epilogo

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Kim osserva la macchina sgommare via, ascolta il rumore della ghiaia che slitta sotto le ruote e il rombo di un motore malandato che a fatica vibra sotto la carrozzeria.

Con passo pesante, come se avesse un macigno sulle spalle, si incammina verso casa fregandosene dei ragazzi che la seguono silenziosi e inquieti.

"Kim."

La voce di Gemma è un sussulto, lo stesso che hanno le altre nel vederla con il respiro affannato, il capo chino e sporca di sangue sulla pelle e sui vestiti.

"Kim."

In lacrime tra le braccia di Alex la richiama ancora, per chiederle scusa del suo gesto sconsiderato, per ringraziarla di averla aiutata ancora una volta.
Ma kim è ormai un nervo scoperto che brucia e fa male, rabbia e veleno pronti ad a esplodere e a fare più vittime possibili.

"Stai zitta Gemma.
STAI ZITTA."

La sua voce, unghie su una lavagna, che fa mancare il respiro a tutti quelli che sono nella stanza.
In troppi hanno giocato con la sua pazienza, a sperare che ingoiare ancora rabbia rimanendone illesa, ma Kim non è un angelo ed ora più che mai l'inferno dentro di lei esce dalla pelle e si accende nei suoi occhi.

" Tu non ti rendi conto della stronzata megagalattica che hai fatto.
Cosa pensavi di fare?
Cosa ti è passato nell'anticamera del cervello? Non capisci che ti poteva succedere qualcosa?
Non capisci che io sono stanca, di consolare persone, che perdono i propri cari?"

Di scatto afferra il bicchiere di acqua che le stata porgendo Stefano, lasciandolo contro la parete, lasciando che finisca in frantumi come dente lei la sua mente.
Gemma davanti al gesto e alle sue parole torna a tremare tra le braccia di Alex, in un silenzioso attacco di panico.
Ma Kim è ormai arrivata alla frutta e non gliene frega di niente e di nessuno.

Alex le dice di calmarsi, chiamando Kim nella silenziosa speranza che gli dia sostegno.
Forse sbagliando ancora di più.

"Cosa Alex?
Sto di nuovo esagerando?
Non importa se ha rischiato di farsi ammazzare?"

Il suo sguardo passa su tutti i presenti, con la testa che è vittima di un terremoto violento e letale.
Poveri bambini spaventati dal lupo cattivo, che si fottano se pensano di aver visto il peggio Kim li farà ricredere.
È stanca, furiosa, all'estremo delle forze umane e vuole solo lasciare uscire fuori tutto.
Distruggendo senza pietà.

"Svegliatevi cazzo, non viviamo in una favola.
Siamo in mezzo a una guerra, abbiamo Victor alle calcagne, Gionata che vuole prendersi la nostra città e se non bastasse che ha già infiltrato i suoi uomini, ora ha anche minacciato Sara.
E voi continuate a far finta che vada tutto bene?
Ma siete seri o deficenti."

Davvero è l'unica a rendersi conto che la merdq gli sta salendo sul collo?
Devono smetterla di cullarsi nelle idiozie che tutto andrà bene, dio non regalerà nulla a loro e se sopravviveranno al domani lo devono solo al sangue che dovranno versare.

" Lo sappiamo Kim, ma calmati."

Un altro cavaliere dalla scintillante armatura Cam, che si fa avanti in difesa di tutti.
Povero coglione che si scava la fossa da solo, vogliono che lei si calmi?
Bene, ma l'unico mondo è tirando fuori tutto e farli affogare nello stesso schifo che ha lei nella testa.

"Pensi che sono stupida?
Pensi che io non sappia nulla?
Pensi che non so che, nemmeno una settimana fa, hai avuto uno scontro con dei spacciatori che non sono dei nostri.
E non mi hai detto nulla?"

Cam ingoia a vuoto, non sapendo che soffoca per il suo tono fintamente calmo o per gli occhi dilatati e freddi come un blocco di ghiaccio, impenetrabile.
Uno ad uno cadranno giù, non risparmiera nessuno e nemmeno lo sguardo preoccupato delle ragazze e il procinto di un crisi di panico di Gemma la fermeranno.

The Queen 3 (i nobili del bronx)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora