Serpeverde VS Grifondoro

1.6K 97 2
                                    

Sabato mattina.

La mattina della partita Grifondoro contro Serpeverde. La mattina in cui Cassandra avrebbe voluto dare di stomaco, piuttosto che giocare di nuovo.

« Cassie dovresti mangiare qualcosa... » da più di mezz'ora, Rose, stava cercando di convincerla a fare colazione.

Ma l'ansia le attanagliava lo stomaco violentemente, e la sola vista del cibo le dava la nausea.

« Rosie ha ragione, se non mangi nulla rischi di svenire sulla scopa! » anche Albus continuava ad insistere, mettendogli davanti pancakes o uova o bacon o una torta al cioccolato.

Ed ogni volta lei spostava i piatti con una mano, irritando Albus, che in una lotta continua le rimetteva il piatto davanti con una pietanza diversa.

« Ehi, Wood! Come ti senti? »

Proprio mentre spostava l'ennesimo piatto, Lily Potter sbucò da dietro le spalle di Albus, con un sorriso a trentadue denti e i lunghi capelli rosso rame, raccolti in una coda di cavallo.

« Sono stata meglio... » le rispose, dedicandole un breve sguardo.

Lily notò che il viso di Cassandra era davvero pallido.

« Lo vedo! Ma non preoccuparti, sai meglio di me che è solo la prima partita a fare questo effetto ma andrà tutto bene, tranquilla! »

Lei e Lily non avevano mai scambiato una parola per più di dieci secondi.

Si salutavano perché era amica di Albus, ma Lily non era mai stata gentile come quella volta.

« Purtroppo sì... » confermò, buttando giù un po' di succo di zucca, l'unica cosa che non le dispiaceva in quel momento.

« In bocca al lupo, allora... » aggiunse Lily, con il sorriso smagliante, di poco prima.

« Che vinca il migliore... » la salutò Cassandra, prima che Lily raggiunse il suo tavolo e quindi la sua squadra.

E proprio mentre la guardava allontanarsi, le si parò davanti James Sirius Potter.

« Rose, zio Ron ti sta cercando. » riferì molto superficialmente alla cugina, rimanendo in piedi accanto al fratello.

« Ah, giusto! Doveva venire per la partita!» esclamò Rose alzandosi dalla panca in legno « Grazie, James! Vado subito da lui! Tu mangia qualcosa! » poi aggiunse puntando un dito minaccioso contro Cassandra, che le sorrise divertita.

Rose non le avrebbe dato tregua.

« Che vuoi James? » la voce irritata di Albus, la portò di nuovo alla realtà: e a James Potter che continuava a stare lì, in piedi, come un impalato.

« C'è anche papà, ha detto che ti avrebbe aspettato sugli spalti... » gli rispose, ignorandola completamente.

Non che la cosa fosse di suo dispiacere, ma dovette ammettere che se prima era ansia ad attanagliare il suo povero stomaco adesso era sicuramente la rabbia a divorarlo.

« Cassandra! » ma ecco che proprio in quel momento si aggiunse anche Zabini, e per la prima volta fu davvero felice di vederlo lì.

Sia James che Albus si girarono a guardarlo, mentre si avvicinava al tavolo con passo svelto.

« Ehi... » lo salutò amichevolmente, e notò che a James non passò inosservato il suo gesto.

Infatti li guardò poco convinto, ma non solo per il tono usato da Cassandra ma anche per la confidenza che Zabini sembrava avere con lei.

« La Bulstrode sta dando di matto, dobbiamo andare al campo. » le comunicò facendole segno di alzarsi e mettendole una mano sulla spalla.

Gesto che sia Albus che James non poterono fare a meno di guardare con sospetto.

Il segreto di SalazarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora