Suo nonno Lucius lo aveva attirato nel suo ufficio con la scusa di dovergli mostrare il suo regalo di Natale, sia Astoria che Draco erano stati sospetti al riguardo ma avevano chiuso un occhio visto che era la Vigilia.
E poi cosa poteva mai accadere? Il maniero dei Malfoy era sotto sorveglianza da più di trent'anni ormai, nonostante fosse passato così tanto tempo non c'era mai abbastanza fiducia per abbassare la guardia: e quelli del ministero ne avevano dato un'ottima prova.
Stava giocando con una pallina in vetro, di quelle che se capovolgi viene inondata di neve, quando Lucius si sedette alla sua scrivania e richiamò la sua attenzione.
« Hai letto la lettera, Scorpius? » certo, la lettera.
Era Natale, diamine, aveva bisogno anche lui di un po' di pausa.
« Perchè dovrei, se puoi tranquillamente parlare con me faccia a faccia, nonno? » Lucius gli dedicò uno sguardo contrariato, ma almeno non aveva perso quella brutta abitudine di rispondere a tono che lo aggradava tanto.
« Perchè non sono stato io ad inviarti la lettera, Scorpius. » gli svelò Lucius, facendogli segno di sedersi.
«Quindi vorresti dire che non sei stato tu a scrivere quelle lettere?»
All'inizio dell'estate Scorpius aveva fatto visita al nonno nel suo maniero perché lui lo aveva pregato di raggiungerlo subito. Arrivato al maniero si era precipitato del suo ufficio e lo aveva trovato in compagnia di un uomo. Questi era seduto di spalle ma aveva capelli mossi, lunghi fino alle spalle, tatuaggi su tutte le braccia, persino sulle mani, e profonde cicatrici sul volto, ma i suoi occhi color nocciola erano così grandi e vividi che riuscivano a magnetizzare chiunque.
Lucius non aveva proferito il suo nome ma aveva chiesto a Scorpius di ascoltarlo.
« Ci serve il tuo aiuto, Scorpius. » gli aveva detto con voce roca, ma chiara.
« Che tipo di aiuto? » gli aveva subito domandato lui , chiaramente diffidente.
«Tuo nonno mi ha detto che vorresti fare grandi cose una volta uscito da Hogwarts, giusto?» che abile giocatore era stato quel tipo, ma Scorpius aveva annuito cascandoci in pieno. « Bene, allora aiutaci e presto realizzerai la tua ambizione. » poi gli aveva sorriso e gli aveva comunicato che prima dell'inizio della scuola avrebbe ricevuto notizie su ciò che avrebbe dovuto fare.
Come promesso aveva ricevuto una lettera, che per sicurezza cercava di portar sempre con sè o di tener nascosta nel doppio fondo del suo baule.
Entra nella camera dei segreti. Trova l'anello nel cuore del basilisco. Cassandra Wood è la chiave.
Nessun mittente. Solo quell'unico ordine. immaginava che suo nonno fosse stato l'artefice di quella lettera o al limite quello strano tipo di cui non sapeva il nome.
« No, non sono stato io. » intanto rispose Lucius, spostando lo sguardo sulle sue mani.
« Chi allora? » chiese con insistenza, aspettando che la sua teoria venisse confermata.
« Rudolf Lestrange. »
Rudolf Lestrange.
Come poteva essere stato lui?
« Rudolf è chiuso da anni ad Azkaban, pensavo fosse morto. » Lucius sorrise.
« Pensavi male. » disse serafico Lucius « Leggi la gazzetta, Scorpius? »
Il giovane Malfoy annuì riluttante e quando capì che Rudolf era uno dei Mangiamorte riusciti a scappare da Azkaban si alzò di scatto dalla sedia.
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Il segreto di Salazar
FanfictionCosa si nasconde nei sotterranei di Hogwarts? Cosa si cela dietro gli occhi sprezzanti di Scorpius Malfoy, l'unico figlio di Draco? Può un accordo far avvicinare Oliver Zabini a qualcosa di troppo profondo? Possono dei pregiudizi annebbiare l'uman...