Capitolo 12

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Sono le venti quando John passa a prendermi per poter andare a cena dai suoi genitori,che abitano alla periferia di Londra.La cena è alle ventuno.

Quando sono tornata a casa dopo lavoro,mi sono fatta un bel bagno rilassante e poi mi sono preparata con calma. I capelli li ho lasciati sciolti e mossi,visto che non me li sono lavata per niente,poi mi sono truccata e infine ho indossato un abitino color beige,bracciali in oro e tacco dodici dello stesso colore dell'abito.

Scendo giù al palazzo e John mi attende con i suoi jeans blu scuri,camicia nera aperta un bottone e le maniche arrotolate,scarpe da tennis,vicino la macchina e appena mi vede fa uno dei suoi sorrisi bellissimi.

«Buonasera Miss!» saluta con la sua voce profonda mentre mi prende la mano. Io sorrido.

«Buonasera a te Mr!» saluto con voce sensuale.

«Sei bellissima!» sussurra vicino al mio viso guardandomi negli occhi.

Mi da un bacio soffice vicino la bocca ed apre lo sportello facendomi salire.

Mi accomodo e subito dopo sale in macchina anche John,mette in moto e ci avviamo.

«Allora,com'è andata la videoconferenza?» chiedo per smorzare l'ansia che mi assale dal pomeriggio.

Ansia dovuta al fatto che devo andare alla cena con lui dalla cena di famiglia che fanno di solito ed ogni volta porta anche me,così,giusto per,perché i suoi lo stressano ogni volta dicendogli che arrivato a trentasei anni non ancora si sposa e mette sù famiglia;ogni volta porta la sua assistente/amica per non portare una delle tante che si scopa. E ogni volta mi tocca sorbirmi la mamma con i suoi discorsi sulla famiglia,che non vedono l'ora di diventare nonni e sperano intensamente che la moglie e la madre dei loro nipotini sia io. Beh,loro ci sperano da sei anni....d'altronde come me,ma le cose non stanno così,anche se partecipo alle loro cene.

«Una rottura di scatole Grace,come al solito!Inutile che ti spieghi di cosa abbiamo discusso,di tutte cose noiose!» risponde,mi fa un sorrisino e mi strizza l'occhio.

«Ci saranno anche i tuoi fratelli?» domando curiosa.

John ha due fratelli più piccoli; James di 32 anni con moglie e due gemelli maschi di quattro anni e poi c'è Jimmy di 30 anni sposato ma ancora nessun figlio. Sono una bella famiglia e si vogliono un gran bene. Una famiglia che aimè io non ho avuto!

Mi hanno abbandonata appena nata e non conosco coloro che mi hanno procreato e non lo voglio manco sapere chi sono,non m'importa nulla! Io sono la mia famiglia,i miei amici sono la mia famiglia.

«Saremo i soliti Grace,sempre i soliti i quali mi tormenteranno come sempre. Tu verrai rubata da mia madre come al solito e io rimarrò solo a sorbirmi i soliti discorsi!» dice imbronciato. Io faccio una risatina. Lui sbuffa e poi mi prende una mano intrecciandola alla sua e la appoggia sulla sua coscia. Mi lancia uno sguardo carico di fuoco ed un sorriso sensuale mentre sfrecciamo per le strade londinesi.

Dopo trequarti d'ora arriviamo a casa dei suoi genitori nella grandissima villa di famiglia. Scendiamo dalla macchina e suoniamo il campanello.

Ci viene ad aprire il padre,Mr George Cooper,un uomo alto con i capelli grigi e gli occhi azzurro intenso come quelli di John,con un sorrisone.

Apre le braccia verso di me e gli do un veloce abbraccio.

«Grace,cara! Come stai? Ti fai sempre più bella!» dice il padre. Mi stacco sorridendo.

«Grazie Mr Cooper! Sto bene,lei?» rispondo un pò imbarazzata.

«Dammi del tu Grace,se no mi fa sentire più vecchio di quello che sono!» risponde scherzando e poi abbraccia velocemente il figlio e gli da una pacca sulla spalla.

FOLLEMENTE INNAMORATA DEL CAPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora