Capitolo 6

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"Azzurra vuoi dormire in camera mia?"

"Certo Teo"

"Dov'eri finita prima?"

"Prima quando?"

"Per un po' non ti ho più visto nello spogliatoio"

"Mi ero messa un po' in disparte, sentivo parecchia tensione nell'aria"

"Non serve che vai a nasconderti quando siamo tesi, tu ci fai stare bene"

Mi sento tremendamente in colpa per avergli mentito, ma non potevo dirgli che stavo facendo l'amore con Federico nella stanza affianco a quella dove c'erano lui e i ragazzi.
Scendiamo dall'autobus e seguo Matteo in camera, questa camera non ha la finestra rivolta verso il campo, almeno così non mi ricordo di quando io e Federico ci andavamo.

"Cosa ti va di fare?"

"Non sei stanco?"

"No, mica ho giocato sta sera"

"Boh, vuoi parlare un po'?"

"E tu voi parlare?"

"Si, te lo ho chiesto"

"Come sono andate le scorse tre settimane?"

"Una merda"

"Ti va di raccontarmi un po' come le hai passate?"

"Ho vomitato tutti i giorni"

"Vuoi che lo vada a prendere a pugni?"

"No, non serve"

"Tuo fratello come sta?"

"Bene, é contento del fatto che io sia qui, mi ha caricato sul treno di forza, tra un po' ci litigavo pure"

"Perché?"

"Non volevo venire"

"Per fortuna che Alex ti ha convinto"

"Eh già"

Mi arriva un messaggio:

"Vieni negli spogliatoi"

Madonna che ansia.

"Teo, ho un po' di fame, vado giù in cucina a vedere se c'è qualcosa da mangiare"

"Aspetta che ti accompagno"

"Nono, vado da sola"

"No, ti accompagno"

"No!"

Mi guarda sconcertato.

"Scusa Teo, non volevo alzare la voce, é che nell'ultimo periodo ho fatto molta fatica a mangiare senza vomitare e non mi va di farmi vedere da qualcuno mentre mangio"

"Mi dispiace tanto, non avrei dovuto insistere"

Mi abbraccia e mi dà un bacio sulla testa.
Sono una persona orribile, non posso mentirgli, lui é la persona più dolce che io conosca.
Apro la porta dello spogliatoio ed entro, é tutto buio e non vedo niente.

"Gioia"

"Dimmi"

Lo sento prendermi la mano, mi giro nella direzione in cui penso sia e gli sbatto addosso, mi blocca  e sento il cuore accelerare il battito.

Ora che fai?
Davvero non ti han detto che non sono il tipo
Da guardare a una festa, un pessimo partito?
Son certo che nessuno te l'ha suggerito
In fondo pure tua sorella ha detto, "Lascia stare
Che con quelli così, si sa che ci si va a inguaiare"
Ma poi mi hai scritto in poco tempo e forse io mi sento
Che forse un po' ti penso, Dio, che fastidio
Però mi si ferma il battito
Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa
Noi siamo Superclassico
E riempirei di mazzate quel tuo vecchio ragazzo
Che è un coglione galattico
E c'è una parte di te che è una parte di me
Che non andrà via in un attimo
Forse dovrei essere elastico
Un po' elastico, baby
Ora che fai?
Mi hai fregato così non si era mai sentito
Io dentro la mia testa non ti ho mai invitata
Vorrei scappare che sei bella incasinata
Ma poi ti metti sopra me e mi metti giù di forza
Sembra che balli ad occhi chiusi, sì, sotto alla pioggia
Poi stai zitta improvvisamente
Ti chiedo, "Che ti prende?"
Tu mi rispondi, "Niente"
Dio, che fastidio
Però mi si ferma il battito
Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa
Noi siamo Superclassico
E riempirei di mazzate quel tipo che ci prova
Che è un coglione galattico
E c'è una parte di te che è una parte di me
Che non andrà via in un attimo
Forse dovrei essere elastico
Un po' elastico, baby
Ti annoierai
Un giorno proprio quando meno te l'aspetti
Come se togliessi la maschera e tu t'accorgessi
Che a stare vicino vediamo meglio i difetti
E mi dimenticherò e tu ti dimenticherai
Come se tutto tra noi non fosse successo mai
Poi ci penseremo ogni tanto
Io insieme ad un'altra
Tu insieme ad un altro
Dio, che fastidio
Però mi si ferma il battito
Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa
Noi siamo Superclassico
E riempirei di mazzate quel tuo nuovo ragazzo
Che è un coglione galattico
E c'è una parte di te che è una parte di me
Che non andrà via in un attimo
Forse dovrei essere elastico
Un po' elastico, baby

"Hai sentito quello che ti ho detto?"

"No, stavo pensando ad una cosa"

"Cosa?"

"Quando ti incontro per strada sembra un derby di coppa"

"Solo tu potevi dedicarmi un verso di una canzone a tema calcistico"

"Io sono una bambina speciale"

"Lo so"

"Perché non mi hai risposto nemmeno una volta?"

"Perché era la cosa giusta da fare"

"E quello che é successo prima? Anche quello era la cosa giusta da fare?"

"No, abbiamo sbagliato, é stato un errore, un errore bellissimo, ma non deve ricapitare più"

"Ah quindi fare l'amore con me é stato un errore?"

"Era solo sesso"

Quelle parole mi feriscono, fanno male più di qualsiasi dolore fisico.
Esco dallo spogliatoio di corsa e quando arrivo in camera di Matteo scoppio a piangere.

"Azzurra che é successo?"

"Sono una stupida"

Inizio anche a singhiozzare.

"Tranquilla, dimmi cos'è successo così posso aiutarti"

"Se te lo dico tu ti arrabbierai con me"

"Non potrei mai arrabbiarmi con te"

"Si invece"

"Ti giuro che non mi arrabbio"

"Promettilo"

"Lo prometto"

"Ti ho mentito"

"Su cosa?"

"Non sono andata in cucina, ma sono andata in spogliatoio perché Federico mi aveva scritto di andare lì"

"Avete litigato?"

"Aspetta, non ho finito. Ti ho mentito anche quando mi hai chiesto dove ero finita, ero nella stanza affianco con Federico e..."

"E?"

"É successo"

Mi guarda, riesco a percepire quanto male gli sto facendo in questo momento, ma lui non se ne va, anzi mi stringe forte a te.

"Mi dispiace tanto Teo"

"Non é colpa tua, tu sei innamorata di lui"

"Lui non lo é di me, ha detto che é stato solamente sesso"

"La deve smettere, adesso mi sente"

Sta per uscire quando lancio un urlo e torna indietro di corsa.

"Non lasciarmi da sola, ti prego"

"Non me ne vado"

Ci stendiamo sul letto abbracciati.



Un'Azzurra tra gli azzurri 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora