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「we couldn't stop - non riuscivamo a fermarci」

Erano passati giorni da quando Seokjin aveva scoperto cosa stava realmente accadendo tra Jimin e Yoongi, così si era offerto di ospitare Jimin a casa sua per un paio di giorni, finché non si fosse calmato tutto, ma Jimin non voleva essere un peso per lui e Hoseok.

Alla fine, Seokjin si convinse a riportarlo a casa dopo un po' di giorni, e Jimin fu abbastanza fortunato perché Yoongi non tornò a casa, il che gli permise di passare del tempo con Yun e di prendersi cura di se stesso.

Ma la sua fortuna si esaurì quando, la notte del suo calore, Yoongi gli mandò un messaggio in cui gli diceva che sarebbe tornato a casa.

Jimin aprì tremante la porta dell'appartamento "Hyung, non devi restare qui per la notte, starò bene", disse all'anziano, che però si limitò a scuotere la testa.

"Ti ho portato via da Hoseok già abbastanza notti, ti prometto che starò bene." Lo rassicurò, ma all'omega non stava bene così prese le chiavi dalle mani tremanti di Jimin per aprire lui stesso la porta.

"Voglio assicurarmi che tu stia bene e vorrei anche parlare con Yoongi di tutto questo, soprattutto del perché tornerà a casa la sera del tuo calore, sembra molto sospetto e voglio restare nei paraggi per evitare che approfitti del tuo stato di vulnerabilità." Seokjin gli arruffò i capelli, Jimin si offrì di portare dentro le borse della spesa, Seokjin chiuse la porta e si tolse le scarpe, infilandosi un paio di soffici pantofole a forma di coniglietto.

"Ehilà Yun, ti è mancato Seokjinie?" Seokjin prese in braccio il gatto calico che gli fece le fusa prima di arrampicarsi sulle sue spalle nel momento in cui sentì la voce di Jimin.

"Beh, ho preso i miei soppressori, ma mi fido del tuo giudizio perché potrebbero non essere abbastanza forti da fermare il mio calore." Seokjin tirò un sospiro di sollievo "Ma guardati, ascolti il tuo Hyung." Le orecchie di Jimin diventarono rosse e lo seguì in cucina per iniziare a preparare la cena.

"So di essere solo un omega, ma ti proteggerò da Yoongi, ho delle spalle larghe che possono rovinare la faccia di una persona." Jimin ridacchiò leggermente mentre si lavava le mani e cominciando poi a tagliare gli ingredienti.

I due si divertirono per tutto il tempo, ma quando si sentì il rumore della porta aprirsi, tutto si fece silenzioso "Minie, sono a casa!". Yoongi lo chiamò e subito Jimin fu investito dal suo odore mentre si avvicinava.

"Oh, Seokjin, sono sorpreso di vederti qui." Yoongi si avvicinò all'omega più anziano che non sembrava preoccupato "Ho pensato di fare un salto per un po'." Rispose con sicurezza mentre continuava a cuocere la carne e Yoongi si schiarì la gola "Jimin, posso parlarti in privato?"

Yoongi si rivolse a Jimin che con la testa bassa scrutava l'involucro di alcuni pacchetti di cioccolatini "Minie, Piccolo?" Yoongi gli alzò la testa mettendogli un dito sotto il mento e vide il danno che aveva fatto a Jimin, la sua guancia era meno gonfia ma il livido sull'angolo del labbro era ancora evidente.

"Puoi dirmi tutto adesso." Disse Jimin, ma a Yoongi non andava giù così afferrò il polso dell'omega, Jimin allontanò la sua mano con uno schiaffo, pentendosi all'istante della sua azione.

"Yoongi, qualsiasi cosa tu debba dire, dilla e basta." Jimin non si accorse nemmeno che Seokjin era accanto a lui, tenendogli la spalla, stringendola per rassicurarlo che sarebbe andato tutto bene "Lascia perdere, io esco." Brontolò Yoongi, senza degnare Jimin di uno sguardo mentre usciva dalla stanza sbattendo la porta.

Il solo rumore fece scoppiare Jimin, le emozioni che provava sgorgarono come una cascata "Va tutto bene, stai bene", Seokjin lo avvolse con le braccia mentre il più giovane lo stringeva forte "Starai bene, me ne assicurerò io stesso." Seokjin lo tranquillizzò, asciugandogli le lacrime.

house of cards ► minjoon [traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora