginare sulla serata e su tutto quello che sta accadendo nella mia vita,ai segreti raccontati da John.
Tanto sempre coglione rimane!
Devo farmene una cazzo di ragione che non ci potrà essere nulla più di una relazione legale e forse del sesso.
Devo iniziare ad essere più distaccata e fredda com'ero prima,durante i sei anni.

Dopo essermi vestita e coperto le occhiaie,scendo da casa senza nemmeno aver fatto colazione. Sotto il palazzo mi aspetta Ben che mi sorride aprendomi la portiera.

«Giorno Ben!» saluto con un sorriso.

«Buongiorno Miss Cole!» saluta e chiude la portiera.

Ci avviamo verso l'azienda in silenzio,che poi viene interrotto dal mio telefono che squilla e vedo che è John.

«Piccola sei già uscita?» domanda affannato.

«Si,che c'è?» rispondo fredda.

«Fai venire Ben qui,sono in ritardo! E sali a casa un attimo!» dice veloce e chiude la chiamata. Guardo il cellulare male e dico a Ben di andare a casa Cooper.

Dopo cinque minuti arrivo sotto casa di John e il portiere mi fa salire. Arrivata all'attico trovo la porta aperta ed accostata. La apro guardinga entrando.

«John?» lo chiamo ad alta voce.

« Sono nello studio,vieni!» urla da in fondo al corridoio. Chiudo la porta e mi avvio verso lo studio.
Entro e sussulto nel vedere John completamente nudo come un verme che si strofina i capelli ancora bagnati con l'asciugamano.

«Cristo santo!» borbotto e mi giro di spalle per non vederlo.

«Sei qui Grace! Aiutami ti prego! Mettimi questi fascicoli e il computer nella borsa e staccami il telefono in carica!» dice di fretta e fa per uscire mentre io mi giro per poter entrare e mi sforzo di vederlo in faccia per non guardarlo altrove.

Diavolo tentatore!

«Come mai sei ancora in queste condizioni?» domando con la bocca asciutta quando me lo ritrovo di fronte. Mi avvolge il corpo con un braccio e mi stringe a lui dandomi un bacio sulla fronte,uno sul naso,uno sulla bocca in modo casto ma indugiando e uno sul collo.

«Non ho chiuso occhio per niente e ho lavorato.Mi è preso sonno stamattina!» dice con la sua voce profonda e si stacca avviandosi verso la sua camera mentre io mi avvio verso la scrivania e metto apposto i fascicoli e li metto nella borsa,il computer per fortuna è spento e lo metto nella borsa e la chiudo.
Esco dallo studio e vado in cucina,poggio la borsa sull'isola e stacco il telefono che è in carica e aspetto che finisca di prepararsi.

«Quanto ti ci vuole? » urlo.

«Quasi fatto! Stamattina riunione straordinaria per eleggere direttore del marketing!» urla dalla sua camera.

«Chi sono i candidati?» urlo.

«Gavin e Scott!» risponde lungo il corridoio e compare vestito di tutto punto e con la barba un pò ricresciuta. Mi scruta con i suoi occhi azzurri predatori.

«Grazie!» dice prendendo la borsa ed il telefono. Poi ci incamminiamo verso la porta ed usciamo.

«Secondo me è meglio Gavin,conosce meglio la direzione visto che ha lavorato a stretto contatto con Spark e sa come si gestiscono le cose!» dico in ascensore. Lui mi guarda e sorride.

«Nemmeno tu hai dormito eh?!» domanda con un sorriso tirato. Scuoto la testa abbassando la testa. Mi alza il viso con una mano.

«Ieri sera ero davanti la tua porta e volevo darti la buonanotte come si doveva ma tu non mi hai aperto...» dice dispiaciuto incatenandomi con l'azzurro cristallino e il mio cuore batte furiosamente.

FOLLEMENTE INNAMORATA DEL CAPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora