« Non vendicherò nessuno, mamma. »
Si lasciò cadere con la testa all'indietro, già troppo esausta di come si stava evolvendo quella visita.
« Sapevo che avresti risposto cosí. »Vivian a quel punto assottigliò lo sguardo, rialzando il capo dallo schienale del divano. La madre si mise a sedere vicino a lei ed ebbe subito l'istinto di allontanarsi, non erano mai state vicine e qualsiasi contatto la metteva a disagio, provava repulsione nei suoi confronti.
Quella non ci fece neppure caso, e comunque sarebbe stata solo scocciata da una reazione simile, mai ferita. Era impossibile spezzare il cuore a chi non ne aveva uno.« Ho una proposta da farti. » Il tono divenne più accattivante, voleva catturare l'attenzione della figlia e non solo incuterle timore. « Aiutaci a crescere, vendica tuo fratello e poi ti lasceremo in pace per sempre. »
Quelle parole risuonarono come un pugno nello stomaco di Vivian che per l'ennesima volta si trovava ricattata dalla sua famiglia. Spostò lo sguardo su Giulia, era per quello che l'aveva chiamata? E poi perchè necessitavano del suo aiuto?
Avevano sempre fatto tutto da soli, e adesso volevano lei.C'era qualcosa sotto e per divincolarsi da quelle costrizioni doveva necessariamente scoprire che piani avessero. Non si fidava, non si fidava della storia della vendetta, non pensava assolutamente che sarebbe stata libera dopo aver fatto quello che volessero.
Era semplicemente un modo come un altro di approfittare di una disperata.
« Perchè per forza io? Avete sempre fatto tutto senza di me, perchè ora sono necessaria? »
Sospirò, come se quella situazione infastidisse anche lei. Non era cosa facile affidarsi alla figlia peggiore. « Non dubiterebbero mai di te. »
« Chi? »Strinse le labbra, mettendosi composta. « La famiglia Rossi. »
« Sono loro che hanno sparato John? » Inclinò il capo perplessa, avevano sempre avuto dei rapporti buoni con loro, spesso li aveva visti a qualche festa e mai avrebbe pensato che potessero arrivare ad un simile gesto.« Il figlio minore. »
« Ma ha diciotto anni. »
« Eppure ha sparato a tuo fratello. »
Sgranò gli occhi. « Cosa dovrei fare? »
« Occhio per occhio, dente per dente. » Era il motto degli Archibald, volevano davvero che sparasse ad un ragazzino di appena diciotto anni? Probabilmente aveva reagito in quel modo perchè obbligato dalla famiglia, come tutti loro, dannati a vivere in un modo che non avrebbero mai scelto.« E perchè avrebbe sparato a John? »
La donna e Giulia iniziarono a vagare con lo sguardo infastidite, che cosa si aspettavano, che dicesse di si senza assicurarsi che fosse la verità quella che le stavano fornendo? Dopo tutte le bugie e gli inganni era ovvio, non si sarebbe mai fidata della loro parola, non valeva niente.« Perchè per allargarci ci siamo alleati con i loro nemici, vanno tolti di mezzo. »
Avevano rotto l'equilibrio, quello che da sempre teneva in piedi Manhattan ed evitava che la vita di quelle famiglie divenisse un inferno. Vivian abbassò lo sguardo, non si sarebbe mai liberata di loro, dei loro piani subdoli.Avevano messo tutti in pericolo, i loro nipoti, i loro figli, i loro mariti e chiunque avessero attorno e per cosa? Per avere più soldi? Più potere?
« Siete dei pazzi, ma che avete fatto? »
« È diventata una santarellina tutta ad un tratto. » sibilò velenosa Giulia, lasciandosi andare ad una risata sommessa.Le scomparve la voce dalla gola, urlava ma non usciva niente. « È colpa vostra se John è in ospedale, avete fatto un casino. » ringhiò ferocemente contro la madre, poi si sistemò i capelli dietro le orecchie e lo sguardo si perse, nel panico più totale. Si portò una mano davanti alla bocca e prese a tremare, non c'era una via d'uscita, erano destinati tutti a morire, erano tutti destinati a soffrire.
La sua famiglia aveva scritto la sentenza di morte per tutti. Lo stomaco le si attorcigliò su se stesso e il capo prese a girarle, all'improvviso il solito senso di nausea iniziò a tormentarla, dovette prendere un respiro profondo per non sentirsi male davanti a tutti.
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Life could be a Dream
ChickLitQuello di Vivian Archibald è un nome decisamente noto a New York e sicuramente a Manhattan, dove la sua famiglia regna tra feste, eventi di beneficenza e criminalità organizzata. Chi la conosce la descrive come la peggiore delle arpie, dannatamente...