chapter 7

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Bene, le lezioni pomeridiane non sono andate come mi aspettavo.

Natasha ha cominciato a fare l'isterica per le cose che le ho detto nell'ora pranzo, e come se non bastasse, ho litigato con Cameron e ha cominciato ad attaccarmi.

Mentre esco dalla scuola sento qualcuno cingermi le spalle, e ormai riconosco chi possa essere.

<<Cass>> le sorrido. <<Tutto bene?>>

<<Sì. Senti, siccome le nostre case sono vicinissime, ti va di fare la strada insieme? Ha smesso anche di piovere>>

In realtà preferirei stare da sola in questo momento, ma come si fa a dire di no a quegli occhioni?

<<Certo Cass, ma se posso permettermi, perché non ti porta tuo fratello?>> le domando.

Al suono di quella frase, cambia subito espressione. Mi pento di immediatamente di quella domanda. <<Cass, scusa..>>

<<No no, fa niente. Io e Cameron siamo fratelli, ma allo stesso tempo non lo siamo. Abbiamo lo stesso padre, ma non la madre. Nostro padre tradì la madre di Cameron con la mia, e rimase incinta di me. Poco dopo la mamma di Cameron chiese il divorzio, e successivamente morì quando Cam aveva circa 12 anni. Secondo lui sua madre è morta a causa mia. Mi odia sin da quando siamo piccoli, ma cercava di non farlo vedere. Adesso invece, non si fa problemi a trattarmi in un determinato modo>> dice, con un filo di voce.

Dio.. Non immaginavo che Cameron avesse una storia così dolorosa alla sue spalle.

<<Cass, non è stata colpa tua. Tu non c'entri niente. Per Cameron è stato un trauma, ma sa anche lui che non è assolutamente colpa tua. Cerca solo di sfogare il suo dolore su di te>>

Parlando del diavolo, spuntano le corna.

<<Mad, c'è Cameron, io mi avvio verso casa. Ho visto che avete litigato, quindi cercate di chiarire dai>> sforza un sorriso.

<<Sei sicura di voler andare?>>

<<Sì. Magari fare una passeggiata mi farà calmare e quando torno a casa sto meglio>> risponde lei.

<<Va bene Cass, scrivimi quando sei a casa però>> le dico sorridendo, e subito dopo vado verso Cam.

<<Senti, se hai intenzione di litigare di nuovo,vattene da qui.>> dice, passandomi accanto senza nemmeno guardarmi.

<<Non ho intenzione di litigare>> gli dico. Ho una voglia irrefrenabile di abbracciarlo per quello che gli è successo.

Si ferma di scatto e si gira per guardarmi. <<E cosa vuoi allora?>>

Senza nemmeno rendermene conto,mi ritrovo abbracciata a lui. Sento le lacrime bagnarmi gli angoli degli occhi, e a dire il vero non capisco nemmeno il perché. Era solo un bambino.. Posso solo immaginare il dolore che sta provando.

<<Cameron, mi dispiace>> una lacrima mi riga il viso e lui mi stringe a sè.

Sento il suo profumo, e ora come ora, vorrei solo fermare il tempo e stare qui con lui.

No, no. Cosa sto facendo?

Mi stacco subito.

<<Mad, tutto okay? Che ti prende?>> dice lui, mettendomi una mano sul viso.

Faccio un grosso respiro e lo guardo negli occhi. <<Ho saputo cosa ti è successo. So che abbiamo già cominciato male la nostra conoscenza, ma posso capire come ti senti in questo momento. Mi dispiace, Cameron. Nessuno dovrebbe subire una cosa del genere>> dico.

<<Chi te l'ha detto?>> risponde lui, cambiando subito espressione.

<<Non importa..>>

<<Quella troia di Cassandra.>>

Sospiro. <<Non chiamarla così. Non è stata colpa sua. Io capisco il tuo dolore, e posso capire tutto quello che vuoi, ma lei non ha colpe. Perché devi trattarla come se fosse lei la causa di tutto ciò?>>

<<Tu non sai niente di me, tanto meno della mia vita. Se ritengo che la causa sia lei, ho le mie motivazioni.>> risponde, andando via.

È venerdì sera, e da lunedì non ho più parlato con Cameron. Ci siamo soltanto scambiati qualche occhiata, e poi niente. Il silenzio assoluto.

In questi giorni a scuola ho avuto qualche problema con Natasha. Una ragazza del giornalino ha scattato una foto a me e a Cameron mentre ci abbracciavamo, e l'ha messa in prima pagina. Ovviamente Natasha l'ha vista ed è andata su tutte le furie.

Con Jack invece devo dire che sta andando molto bene. Abbiamo legato molto in questi giorni, e alla fine mi ha chiesto di andare con lui alla festa di Natasha, quindi adesso mi ritrovo in camera mia alla ricerca di qualcosa da mettere stasera.

Dopo essermi truccata un po', opto per un vestito rosso, corto fino a metà coscia. Ha lo scollo a cuore, senza spalline. Sulla parte sopra è molto attillato, mentre sotto il giro vita cade morbido, con qualche strato di toulle.

Brandon si è ambientato molto bene. Ha fatto subito amicizia con moltissime persone, e come se non bastasse, a quanto pare si sta anche frequentando con una ragazza.

Il campanello che suona mi strappa dai miei pensieri.

<<Cara, c'è il tuo amico che ti sta aspettando>> esclama mia madre, affacciandosi alla porta della camera.

<<Grazie mamma, arrivo subito>>

Prendo una giacca e la borsetta, e vado nel salone.

Jack sta molto bene. Ha un completo nero, e la camicia bianca.

Mentre vado verso di lui per salutarlo, noto un piccolo dettaglio sul taschino della giaccia. È una rosa bianca, e in mano ne sta tenendo un'altra.

<<Mi concede il piacere di metterglielo?>> domanda, dopo essersi accorto che guardavo il fiore bianco.

<<Ma certo>> gli sorrido.

Una volta messo, guardo mia madre. <<Per mezzanotte sono a casa>>

<<Va bene tesoro. Divertitevi ragazzi>> conclude, sorridendo.

Uscita di casa, vedo la macchina di Cameron parcheggiata davanti.

<<Mi ero dimenticato di dirti che alla festa ci porta Cam>> dice Jack, prendendomi per mano.

Fantastico. Non parliamo da giorni, e ora mi ritrovo in macchina con lui.

<<Va bene, non c'è problema>> cerco di mentire nel miglior modo possibile.

Una volta saliti in auto, Cameron mi accenna solo un sorriso.

Durante il tragitto Jack, Cameron e Carter parlano dei fatti loro, mentre io e Cassandra ci mettiamo a parlare di tantissime cose.

<<Carter mi ha chiesto di venire con lui stasera, sono molto emozionata, Mad>> dice arrossendo.

Sono molto contenta per lei. In questi giorni anche loro due hanno legato molto, e chissà, magari nascerà una bella amicizia, o forse anche qualcosa di più.

<<Sai.. Cameron mi ha chiesto con chi tu andassi alla festa, e quando gli ho detto che saresti andata con Jack, non l'ha presa benissimo. Mi è sembrato strano, e poi da qualche giorno il rapporto tra lui e Jack è cambiato>> dice Cass, con lo sguardo basso.

<<In che senso?>> le chiedo, stranita.

<<Oh, niente. Tranquilla>> risponde, sorridendo.

Probabilmente sta cercando di non farmici pensare.

my biggest disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora