La Vigilia

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Le avevano detto che quella mattina sarebbero arrivati tutti i parenti per la cena della Vigilia.

Cassandra non era abituata a tutto quel movimento per una semplice cena tra familiari, lì all'orfanotrofio la Vigilia di Natale era un giorno come un altro: niente tavoli strapieni di decori, niente cibo sparpagliato su ogni bancone della cucina, niente litigi per dove sistemare il tavolo, niente risate per la caduta dello zio Ron su una pallina caduta dall'albero di Natale, niente Rose che le passava una tazza di cioccolata calda chiedendole se si trovasse a suo agio, niente Albus che la rimproverava per i compiti delle vacanze da dover ancor svolgere, e soprattutto niente James Sirius Potter ed i suoi continui sguardi pieni disappunto.

Da quando erano arrivati erano passati meno di tre giorni, perciò Cassandra aveva avuto modo di conoscere alcuni dei cugini di Al tra cui Victorie e Dominique Weasley le sorelle maggiori di Louis Weasley, anche lui un Griffondoro.

Victorie era una delle cugine più grandi, e aveva una relazione con il loro professore di Difesa Contro Le Arti Oscure, non era una persona di molte parole, sembrava timida o addirittura altezzosa ma invece era solo molto attenta a ciò che la circondava, inoltre Cassie aveva notato di come Rose le fosse molto affezionata.

Sua sorella Dom era molto più socievole invece, era uscita da Hogwarts l'anno prima ed ora lavorava alla Gringott come i suoi genitori.

Il giorno prima anche la famiglia di George aveva raggiunto casa Potter, e quindi Cassie aveva conosciuto Roxanne Weasley anche lei uscita l'anno prima da Hogwarts ed ora in viaggio da circa qualche mese in Romania con lo zio Charlie.

Roxanne era una tipa tosta, un vero osso duro con l'ossessione per i draghi. Sul braccio destro aveva una grande cicatrice che aveva così tanto fatto preoccupare sua madre Angelina che non aveva fatto altro che pregarla di ritornare a casa, litigando con lo zio Charlie in persona. George ovviamente non smise neanche un secondo di ridersela con il fratello Ron per quella assurda situazione.

La famiglia di Rose ed Albus era davvero rumorosa ma così calorosa e piena d'amore che Cassandra non si sentì neanche per un attimo fuori luogo.

Stava pensando proprio a quello mentre passeggiava nel giardino dietro le due villette a schiera, godendosi il candore dell'inverno, quando sentì qualcuno schiarirsi la gola.

« Disturbo? »

Cassie si trovò di fronte la signora Potter in tutta la sua bellezza.

« Oh signora Potter, no non disturba, le serve il mio aiuto? »

« Volevo fare due chiacchiere, se non è un problema. »

« Assolutamente! » si affrettò a rispondere Cassandra, riscaldandosi le mani.

Ginny le sorrise e le fece segno di venirsi a sedere sulla veranda. Cassie la seguì e basta.

« Ti trovi bene qui da noi? »

Cassie sorrise. Domanda retorica.

« Direi di sì... »

« Sei sicura? » perché quell'insistenza? Era stata sincera la sua risposta.

« Non avrei potuto chiedere di più. »

Cassandra sembrò averla convinta della risposta, ma Ginny aveva rivolto lo sguardo verso il giardino con fare pensoso. C'era qualcosa che non andava e Cassandra temeva fosse la sua presenza.

« Sai ho notato che mio figlio James ti evita e palesemente... » Cassie abbassò la testa, allora era questo il problema: James. « in realtà credo di sapere perché lo faccia, o quanto meno ho una mia ipotesi, ma vorrei sapere da te in che tipo di rapporti siete o siete stati. »

Il segreto di SalazarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora