capitolo 21 Esagerazione

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Carter non ha mai amato viaggiare in aereo.
Il senso di vuoto, le orecchie doloranti per la pressione, la consapevolezza di essere a kilometri di altezza dal terreno.

Da una macchina ci si può lanciare, anche da una moto e persino da un treno in corsa.
Qui non si può aprire nemmeno un finestrino se si vuole rimanere vivi, in caso contrario è davvero un modo originale per andarsene al creatore.

Le poche volte che ha usato l'aereo, si trattava di un jet privato oppure in prima classe, ma a causa della fretta sono finiti in economi.
Non che ci sia qualcosa di male o che Carter abbia la sindrome della diva, ma avere una vecchietta seduta dietro che si lamenta dell'aria condizionata e un bambino di fianco che gli lancia le palline di carta, è davvero una  tortura.

"Come cazzo fai a essere così tranquilla.
Io tra poco apro il finestrino e mi butto di sotto."

Parla tra i denti, guardando di traverso la sua donna che tranquilla sta leggendo un libro.
Sono in aria già da un ora, ma mentre Carter sembra esplodere da un momento all'altro, Kim è fresca e riposata come una rosa.

"Semplice, ho lasciato la casa in mano a Sara e gli affari ad Alex.
Perciò sono libera di non pensare a niente."

Non lo guarda nemmeno mentre parla, elecandogli i due punti su due dita che poi usa per girare la pagina.
Carter sta per risponderle, quando l'ennesimo pezzettino di carta gli finisce in faccia.

Chiedendo gli occhi, si toglie dal viso con la mano i residui di saliva, con una espressione disgustata e al limite della pazienza.
Ora basta.

Aprendo gli occhi, di scatto si volta verso il bambino guardandolo con tutto il nervoso che sente in vene.
Il sorriso pian piano che scompare mentre la mano armata dell'ennesima pallina di carta si abbassa, è passata tutta la voglia di giocare.

Carter quando vede l'espressione terrorizzato del piccolo, non può non sorridere soddisfatto, sporgendosi  verso di lui per avvicinare il viso al suo tremante..

"Ora basta, altrimenti ti faccio ingoiare l'intero quaderno che stai usando per infastidirmi."

Il bambino subito annuisce, mettendo il libro strappato nello zainetto, mettendosi seduto composto sul sedile e abbracciando il braccio della presunta madre seduta vicino a lui.

Soddisfatto di aver risolto almeno un problema, torna comodo stiracchiandosi stanco il collo indolenzito.

"Esagerato."

Sussurra kim, senza alzare il naso dal libro, riferendosi sicuramente alla scena con il bambino.
Alza lentamente lo sguardo in quello di Carter, sorridendo nel vedere la rabbia viva negli occhi che ama.
Non ci fa apposta a farlo incazzare, semplice lo trova incredibilmente sexy quando lo è.

Con la mano gli accarezza la mano, salendo sui muscoli duri del braccio, fino al collo andando a sfiorare le vene furiose in risalto.
Si lecca il labbro inferiore, mettendo via il libro e con l'altra mano continuando ad assaggiare la sua pelle, le sue labbra sottili leggermente socchiuse in un respiro affannato.
Accavalla le gambe, mettendo in bella mostra la coscia soda impossibile da non toccare per Carter, mentre lei tortura il suo inguine evitando di proposito l'erezione dolorosa.

Tossica e fuori di testa, trasforma rabbia in lussuria, benzina in fuoco e lo rende vittima del suo corpo e carnefice della sua anima.

Le labbra di lei che si avvicinano alle sue, senza timidezza, mordendogli il labbro inferiore mentre la mano afferra l'erezione da sopra la stoffa del jeans, rubandogli un gemito tra i denti,che sembra un grugnito.
Sexy si avvicina all'orecchio, mordichiandolo e dandogli il colpo di grazia.

The Queen 3 (i nobili del bronx)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora