11."La cena"

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Pov's Kathleen.
Dove cazzo sta questo finocchio di merda,non mi risponde al telefono e non è venuto a scuola.Ma perché quando ho bisgno di lui scompare.
Quando vidi Justin gli andai incontro"Justin ti prego dimmi dov'è Ryan"gli domandai di fretta.
"Oh sta a casa per-".
"Vengo con te devo parlargli"mi guardò confuso per poi annuire.
"È qualcosa di grave?"mi domandò.
"Dipende..è importante"feci spallucce.
Uscimmo dalla scuola andando a casa sua"Okay,vedo che hai conosciuto Amber"trattenne una risata.
"Amber chi?"domandai confusa provando a ricordare.
"L'ex di Ryan"mi illuminò
"Oh la troia bastarda"grugnì alzando gli occhi al cielo.
"Vi amate molto"disse.
"Non sai quanto"ironizzai."So che c'era anche Madison...com'è andata?"gli domandai.Provò a sorridere senza riuscirci"Non devi fingere con me Justin".
Scalciò un sasso pe poi fare spallucce"Bene,cioè abbiamo risolto..però".
"Però?"lo incitai a continuare.
"Io ho paura,non voglio perderla"scosse la testa,girammo l'angolo.
"Non la perderai"lo rassicurai toccando il suo braccio.
Mi dedicò un sorriso"non sei così stronza come vuoi far credere"alzai un sopracciglio per poi dargli un pugno"Ahi!come non detto".
Entrò in un edificio e in me che non si dica eravamo nel loro appartamento."Ryan!"urlai,ma non rispose.
"Starà dormendo"mi avvertì Justin posando il suo zaino per terra per poi chiudere la porta.
"Qual'è la sua porta?"chiesi,mi indicò quella a destra.
Prima che entrassi uscì un Ryan avvolto nella sua coperta dalla testa ai piedi e la stringeva con le mani nel suo petto.Il suo naso era rosso,era pallido in viso.Tremava e starnuti tre volte in un minuto.
Fottutamente fantastico,pensai.
Oggi devo andare a quella cazzo di cena della minchia e non so come cazzo farò porca di quella minchia.
"Stai scherzando?"chiesi retoricamente.
Dopo essersi soffiato il naso mi guardò confuso per poi chiedermi cosa ci facevo qui."dio"sbuffai sedendomi sul divano.
"Che succede Kathleen?"mi domandò Justin sedendosi nella poltrona davanti a me e Ryan stava in piedi a guardare.
"Mio padre mi ha invitato a cena per conoscere la sua compagna e mi ha detto di portare la persona con cui mi 'sto frequentando'.Non posso portare Sean non si regolerebbe e quindi volevo chiederlo a te"indicai Ryan"Mio padre ha un immagine tutt'altro da quella che sono realmente"sorrisi poggiandomi sullo schienale del divano.
"Tipo non sa che bevi,fumi e queste cose qua?"mi domandò Ryan per poi starnutire,feci una smorfia annuendo.
"Ma proprio oggi dovevi ammallarti cazzo!"mi passai una mano tra i capelli frustrata.
"Mi dispiace..ma,se vuoi vengo lo stesso".
"Si così li fai ammalar tutti!"dissi ovvia.
Ci fu qualche minuto di silenzio"Senò va Justin".
"Cosa?"dimmo insieme.
"O lui o Sean"continuò Ryan,guardai Justin implorandolo con gli occhi
Scosse la testa"assolutamente no".
"Ti prego Justin non voglio deluderlo"odio farmi vedere così debole,cazzo."Per favore sarà solo una sera e basta per favore.".
"Ti prego.."sussurai implorandolo.
Cominciò a guardarmi serrando le labbra"okay okay,ma non ti bacerò.Non voglio litigare con Madison".
Esultai sorridendo per poi ricompormi"non ti preoccupare non ci tengo"dissi"Bene,mettiti una camicia non venire in modo casual cazzo.".
"Sempre così fine"ironizzò.
"Okok,in viaggio ci metteremo d'accordo per le cazzate che dovrò rifilargli".
"Okay"sbuffò per poi grattarsi la nuca"Verso le16 partiamo così arriveremo lì alle 19"spiegai,annuì."Bene a dopo"me ne andai sorridendo per poi chiudere la porta.

Pov's Madison.

"Lo odio"ripeté per la quinta volta Amber"e odio quella nana da quattro soldi"continuò.
"È davvero così bassa?"chiesi,lei mi fulminò con lo sguardo.
"Parliamo di Bieber invece"cominciò"non posso credere che abbia origliato"scosse la testa incredula.
"Meglio..mi sono tolta un peso"abbassai lo sguardo.
"Ti senti meglio?"mi domandò sedendosi accanto a me.
"Eh si,ho dormito molto"curvai le mie labbra all'insù provando a sorridere.
Mi rivolse un dolce sorriso accarezzandomi i capelli"sono contenta".
Mi morsi il labbro pensando se dirglielo o no"Amber..io sto pensando di lasciare il college".
"Cosa?e per-ma.."sospirò rinunciando a ciò che voleva dire si poggiò sul muro chiudendo gli occhi.
"Salto troppe lezione,prima o poi si stuferanno e mi consiglieranno di studiare a casa.So che prenderanno provvidimenti"spiegai"E poi..sono stufa".
Amber aprì gli occhi guardando il soffitto"non doveva andare così"sussurrò più a se stessa"Noi..dovevamo divertirci qui.".
"Mi dispiace..".
Si girò verso di me per poi abbracciarmi"sono sempre qui per te.Lascerei anche io il college per te se potessi,sai che farei di tutto".
Annuì"grazie".
Sciolse l'abbraccio provando a nascondere l'espressione malinconica"dove-".
"Torno a casa mia"feci spallucce."studierò a casa".
"Ne hai già parlato con i tuoi?"chiese.
"Si,anche con Jade è ancora arrabbiata con me e non vuole parare con i miei"alzai gli occhi al cielo" ma continua ad assillarmi"indicai il telefono.
"E a Justin?"persi un battito deglutendo.
"Glielo dirò appena ci sentiremo"feci spallucce,voleva insistere ma lasciò cadere lì l'argomento.
"Oggi ti voglio accompagnare a quell'incontro inutile"si alzò andando a sistemare le sue cose.
"Non è un incontro inutile,è bello sfogarsi,parlare e scherzare con loro.Sanno quello che provo"sorrisi.
"Se certo,poi quel Lucas con quella faccia da angioletto del cazzo".
"Amber!"la rimproverai ridendo."è un mio caro amico".
Si girò verso di me sorridendo facendo spallucce"scusa,okay forse un po mi sta simpatico si vede che prova solo un sentimento di amicizia per te".
Lucas era davvero un bravo ragazzo lo avevo conosciuto nelle mie sedute in questi incontri che Amber definiva'inutili' anche lui ha il cancro da più tempo di me,almeno lo sa da più tempo.Era molto dolce e simpatico avevamo subito legato dopo le sedute usciamo per prenderci qualcosa da mangiare,mi fa ridere molto.Gli avevo raccontato di Justin e lui mi incitava sempre a dirgli tutta la verità,dava dei buoni consigli e io ricambiavo.Era più piccolo di me solo di un anno ma era alto come una montagna,è timido ma si è aperto subito.
"Già,se lo pensi te allora Justin non dirà nulla".
"Non ne sarei così sicura,è molto geloso" sventolò una mano in aria.
Roteai gli occhi per poi sbuffare anche se sapevo che aveva perfettamente ragione.Presi il telefono per scrivergli,chissà cosa stava facendo ora-pensai.

"I love your Mysteriousness 2"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora