capitolo 17 mille difetti e i pochi pregi

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L'acqua scorre lenta sul corpo di Carter, sfiorando i muscoli tesi e i nervi che gli fanno da compagnia ormai da giorni.
Tra qualche ora affrontera Kim, senza sapere cosa avrà in mente quella donna, insicuro che un incontro sul ring possa risolvere ogni cosa.

Si passa l'indice sulle labbra, ricordando il suo bacio furioso quanto assetato di lei, arrivando persino a sentire ancora il suo morso e il sapore metallico del sangue in bocca.
Un demone è la donna che ha condannato il suo cuore.

Insoddisfatto di un doccia che non la tranquillizzato, indossa una asciugamano in vita tornando in camera da letto.
L'armadio ormai vuoto, il letto già rifatto, la consapevolezza che questa sarà la sua dimora ancora per poco, che presto tornerà a vivere a villa queen e se tutto andrà bene, a vivere con il suo angelo folle.

Infila in fretta i pantaloni di una tuta e una maglia nera a giro manica, davanti allo specchio si sistema come puo i capelli, senza pensare ai dettagli.
A come sia passato da una camicia di seta a una tutto per una donna, la sua donna.

"Forza Carter, Jek mi ha detto che Kim è già li.
E di pessimo umore, anche se questo non è una novità."

Lo avvisa Nik dall'altra parte della porta e Carter lo sente borbottare ancora per qualche minuto sul dolce carattere della donna.

Carter non si sente ne di negare e nemmeno di diffonderla, la verità è che Kim è un mistero, tanto complicata da ridurti il cervello in pappa se provi a capirla.
Eppure Carter sorride, pensando che lei infondo è semplicemente lei, con il suo carattere strano, i suoi pochi pregi e i mille difetti.

Un viaggio in macchina silenzioso, il sole di prima mattina che appena sfiora l'insegna della palestra.
Il parcheggio è quasi completamente pieno, ma la maggior parte delle macchine non appartiene ai clienti.
E Carter sorride ironico al pensiero che loro amici sono già dentro, seduti su chissà quale sedia, pronti a godersi lo spettacolo, magari con dei popcorn in mano.

"Andiamo amico, devi riconquistare la tua donna."

Lo prende in giro Teo, per poi anticiparlo insieme a Nik all'interno della palestra.
Lasciandolo solo fuori a finire la seconda sigaretta della giornata.

Un tiro profondo, il rumore di carta e tabacco che bruciano, il battito nel cuore confuso e frastornato.
Perché è tanto preoccupato, perché sente questa ansia all'idea di vederla?

Si sente come un ragazzino che vede la donna che ama per la prima volta, ma non è così.
Conosce la donna che sta per affrontare.

La cicca della sigaretta finisce sotto la suola della scarpa e passo dopo passo anche lui entra nella palestra.
In pochi si stanno allenando, la maggioranza chiacchiera tra di loro seduti a terra, sulle sedie oppure quelli più fantasiosi, sui palloni per gli addominali.

Lei è già sul ring e Carter rimane incantato a guardarla.
L'ansia e la preoccupazione sono scomparsi, qualsiasi dubbio avesse su di lei non esiste più e qualcosa si muove sotto la sua pelle come un brivido animale.

All'angolo del ring, lei è seduta sulla seconda corda, a passarsi la fascia nera sulla mano, con lo sguardo concentrato su ogni strato che alla carne.
Maglietta a maniche corte classica, se non fosse per il seno abbondante che si intravede dalla scollatura.
Pantalone che arriva al ginocchio, facciano alla perfezione le cosce sode, senza dover immaginare quale effetto faccia sul suo didietro.

Carter si incammina verso il ring, senza guardare in faccia nessuno, sguardo fisso su di lei.
Una dea che si alza in piedi, con già gli occhi su di lui, accessi di passione e rabbia.

Lei è un controsenso continuo, un mix di follia e passione che investe chiunque la guardi.
Lei non è la classica ragazza di cui si legge nei libri, non è timida e nemmeno dolce, non si nasconde dietro a vestiti larghi, non rimane indisparte a una festa.
Lei si muove sicura di sé ovunque si trova, che sia nell'intimità della camera o in mezzo a una piazza piena di persone.

The Queen 3 (i nobili del bronx)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora