◀Capitolo Diciannove▶

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「it's a complete darkness - è un'oscurità completa」

Erano passati altri due mesi, mancava ancora un mese per la nascita del suo bambino. Anche se era al terzo mese, sembrava che fosse al sesto se paragonato alle gravidanze beta.

Non solo stava diventando protettivo nei confronti del suo bambino, ma anche nei confronti di Namjoon, l'alfa rideva sempre ogni volta che si trovavano in pubblico, che fossero a un appuntamento o a fare delle commissioni, Jimin non riusciva a togliere le mani di dosso a Namjoon, il maggiore pensava che fosse carino ogni volta che l'omega diventava territoriale, perché a lui sembrava solo adorabile e per niente spaventoso e intimidatorio.

Era l'ennesimo fine settimana, entrambi non lavoravano quel giorno e quindi avevano la giornata tutta per loro. Jimin si svegliò con i raggi del sole che si facevano strada nella stanza, si coprì il viso con la coperta gialla e sbuffò al pensiero di doversi alzare per raggiungere le tende nere per bloccare completamente il sole.

Mise da parte la coperta e diede un'occhiata alla sua pancia in crescita, un po' di pelle traspariva dalla maglietta che si era alzata a causa del rigirarsi nel sonno.

"Buongiorno piccolo, come va lì dentro?" Si accarezzò la pancia con la manina e sentì un po' di fastidio "Stai proprio spingendo sulla mia vescica, vero?" commentò, strisciando fino al bordo del letto e mettendosi lentamente a sedere, lasciandosi sfuggire uno sbuffo e alzandosi completamente per andare in bagno.

Tuttavia, non si aspettava lo spettacolo che avrebbe visto quando si tolse i pantaloni della tuta, vide che erano bagnati e si chiese se si fosse fatto la pipì addosso nel sonno o se fosse una chiazza a causa dei continui cambiamenti ormonali.

Con le sopracciglia aggrottate si tolse le mutande per fare i suoi bisogni, ma si fermò quando vide del sangue, che gli fece accelerare il battito cardiaco in una frazione di secondo "N-Namjoon!" chiamò il suo ragazzo a squarciagola.

"Joon! Sto sanguinando!" Jimin lo chiamò ancora una volta, cercando di mantenere la calma, ma non riuscì a superare il suo stato di frenesia, mentre si aggrappava al portasciugamani per sostenersi, mentre le sue ginocchia si stavano indebolendo.

Namjoon spalancò gli occhi alla sua voce e sentì l'angoscia dell'omega "Jimin! Che succede?" Namjoon si precipitò in bagno e trovò l'omega che stava per avere un attacco di panico mentre si sedeva sul water, coprendosi con la sua grande camicia e Namjoon trovò i suoi pantaloni e la sua biancheria intima buttati sul pavimento e sporchi di sangue.

"Joonie, aiuto." La voce di Jimin si incrinò e Namjoon si inginocchiò davanti a lui, prendendogli il viso "Starai bene, te lo prometto." Namjoon lo baciò, cercando di aiutarlo a calmarsi, perché più si stressava, più il cucciolo non ancora nato ne avrebbe risentito.

L'alfa lo aiutò a mettersi dei vestiti puliti "Andrà tutto bene, Minie, il nostro piccolino starà bene." Lo rassicurò mentre allacciava le scarpe di Jimin e lo aiutava ad alzarsi, sostenendo il peso dell'omega fino a quando non riuscirono a raggiungere la sua auto e ad andare in ospedale.

"Tesoro, per favore cerca di calmarti." Namjoon gli accarezzò la guancia mentre Jimin era sdraiato nel letto d'ospedale. "Ho paura", rispose Jimin, mentre una lacrima solitaria gli scivolava dall'angolo dell'occhio.

"E se-"

"Andrà tutto bene, sono sicuro che andrà tutto bene." Namjoon gli asciugò la lacrima proprio quando una voce femminile venne a interromperli "Buongiorno, sono la dottoressa Kim, qual è il problema?" Si presentò e Namjoon si alzò in piedi per inchinarsi "Buongiorno dottoressa." La salutò Namjoon "Jimin, puoi dirle cos'è successo?" Namjoon si rivolse all'omega che annuì.

house of cards ► minjoon [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora