Non so bene dove mi trovo, né tantomeno cosa ci faccio, ma è come se le mie gambe fossero attaccate al pavimento. Mentre cerco di liberarmi da ciò, vedo un ragazzo in lontananza. Non so chi sia, ma sono sicura di averlo già visto da qualche parte. Ha i capelli molto scuri e piano piano riesco a vedere il colore degli occhi. Cominciano a tremarmi le mani al solo pensiero. Non può essere lui.. Cosa ci fa qui?
<<Madison>> dice.
Più si avvicina, e più lo vedo lontano.
Sento la sua voce che rimbomba nella stanza a rallentatore, e dopo poco, il nero assoluto.
<<Cristo Mad! Ma mi ascolti quando parlo?>> esclama mia madre, strappandomi dal sogno.
Socchiudo gli occhi e la guardo. <<Mamma, stavo dormendo.. Dimmi>> rispondo.
Tira un sospiro e si slaccia la cintura di sicurezza. <<Siamo arrivati, prendi le tue cose, forza>>
<<D'accordo, mamma. Papà e Brandon dove sono?>> le domando, mentre mi alzo per prendere i miei bagagli.
<<Sono già verso l'uscita, quindi fai veloce che dobbiamo andare. Il taxi è già arrivato>> conclude mia madre, andando verso le scalette per scendere da questo dannato aereo che mi ha portata via dalla mia vita.
Sospiro e annuisco. Per Brandon la notizia del trasferimento non è stata così traumatica. Appena l'ha saputo è corso subito a fare i bagagli dalla felicità. Io invece ho fatto di tutto per far cambiare idea a mamma e papà, ma evidentemente non ha funzionato.
<<Eddai Mad, non sarà così male come pensi>> dice mio fratello, vedendomi scendere dalle scalette dell'aereo.
<<Non sarà nemmeno così bello come pensi, ricordatelo>> rispondo, tirandogli una spallata mentre mi dirigo verso il taxi.
Sento bisbigliare mamma e papà dietro di me, ma detto sinceramente, non m'interessa niente di quello che dicono. Mi hanno portata via da tutto quanto. Sapevano quanto io amassi quella città e tutto quello che ne faceva parte, ma ciò nonostante hanno preferito cambiare le nostre vite per una stupidissima promozione di lavoro.
<<Siete gli Smith, giusto?>> domanda un uomo, vedendoci andare verso il suo taxi. Annuisco. <<Perfetto! Date pure a me i bagagli e accomodatevi in auto>> porge il braccio per prendere le nostre cose e ci accoglie con un sorriso a trentadue denti.
Dopo aver dato i bagagli, entro subito in auto. Papà si siede nel sedile del passeggero, mentre io, mamma e Brandon nei sedili posteriori.
Mentre l'auto parte, mi lascio trasportare dalla musica. Intorno a me vedo solo grattaceli altissimi e altri cento taxi. Questa città mi sembra così monotona..
Brandon evidentemente si è accorto di come sto, dato che non mi sta scrollando gli occhi di dosso da quando siamo partiti. <<Mad..>> dice, prendendomi le mani.
So già cosa vuole dirmi.. Sento che mi sta venendo il groppo alla gola e le lacrime agli angoli degli occhi.
Appoggio la testa sulla sua spalla e gli stringo la mano, lasciando che le una lacrima bagni il mio viso.
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my biggest disaster
Romance"Di qualsiasi cosa siano fatte le anime, la sua e la mia sono uguali."