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「so hard, we can't - è così difficile, non possiamo」

"Joon Hyung, è il tuo momento di brillare!" Grida Jungkook entrando di corsa nello studio di tatuaggi, Namjoon alza il sopracciglio mentre continua a stampare i disegni che hanno fatto per attaccarli al muro "Cosa vuoi dire?" Domanda Namjoon, mentre Jungkook si limita a coprirsi il viso "Riguarda Jimin", dice con il fiatone, visto ha corso dal bar del suo ragazzo fino a tornare dal suo Hyung.

"Sta per uscire dal lavoro e mi hai detto che Yoongi è ancora malato, il che significa che non ci sarà, quindi è il tuo momento!" Namjoon sentì la punta delle orecchie bruciare all'incoraggiamento di Jungkook "Portalo al cinema, o a cena. Stupiscilo, Hyung!" Continua Jungkook, allontanando le mani dal viso.

"Non lo so-" Il suo Dongsaeng lo interrompe "Mi occuperò io del negozio, insieme a Lisa e Jackson, per favore vai Hyung, te ne pentirai se non coglierai l'occasione adesso." Jungkook aveva ragione, ma c'era un altro pensiero gli attraversa la mente. 

"Kook, non voglio essere un rovinafamiglie." Ed è allora che Jungkook gli diede uno schiaffo sulla schiena, facendo sussultare Jackson per il rumore "Lo vuoi o no!" Esclamò Jungkook "Concentrati! Vuoi stare con lui o no?" Namjoon non aveva parole "Non sarai una rovinafamiglie, non sono nemmeno sposati", addolcì il tono mentre faceva un gesto a Lisa così da fargli recuperare la giacca di Namjoon.

"Gli farai vedere la differenza che c'è quando non sta con Yoongi, gli farai vedere cosa si sta perdendo." Lisa aiutò Namjoon a mettersi la giacca "Puoi farcela Hyung, fallo innamorare." Jungkook gli diede una pacca sulle spalle facendo sì che l'Alfa gonfiasse il petto con sicurezza come un uccello.

"Okay, posso farcela, Lisa, Jackson, mi fido di voi due per la chiusura del negozio." I due annuiscono, mentre Jungkook emette un lamento in sottofondo perché il suo Hyung non gli ha dato il comando.

Namjoon attraversò la strada con le mani nelle tasche della giacca, attraverso il vetro poteva vedere Jimin che parlava con Seokjin, erano passati due giorni da quando si era imbattuto in loro due, con Jimin che piangeva nel petto del suo Hyung. Bussò alla porta a vetri chiusa a chiave, facendo girare la testa ai due, che sorrisero all'alfa, mentre Namjoon salutava e Jimin gli apriva la porta.

"Siamo chiusi Joonie." Disse Jimin, Namjoon aveva imparato ad amare il soprannome che il più giovane gli aveva dato "Lo so, ma volevo dare un'occhiata ai fiori per avere un'ispirazione e magari prenderne uno per una persona." Cominciò a osservare la varietà di colori che circondavano il negozio.

"Qualcosa in particolare?" Gli chiese Jimin guidandolo verso quelli freschi appena arrivati "Dammi qualcosa che possa significare bellezza e che possa stare bene anche da solo." Jimin annuì alla sua richiesta e si avvicinò all'Amaryllis, ne tagliò lo stelo e lo porse a Namjoon, le cui dita sfiorarono dolcemente i petali rossi e bianchi.

"Da quello che ho letto, questo fiore simboleggia una bellezza meravigliosa, un valore che va oltre la bellezza comune." Disse Jimin, riponendo le sue scarpe da giardino e pulendosi le mani con un fazzoletto "Quanto costa questo?" Namjoon cercò il portafogli, ma Jimin lo fermò "Non serve Hyung, non voglio aprire di nuovo la cassa."

Namjoon uscì dal tepore del negozio, aveva riflettuto un po' mentre teneva in mano il fiore, voleva tornare dentro e chiedere subito a Jimin di uscire, ma era nervoso così si sedette sulla panchina di fronte al negozio, facendo roteare il fiore tra le mani.

"Hyung, è tutto a posto?" Chiese Jimin a Seokjin mentre usciva dalla porta socchiusa "Sì Jimin, andiamo, ho fame." Seokjin si massaggiò la pancia dopo aver indossato la giacca di jeans.

"Jimin-ah!" l'omega sussultò, non essendosi accorto che Namjoon era ancora nelle vicinanze del negozio con il fiore tenuto così delicatamente tra le sue grandi mani.

house of cards ► minjoon [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora