Whisky Incediario

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Il giorno dopo sarebbe stato Halloween, ma il volto pallido di Cassandra Wood aveva anticipato di un giorno quella festa.

Da quando l'aveva vista correre via, quel pomeriggio stesso, dal campo di Quidditch, per colpa di quell'imbecille spocchioso di James Sirius Potter, non aveva potuto fare a meno di tenerla d'occhio ancora di più di quanto Scorpius lo chiedesse normalmente.

« Novità? »

"Quando parli del diavolo spuntano le corna" ed, infatti, ecco spuntare Scorpius da dietro uno scaffale della Sala Comune, e sedersi proprio di fronte lui, a quel tavolo poco distante dalla poltrona in cui la Wood era seduta.

« No. » fu la risposta secca di Oliver, che riportò l'attenzione al suo libro di Erbologia.

«Qualcosa ti è andato di traverso, Oliver?»

« No, Scorpius, va tutto bene... Sto solo cercando di studiare. » tanto vale recitare la sua parte, Scorpius non era di certo la persona migliore con cui confidarsi.

« Sicuro? Perché è da un paio di giorni che mi gira in testa un'idea... » cominciò ad insinuare, facendo finta di nulla.

« Dove vuoi arrivare? » Zabini non amava i giri di parole, tanto meno quella sera che aveva un diavolo per capello e si sentiva impotente.

« Che intenzioni hai con la Wood, Oliver?» gli occhi grigi di Scorpius si fissarono decisi nei suoi, invece, neri come la notte.

« Cosa ti fa pensare che io abbia "delle intenzioni" con lei? » sapevano tutti e due che la Wood lo incuriosiva molto, ma questo non doveva diventare di dominio pubblico: era pur sempre una sanguesporco.

« L'altra sera a cena hai aggredito Sebastian Pucey solo per quella stupida battutina che ha fatto... Credo sia abbastanza da farmi capire che quella sanguesporco ti piaccia un po' troppo. » era chiaro che la cosa infastidiva Scorpius, ma non era suo interesse chi o cosa dovesse piacere a lui.

« E allora? »

Scorpius lo guardò per un secondo, come se non avesse capito bene la sua domanda.

« E allora pensa al tuo lavoro, e lascia stare le sanguesporco... Non fanno per te. » detto ciò si alzò e lo vide dirigersi verso i dormitori.

Scorpius Malfoy doveva cominciare a farsi gli affari propri, perché di certo stava a lui decidere se le sanguesporco fossero alla sua altezza o no.

Perciò rimase seduto a quel tavolo ad osservare la sua preda, incurante di cosa avrebbe pensato o fatto quell'imbecille di Scorpius.

« Zabini è sempre più inquietante, non trovi? »

Albus Potter si era appena seduto sul grande divano accanto la poltrona in cui sedeva la Wood.

« Mmh... Cosa hai detto? » ma evidentemente la testa di Cassie era così piena di pensieri da non accorgersi minimamente di quei due occhi neri puntati sulla sua testa.

« Tutto bene, Cassandra? »

Era chiaro che qualcosa non andava.

« Non lo so... » fu la sua risposta sincera.

« Cosa intendi? È successo qualcosa? » Era la prima volta che vedeva Cassandra così vulnerabile, di solito era la tipa che affrontava con freddezza le situazioni ma evidentemente quella volta qualcosa l'aveva dovuta toccare molto.

« Ho avuto una piccola discussione con tuo fratello... » gli spiegò con occhi lucidi e voce tremolante.

«Ha detto qualcosa che ti abbia offeso?»

Il segreto di SalazarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora