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「a house made of cards, and us inside - un castello fatto di carta, e noi dentro」

La coppia aveva iniziato da circa un mese a ricostruire il loro rapporto lentamente, per lo più Yoongi portava Jimin ad appuntamenti che aveva trascurato, diminuendo l'odore su Jimin come modo per dimostrare al più giovane che si fidava di lui.

Lasciò a Jimin la libertà di stare con i suoi amici, non gli piaceva particolarmente quando Jimin usciva con Namjoon ma se questo lo rendeva felice allora doveva tollerarlo, a volte era insopportabile quando Jimin tornava a casa con addosso l'odore dell'altro alfa ma Yoongi doveva imparare a controllarsi, soprattutto la sua rabbia.

Ma soprattutto, Yoongi aveva rinunciato al sesso e si limitava a coccolarlo durante le notti.

Approfittava dei giorni liberi dal lavoro per passare del tempo con l'omega, andandolo sempre a prendere ogni sera e preparandogli la cena e la colazione solo per permettere al più piccolo di dormire.

Era una tarda mattinata di domenica, entrambi non dovevano lavorare e quindi si stavano rilassando al fresco mentre si coccolavano sul divano, Yoongi teneva Jimin stretto a sé come se avesse paura che l'omega lo lasciasse di nuovo.

"Minie" Jimin alzò lo sguardo verso Yoongi che lo stava accarezzando lungo la curva della schiena "Ti amo, non lasciarmi più piccolo." Sussurrò inspirando il suo dolce profumo, gli era mancato così tanto.

Non voleva ammetterlo, perché non era un tipo permaloso, ma amava tenere l'omega vicino a sé, amava stringere Jimin tra le sue braccia come se fosse il suo posto.

"Non lo farò", borbottò Jimin, riappoggiando la testa sul suo petto. Yoongi non sapeva perché aveva ferito così tanto Jimin. Il suo dolce, sensibile e bellissimo Jimin, tutto ciò che il giovane aveva fatto era stato amarlo, ma non riusciva a capire come avesse potuto mettere le mani sul suo delicato omega.

Yoongi sospirò e spinse Jimin più vicino a sè usando la sua gamba, facendo ridacchiare il più giovane per quanto Yoongi lo stesse soffocando di amore e attenzioni "Ti sono mancato così tanto Hyungie?" Chiese Jimin dando un bacio sulla mascella di Yoongi.

"Sì Minie, mi dispiace per tutte le cazzate che ho fatto." Yoongi iniziò a giocare con i capelli biondi di Jimin e ridacchiò notando un piccolo particolare "Cosa c'è?" Chiese Jimin  "È da un mese intero che siamo tornati insieme eppure mi sono accorto solo ora che abbiamo i capelli uguali." Jimin rise arruffando i capelli di Yoongi.

L'alfa fece sedere entrambi e cercò di prendere il pacchetto di sigarette sul tavolino, ma Jimin gli schiaffeggiò la mano "No! Non mi piace quando fumi." Jimin fece il broncio, Yoongi ritrasse la mano e la appoggiò sui suoi fianchi.

"Mi dispiace, continuo a dimenticarlo, non preoccuparti, cercherò di smettere per te." Lo rassicurò, Jimin gli baciò la punta del naso prima di alzarsi "Dove stai andando?" l'alfa ricevette solo silenzio come risposta, ma ciò permise comunque a Yoongi di osservare bene la figura dell'omega da dietro, la sua pelle impeccabile, le sue cosce fatte dagli Dei, Yoongi si morse il labbro, era vestito con una delle magliette del gruppo di Yoongi e solo un paio di boxer corti "Piccolo! Torna qui!" Yoongi lo chiamò scherzosamente.

"Calmati alfa." Jimin rispose con un po' di insolenza mentre usciva dalla cucina con un lecca-lecca alla ciliegia tra le sue labbra carnose.

"Dove sei scappato tesoro?" si lamentò Yoongi mentre Jimin si risedeva sulle sue ginocchia, con uno sguardo sensuale, mentre roteava la lingua intorno al lecca-lecca e Yoongi non riusciva a staccare gli occhi da quelle labbra.

"Daddy, dagli una leccata così ti passa la voglia di sigarette." Jimin estrasse il lecca-lecca dalle sue labbra e lo trascinò sul labbro di Yoongi mentre la presa sulle sue cosce si faceva più stretta "Cazzo, non mi chiamavi così da tanto tempo." Jimin allontanò il lecca-lecca da Yoongi e lo succhiò, la sua lingua e le sue labbra si colorarono di ciliegia a causa della caramella.

"Cosa ti prende oggi?" Chiese Yoongi, con le mani ancora sulle cosce dell'omega, la presa quasi livida mentre controllava i suoi impulsi, ma Jimin aveva altri pensieri in mente mentre toglieva la caramella dalla sua bocca e baciò Yoongi, dandogli il dolce sapore di ciliegia delle sue labbra, cogliendolo alla sprovvista quando iniziò a roteare i fianchi.

"Cazzo", Yoongi gli strinse la nuca per approfondire il bacio "Hai un sapore così fottutamente dolce. Ti sono mancato così tanto cucciolo?" Chiese Yoongi, staccandosi dal bacio "Sì daddy." E con questo Yoongi si lasciò andare, sentendo i pantaloni della tuta inumidirsi a causa di Jimin.

"Cucciolo, sei tutto bagnato." Yoongi allungò la mano verso la parte bagnata dell'omega e capì cosa stava succedendo "Oh, capisco, il mio cucciolo è in calore, non c'è da stupirsi che ti pavoneggiassi in modo così sexy." Yoongi pizzicò la mascella dell'omega, baciandola dolcemente e facendo mugolare Jimin.

"Mio piccolo Minie, vuoi che daddy ti aiuti?" Disse Yoongi palpando Jimin attraverso i boxer "F-Forse", balbettò Jimin, gettando la testa all'indietro, amando l'euforia che provava quando Yoongi lo toccava "Toccami." Lo implorò Jimin, prendendo la mano di Yoongi e appoggiandola sulla sua schiena.

"Oh mio, qualcuno è bisognoso." L'alfa sorrise, facendo scivolare la mano fino al buco di Jimin e spingendo un dito dentro facendo sussultare l'omega.

"Di p-più alfa." Disse Jimin, gli occhi gli si rovesciarono all'indietro per l'ondata di piacere e Yoongi si prese la libertà di aggiungere altre due dita, facendo gemere Jimin che morse il collo di Yoongi.

"Su mani e ginocchia piccolo." Yoongi tirò fuori le dita da Jimin, quest'ultimo si mise a 4 zampe sul divano, Yoongi spinse i pantaloni della tuta verso il basso e stuzzicò l'entrata di Jimin con la punta del suo membro, spingendola dentro e tirandola fuori, gli piaceva guardare l'omega contorcersi "Smettila di g- Oh cazzo!" Jimin gemette non appena Yoongi si spinse fino in fondo.

"Cazzo, sei ancora così dannatamente stretto." Gemette Yoongi, posando dei baci sulle scapole dell'omega "Non toccarti piccolo." Jimin annuì sottomesso "A chi appartieni amore?" Chiese Yoongi all'omega che si stava spingendo contro di lui.

"A t-te, io ap-appartengo a te." Jimin afferrò uno dei cuscini e vi seppellì il viso "Ti riempirò piccolo, ti farò godere." Yoongi diede un'altra spinta decisa che fece perdere ancora più umori a Jimin, per fortuna c'era una coperta spessa sul loro divano, visto quanto perdeva, sarebbe stato un casino se non ci fosse stata.

Sentì il nodo di Yoongi che iniziava a crescere, morse il cuscino e si sentì scoppiare quando Yoongi spinse il suo nodo ancora più in profondità.

"Lo v-voglio daddy! Il nodo, per favore!" Mugulò Jimin e Yoongi lo prese come un consenso ad annodarlo e con quelle parole, i feromoni che riempiono la stanza, influenzarono la sua mente.

Jimin non si era reso conto di quello che aveva fatto, non si era reso conto di aver dato a Yoongi il consenso del nodo "Cazzo" esclamò Jimin mentre si spingeva contro l'alfa "Ti amo." Yoongi venne cadendo poi su Jimin ed entrambi ridacchiarono per quello che era appena successo "Anch'io ti amo."





Nota traduttrice:
Mh... idee su cosa vedremo nel prossimo dopo questo???

Link al capitolo originale → https://www.wattpad.com/562517663-house-of-cards-%E2%96%B6-minjoon-%E2%97%80chapter-eleven%E2%96%B6 

house of cards ► minjoon [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora