Il Vischio

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Ultimo dell'anno.

Cassandra si alzò presto quella mattina del trentuno dicembre, e come prima cosa si affacciò alla finestra: fuori continuava a nevicare da quando erano iniziate le vacanze, ed ora la neve aveva imbiancato tutta Londra.

« Come è lì fuori, Cas? » Lily si era svegliata da poco quando vide Cassandra, in piedi davanti la finestra, completamente incantata dallo spettacolo che si vedeva al di fuori.

«Ho fatto troppo rumore?» Non si aspettava che quella mattina, dormigliona come era, Lily si svegliasse così presto.

La più piccola dei Potter tuttavia scosse la testa, negando, e le fece segno con la mano di venirsi a sedere accanto a lei. Cassandra rimase colpita da quel gesto così intimo: lei e Lily non avevano avuto modo di parlare molto in quei giorni festivi sebbene dividessero la stanza.

« Sai ci tenevo a dirti che mio fratello è una grande testa di cavolo. » le confidò non appena si sistemò accanto a lei, ma Cassandra rimase troppo di stucco per rispondere subito.

« Ho visto come ti ha trattata in questi giorni e avrei voluto prenderlo a schiaffi la maggior parte delle volte, ma è troppo ottuso da capire che così facendo ti sta perdendo. » Cassandra rimase doppiamente di stucco.

Perché tutti erano convinti che James provasse qualcosa per lei? Era così lampante che provasse solo fastidio nei suoi confronti.

«Io credo solo che James sia geloso di come Albus abbia sempre mostrato una certa preferenza nei miei confronti, ed è suo fratello, non può accettarlo.»

Lily scosse la testa ridacchiando.

« Per essere una Serpeverde sei parecchio ingenua, Wood. »

« Può darsi... » rispose tranquillamente Cassie «... ma non potrei accettare che James mi manchi di rispetto perché prova qualcosa per me, insomma sarebbe malsano! » sbottò infine chiaramente stizzita.

« Te l'ho già detto: James è solo uno stupido che perderà quello a cui tiene davvero. » detto ciò Lily sorrise e si alzò dal letto uscendo dalla stanza, un secondo dopo la sentì litigare con Albus perché le aveva finito tutti i cereali, e Cassandra non poté fare a meno di sorridere.

Aveva così deciso di vestirsi e scendere anche lei a fare colazione quando sentì bussare alla porta, senza pensarci troppo diede il permesso di entrare.

« Posso? » a chiederlo era stato il signor Potter, che con i suoi grandi occhi verdi e i capelli un po' ingrigiti la guardava sorridente dall'uscio della porta.

«Sì, entri pure... come sta? Non l'ho vista molto in questi giorni.» Harry si sedette sul letto e le fece segno di raggiungerla.

«Eh sì, il ministero, gli impegni da Auror, non smettiamo mai di lavorare, Ginny mi rimprovera sempre che non riposo mai un abbastanza. » le sorrise stanco.

«La deve amare molto... » si lasciò scappare Cassandra.

« A quanto pare sì, Ginny è... stata molto importante per me in tempi molto bui ... » Cassandra annuì, mentre il signor Potter si lasciava trasportare dai ricordi della sua difficile gioventù.

«Comunque non so qui per questo Cassandra, anzi è abbastanza fastidioso il motivo per cui sono venuto da te questa mattina ma ho urgente bisogno di scambiare qualche parolina con te. »

Cassandra si sentì avvampare all'improvviso, timorosa che volesse dirle o chiederle qualcosa su Scorpius o su Oliver ma doveva mantenere la calma.

« Sì... va bene ...» rispose quindi poco convinta.

« Bene, allora vorrei subito chiederti in che rapporti sei con Scorpius Malfoy e con...Malakai Carrow. »

Il segreto di SalazarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora