chapter 3

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Ma chi pensa di essere? Non è che se è il figlio dei padroni di questa casa si può permettere di comportarsi così.

Torno verso il bagno e dopo essermi asciugata per bene mi vesto.

<<Tesoro, siamo a casa>> rompe il silenzio mia madre, entrando nel bagno. <<Vatti a cambiare, abbiamo ospiti a cena>> continua, uscendo dal bagno.

Cristo.. Ma è possibile che non posso stare tranquilla per più di dieci minuti? Sto già odiando tutto questo; voglio tornare a Seattle.

Sospiro e torno in camera, a cercare qualcosa di decente da indossare per cena.

Dopo vari vestiti scartati, ne trovo uno che alla fine non è così male. E' un tubino corto fino a metà coscia di un azzurro molto tenue, proprio come il colore dei miei occhi. Sulla schiena ha uno spacco in cui i bordi sono pieni di brillantini. Sul davanti invece è molto semplice: ha la scollatura a cuore e un cinturino, sempre di brillantini, sul giro vita.

Dopo essermi guardata allo specchio devo ammettere che mi piace. E' attillato e mette in risalto le mie forme.

Per le scarpe ho optato un semplice décolleté nero con un cinturino intorno alla caviglia del piede.

<<Mad muovit... Cazzo sei bellissima>> esclama Brandon, entrando in camera.

Mi volto per guardarlo e vado verso la sua direzione. <<Pensa che questo vestito non mi è mai piaciuto, ma indossato è tutta un'altra cosa>> rispondo sorridendo.

<<Sei davvero un incanto, principessa. Forza, finisci di sistemarti, tra poco arrivano gli ospiti>>

<<Si Bra, do una sistemata ai capelli, mi trucco e sono pronta>> dico, mettendo apposto i vestiti buttati in terra.

Annuisce sorridendo ed esce dalla stanza.

Dopo una mezz'ora sento suonare il campanello. Immagino che siano i vicini.

<<Mamma vado io>> dico, uscendo dalla mia stanza e andando ad aprire la porta.

Non ci credo. Cosa ci fa lui qui?

<<Cari! Entrate pure>> esclama mia madre, facendomi tornare alla realtà.

Mi sposto su un lato per farli entrare, e non posso far a mano che notare quanto sia carino il ragazzo di oggi in questo momento.

Dopo qualche secondo anche Brandon e papà raggiungono me e mamma all'ingresso.

<<Loro sono i miei figli. Madison e Brandon>> dice mio padre, stringendo la mano agli ospiti.

Entriamo in casa e ci accomodiamo nella sala da pranzo.

<<Beh, devo dire che avete due meravigliosi figli>> risponde il signor Dallas.

<<grazie John, ma anche i tuoi non sono da meno>> risponde mamma sorridendo.

Io e Brandon sembriamo due perfetti cretini. Siamo imbarazzati da far paura, e l'unica cosa che riusciamo a fare è sorridere.

<<Loro sono Cameron e Cassandra>> li presenta sua madre.

Sorrido alla ragazza e ricambia subito.

Ma come fanno quei due ad essere fratelli? Non si assomigliano affatto! E poi lui è così dannatamente irascibile, mentre lei sembra di una dolcezza infinita.

A quanto pare la serata sta andando bene a tutti, tranne che a me. Mamma e papà stanno parlando di affari di lavoro con John e Karen, mentre Brandon ha cominciato a parlare con Cassandra.

<<E' pronta la cena>> esclama mia madre, mettendo a tavola il pollo al forno.

<<Eddai mamma, il pollo no..>> sbuffo.

Sospira e prende i piatti degli ospiti per servirli.

<<Cos'ha di male il pollo di tua madre? Sembra squisito>> risponde Cameron.

Ma cosa vuole precisamente?

Scuoto la testa per lasciar perdere, e tutti scoppiano a ridere.

Non capisco perché stiano ridendo. Cosa c'è di divertente nel vedere una ragazza lamentarsi perché non le piace il pollo?

<<Cara, non capisco come mai il tuo pollo non piace a Madison. E' veramente buonissimo>> dice Karen, sorridendo.

Mia madre ride. <<Beh, è difficile che le piaccia qualcosa o qualcuno>>

Al suono dell'ultima parola sento gli occhi di Cameron puntati addosso.

Lo guardo e alzo il sopracciglio.

Come se non bastasse lo sguardo di Cameron, Cassandra comincia a ridacchiare.

Vorrei soltanto sprofondare sotto terra. Chissà cosa avranno capito. Santo cielo, magari hanno pensato che mi piace Cameron... Che imbarazzo.

Cerco il più possibile di non incrociare il suo sguardo, e questa volta la fortuna sta dalla mia parte.

my biggest disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora