Scalza e affannata Bellatrix rincorse il mago nel giardino di casa "Aspettate!" Gridò, temendo che l'altro potesse essere andato via. Uscì e si ritrovò da sola sotto un cielo stellato con la luna piena. Non poté fare a meno di sbuffare, lo aveva perso a causa dei suoi genitori. Scuotendo il capo si preparò a tornare dentro "Auror Black, ho forse fatto qualcosa di male che mi seguite?" La voce fredda e soffusa dell'uomo la avvolse, Bellatrix spalancò gli occhi e tornò a voltarsi. Lord Voldemort era appena fuori dal boschetto adiacente al giardino e la guardava in maniera enigmatica. Bellatrix si avvicinò "No, assolutamente" disse in maniera forse banale, sorridendo "Ma avevo il timore di avervi offeso" "E per quale motivo?" Domandò subito dopo l'altro "Ero sincero quando ho detto che vi trovo divertente".
Bellatrix si fermò di fronte a lui, continuando a mostrarsi affabile "Perdonate allora, mi era apparso il contrario". Voldemort inarcò appena le sopracciglia "Sapevo che gli auror dovessero essere perspicaci" "Di solito lo sono" replicò Bellatrix "Quando non sono tanto affascinati dai loro interlocutori sanno essere piuttosto scaltri". Bellatrix tacque dopo quell'adulazione, attendendo che fosse lui a parlare "Mi adulate adesso?" Domandò lui, sempre con quel sottile sorriso "Perdonate ma credevo la mia franchezza non vi infastidisse. Siete un uomo che non passa inosservato" "Lo stesso voi, avete causato molto scalpore con le vostre parole". Bellatrix sorrise "Ma è stato divertente" "Sì. Adesso che vi siete scusata però potete tornare dentro senza timori" "Aspettate" lo fermò Bellatrix "Che altro c'è?" Domandò allora il mago, un poco irritato "Io non ero venuta solo per questo" "E allora ditemi cosa volete". Bellatrix annuì e sorrise piano "Io ho sentito tanto parlare di voi" rispose "Ho sentito tante meraviglie. Ho pregato mio padre di farvi essere presente alla mia festa in ogni modo" "Bene allora, mi avete visto e mi avete conosciuto. Non siete soddisfatta?" La interrogò lui.
Bellatrix sospirò appena "Io vi stimo infinitamente" lo adulò ancora "Siete un mago tanto abile e, permettetemi, siete anche tanto bello. Ma non è questo il punto, io sono così talentuosa da essere stata in grado di diventare auror pur con la famiglia bigotta che mi ritrovo". Lord Voldemort pareva un poco annoiato "E dunque? Volete che mi complimenti?" "Certo che no" dissentì subito Bellatrix "Quello che vorrei è... ma no" finse ancora "Questo sarebbe domandarvi troppo. Perdonatemi" e si voltò piano, fingendosi tormentata. "Cosa volete domandare?" Bellatrix sorrise di spalle "Muovetevi. Non ho tutta la sera". La ragazza tornò a voltarsi "Io volevo domandarvi..." attese ancora pochi istanti col solo scopo di aumentare la curiosità dell'altro "Non ho imparato abbastanza" rivelò "Immagino solo quello che voi potreste mostrarmi". Il volto di Lord Voldemort divenne irritato "A che scopo accrescere le conoscenze già vaste di un auror?" "Auror già" sospirò Bella "È certamente un mestiere interessante, ma quante limitazioni ha. Per giunta è impossibile servire anche gli ideali della mia famiglia in questo modo. Avete visto anche voi, mi costringono a star loro lontana e io posso solo obbedire" "E da me cosa vuoi Bellatrix Black?" Domandò l'uomo con gli occhi un poco assottigliati.
Bellatrix sorrise "Suvvia Lord Voldemort, non serve mentire con me, dovreste averlo capito" disse, avvicinandosi di più a lui "La vostra squadra mi interessa molto, credo che potrebbe conciliare il mio desiderio di combattere a quello di seguire i nobili valori della mia famiglia". Voldemort la fissò immobile e impassibile, Bellatrix si domandò cosa stesse pensando e non poté fare a meno di notare quanto fosse piacevole scrutare quei tratti. "I Mangiamorte" scandì piano Bellatrix "Sarei interessata a diventare una Mangiamorte". Voldemort la fissò con maggiore fermezza "Smettetela" disse a denti stretti "Di fare che cosa?" "Di beffarvi della mia persona. Andatevene e non infastidite mai più il grande Lord Voldemort" si voltò ma Bellatrix osò trattenerlo stringendogli una mano pallida dalle lunghe dita bianche. Lo sentì divincolarsi di scatto "Come osate!?" Bellatrix lo lasciò e indietreggiò "Perdonatemi, non era mia intenzione quella di mancarvi di rispetto. Speravo solo di potervi aiutare e speravo che voi poteste aiutare me".
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Chasing the darkness (Bellamort)
FanfictionWhat if. La ventiquattrenne Bellatrix Black è un'auror al M.A.C.U.S.A, è soddisfatta della sua vita ma all'improvviso Malocchio Moody la richiama per farla tornare in patria perché c'è bisogno della sua collaborazione per risolvere un caso. Riuscirà...