8."It's not true."

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Pov's Madison.

Deglutii riprendendo fiato, sentì un tonfo fuori dalla porta.Io ed Amber ci guardammo per poi andare ad aprire velocemente trovandoci Ryan davanti che sorrise nervosamente.

Strinsi i pugni per non tremare, non può aver sentito giusto?.

Amber mi guardò preoccupata"Ryan.."sussurrò abbassando lo sguardo.

"Em ciao" ci salutò guardandosi intorno.

"Che ci-" interruppi Amber.

"Justin è venuto?" domandai spaventata.

Serrò le labbra scuotendo la testa, si grattò il sopracciglio"No, io dovevo solo parlare con Amber ecco.Gli ho chiesto se voleva venire ma non ha voluto" spiegò.

Mi sentì sollevata annuendo, anche se da una parte ci stavo male perché si mi manca ma davvero oggi ho vomitato molto più delle altre volte e si sarebbe preoccupato.

Ryan continuava a fissarmi come se dovesse capire qualcosa, lì mi venne il dubbio da quanto tempo sta lì alla porta?.

"Cosa vuoi Ryan?" gli domandò Amber in tono freddo provando a sembrare disinteressata a ciò che voleva.

Prese il suo telefono"lascia stare, io devo andare" cominciò a digitare qualcosa"ci vediamo" disse prima di andare.

Amber sbatté la porta provando a mascherare il suo dispiacere"Stava mentendo" se ne uscì cosi.

"Che vuoi dire?" le chiesi nervosamente.

"Era nervoso, si grattava e toccava il suo cellulare tutto il tempo.Stava mentendo.Non ha guidato 5 ore così per poi non parlare" si sedé sul letto.

"Tu dici che ha sentito?" chiesi sussurrando.

Serrò le labbra per poi rispondermi"Si, ha sentito".

Pov's Kathleen.

Adesso che sto in camera da sola perché quella secchiona non so dove sia andata mi accorgo che mi manca avere una camera solo e unicamente mia.Questo silenzio....qualcuno bussò alla porta intorrompendo il mio stupido fottuto momento del cazzo.

Aprì la porta trovandomi Justin, in realtà ricordo il suo nome ma non mi va di dirlo.Comunque stava davanti a me"cosa cazzo-" quando vidi la sua espressione, le sue labbra tirate verso giù e serrate.Quel sorriso lucente di prima era completamente sparito.I suoi occhi erano rossi segno che aveva pianto, oppure si era fatto una canna.Ma dal suo naso rosso e le lacrime secche dedussi che aveva pianto.

"Che succede?" gli domandai essendo del tutto interessata, mi pareva strano che il ragazzo sempre sorridente ora era così..triste.

"Posso..entrare?" mi chiese con fatica.

Mi spostai, entrò e chiusi la porta per raggiungerlo nel letto sedendomi accanto a lui.

"Avevi detto che potevo venire da te.." sussurrò.

Io stavo scherzando, ma se è davvero così grave allora..beh okay posso ascoltarlo.Poi mi fa piacere mi da un non so che di simpatia qualcosa così.

"So che scherzavi ma non voglio restare solo..adesso" continuò come se mi stesse leggendo nel pensiero.

Presi il telefono inviando un messaggio a Jen"non venire in camera finché non te lo dico o giuro che cambierò stanza e domani mi fumo due canne qui" inviai.

Mi sedetti sul letto di Jen davanti a Justin"ti ascolto".

Rimase qualche minuto con la schiena incarcata e le braccia sulle ginocchia, le mani incrociate gli occhi dilatati,vassolto tra i suoi pensieri.

"I love your Mysteriousness 2"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora