chapter 16

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La mattina seguente è abbastanza traumatica.

Socchiudo gli occhi e noto subito di essere nella camera di Cameron, di nuovo. Menomale che gli avevo detto di voler "prendere le distanze".

Tiro un sospiro e faccio per alzarmi, ma si sento subito bloccare.

<<Già sveglia?>> domanda, tenendomi la vita avvolta dalle sue braccia.

Non appena sento il suo tocco, vengo scossa da un lungo brivido che mi percorre la schiena. È stranissimo come un suo tocco, o addirittura un suo sguardo possa crearmi certe reazioni.

Non so bene il perché ma Cameron mi fa uno stranissimo effetto. Mi spiego meglio: la prima volta che l'ho visto, fu quel giorno a casa. Uscii dalla doccia perché cominciai a sentire dei passi in corridoio, e infatti, vidi subito Cam. Si comportò subito malissimo nei miei confronti, e cercai di convincermi che non avrei voluto averci niente a che fare, ma dentro di me, sapevo benissimo che non era ciò che volevo veramente. So che era solo la prima volta che lo vidi, ma dentro di me avevo questa sensazione. La sensazione che avrei dovuto averci a che fare. Ormai è quasi novembre, e pian piano ho accettato il fatto che ho bisogno di lui. Quando sto male, o ho qualcosa che mi turba, la prima persona con cui vorrei parlarne, è proprio lui. Devo ammettere che mi manda in confusione come nessuno ha mai fatto, e devo anche ammettere che nonostante siano passati mesi, ancora non riesco a capire determinati comportamenti che ha nei miei confronti, ma ciononostante, è la persona di cui ho realmente bisogno. È inutile negarlo; ormai Cam fa parte di me.

<<Sì>> rispondo, appoggiando la testa sul suo petto.

Lo guardo, e non posso fare a meno che notare quanto sia perfetto. Sarà pure assonnato e con i capelli del tutto spettinati, ma è bellissimo.

<<Stai meglio?>> domanda ad un certo punto, mentre sposta le braccia dai miei fianchi per stirarsi.

<<Diciamo di sì... Mi fa molto male la testa>> rispondo, mettendomi a sedere sul letto, mentre mi appoggio la mano dietro la nuca.

<<Bene>> dice, alzandosi dal letto. <<Andiamo a fare colazione>>

Mi alzo dal letto e solo ora mi rendo conto di avere addosso una sua maglietta.

<<Me l'hai messa te?>> domando.

<<Sì, ieri sera ti sei vomitata addosso, non potevo lasciarti in quelle condizioni>> fa lui, scuotendo la testa mentre cerca di nascondere una risata.

Dovevo essere messa molto male.

Mi sento subito il viso andare in fiamme per l'imbarazzo.

<<Non è la prima volta che ti cambio, eh...>> comincia a dire. <<Anche la prima volta che sei rimasti qui ti ho cambiata io>>

Non so che faccia ho in questo momento, ma vorrei soltanto che il pavimento si aprisse per farmici cadere dentro.

Questo vuol dire che mi ha vista in intimo.

<<Stai tranquilla, entrambe le volte ho tenuto gli occhi chiusi ed entrambe le volte sono andato a chiamare Cass per chiederle se lo avesse fatto lei al posto mio, ma ogni volta che andavo, lei già dormiva>> dice, come se mi avesse letto nel pensiero.

Tiro un sospiro di sollievo, e il fatto che abbia tenuto gli occhi chiusi mi tranquillizza parecchio.

Una volta giunti in cucina, arriva anche Cass.

<<Buongiorno>> dice lei, sorridendo e andando a sedere sullo sgabello accanto al mio.

<<Buongiorno>> le rispondiamo io e Cam in coro.

my biggest disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora