capitolo 8 nostra

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Un sonno, senza sogni e senza riposo.
E quando una mano accarezza la guancia di kim, le sembra di aver appena chiuso gli occhi, quando invece ha dormito per due ore.

"Kim, svegliati tesoro."

La voce dolce si Sara la richiama alla realtà, spostando per prima cosa lo sguardo sull'orologio e trattenere una bestemmia.
Allora è vero che il suo corpo sta messo male e che quei pochi minuti in realtà sono stati tre ore.

"Fan culo."

Si solleva lentamente a sedere, mentre Sara con le guance rosse ridacchia timida alle parole di kim.
Come sempre dolce anche al risveglio.

Comunque dopo essersi ben sistemata, le due scendono al piano di sotto, trovando tutti i ragazzi al tavolo ad aspettarla.
E Kim nasconde la sua sorpresa, cercando di essere impassibile come sempre.

L'ora di pranzo è passata da un bel po, eppure nessuno di loro ha ancora mangiato, preferendo farla riposare un po e poi pranzare insieme.
Gente strana davvero, si dice Kim, lei se ne sarebbe fregata e avrebbe mangiato senza ripensamenti.
Ma perfino lei sa che è una cazzata.

"Ma buongiorno bella addormentata, fatto bei sogni?"

Le chiede Cam, afferrando forchetta e coltello quando gli viene posato davanti un piatto di lasagne calde e squisite, leccandosi i baffi con una espressione alla fantozzi.
Inguardabile.

Kim non ha bisogno di rispondergli a voce, lei ha un linguaggio tutto suo.
Uno sguardo torvo, il dito medio alzato ed è fatta.

Si siede al solito posto, sorridendo allo sguardo sospettoso di Carter notando che invece alla sua sinistra Alex ancora manca.

"Tu ci nascondi qualcosa Queen.
Che stai progettando?"

Dopo mesi ha imparato a conoscerla, nonostante lei abbia sempre quella bella maschera di indifferenza.
Osserva il suo sguardo pensieroso, le labbra arricciate e le dita a sfiorarsi la rosa tatuata sul collo.
L'unica cosa che manca è lo sguardo folle, questo vuol dire che non riguarda un nemico o un piano d'azione.
Ma è comunque qualcosa di importante.

"Vedrai."

Che novità, kim che non dice nulla.
E purtroppo non ha la possibilità di insistere perché oggi ha pranzo c'è un ospite inaspettato.

Alex sorridente, fa accomodare Gemma al suo fianco.
Ultimamente la ragazza è scesa spesso in cucina, ma mai con la famiglia al completo.
E lo sguardo insistente di tutti su di lei, non l'aiuta per nulla.

Stringe la mano di Alex sotto al tavolo, con lo sguardo fisso nel piatto senza vedere davvero quello che ha davanti.
Alex un po si pente di averla invitata a pranzo, non aveva pensato al disagio che poteva provare, come si sarebbe sentita ad essere catapultata nel mondo reale, in mezzo a tanta gente.
Doveva continuare gradualmente, si ritroverà, ma per fortuna esiste Sara.

"Gemma, siamo felicissimi di averti qui ed ora pranziamo.
Sono sicura che abbiamo tutti una gran fame."

Le parole di Sara convincono tutti a distogliere lo sguardo, con uno aiutino dello sguardo di fuoco di kim rivolto loro.
Ma comunque lo scopo giustifica i mezzi e Alex sentendo la presa di gemma più tranquilla alla sua mano, può solo ringraziare le due donne.
Tutti iniziano a mangiare e spostando lo sguardo sulla donna al suo fianco, ma lei non sta più guardando il suo piatto ma Kim è lei sta ricambiando con una espressione rassicurante.
Cosa si stiano dicendo le due donna in uno sguardo, forse non lo sa nessuno, ma tanto basta a far sentire Gemma al sicuro.

Il pranzo continua tranquillo, i ragazzi si perdono in chiacchiere "d'ufficio", mentre le ragazze fanno di tutto per far sentire Gemma a proprio agio, sotto lo sguardo attento di kim che si perde tra i suoi pensieri, anche lei vittima dell'attenzione di qualcun'altro.
Per Carter è un po come il gioco del topo, il gatto e il cane ed è stranamente lui ad abbaiare.
Con le dita sfiora il dorso della mano della sua donna, richiamando la sua attenzione, risvegliando dai suoi mille pensiri.

The Queen 3 (i nobili del bronx)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora