Colpi e contraccolpi

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La mattina seguente Bellatrix si svegliò abbastanza serena, era autunno e iniziava a fare freddo ma era decisamente troppo impegnata a pensare ad altro per farci veramente caso. Se la prese comoda, si alzò tardi dopo essere rimasta un poco a letto, pensando unicamente al tempo trascorso la sera precedente con Voldemort. Aveva scelto da che parte stare, la parte che le faceva più comodo, sarebbe stata la spia di Voldemort al Ministero. Certo mentre faceva colazione Bellatrix non poté evitare di pensare a sua sorella Andromeda. Non voleva che le facessero del male ed era certa che Voldemort se lei glielo avesse domandato promettendo di farla ragionare non le avrebbe fatto nulla. Ovviamente il problema sarebbe stato convincere Andromeda, ma avrebbe risolto un problema alla volta, intanto poteva godersi questi successi.

Però la pace non parve durare molto, infatti poco dopo aver finito la colazione Bellatrix sentì bussare con insistenza alla porta di casa. Immediatamente si domandò chi potesse essere tanto presto ma ovviamente non poté non sperare che si trattasse di Voldemort. Speranzosa e lieta si avvicinò alla porta e aprì, ma quello che si trovò davanti fu molto diverso "Savage" disse Bellatrix, stupita "Che cosa ci fai qui?" L'uomo la fissò fermamente "Sono venuto a riferirti che devi lasciare questa casa adesso". Bellatrix ovviamente strabuzzò gli occhi "Che follia è mai questa? Voi mi avete affidato questa casa!" Savage continuò a fissarla con quell'espressione insopportabile "Vuoi spiegarmi perché devo andarmene oppure no!?" Insistette Bellatrix poiché lui taceva "Ma certo" annuì finalmente l'altro "L'abitazione ti è stata revocata perché sei stata sollevata dal tuo incarico di auror". Bellatrix non poteva crederci, le pareva di sognare "Sollevata!? Ma perché? E com'è possibile!?"

"Sei accusata di aver rubato la lista sparita dall'ufficio di Moody". Bellatrix rise con disprezzo "Siete pazzi, vi ho già detto che non sono stata io!" "Eppure tutto porta a te" rispose l'altro "Ma sta tranquilla, avrai modo di difenderti durante l'udienza che si terrà a metà novembre". Bellatrix era sempre più allucinata "Udienza" ripeté "Io sono un'auror, non una ladra". Savage le scoccò un'occhiata penetrante "Questo si vedrà" replicò "Intanto prendi le tue cose e vai. Ah, e devi darmi il distintivo". Bellatrix era furibonda "La pagherete per quello che mi state facendo!" Disse "Giuro che la pagherete!" Radunò i suoi averi rapidamente e poi si materializzò nell'unico posto che potesse immaginare: la sua vecchia casa. "Bellatrix!" Ovviamente sua madre era sorpresa "Cosa ci fai qui, per Salazar?" "Ti spiegherò poi mamma" rispose lei sbrigativa "Intanto ti basti sapere che ho bisogno di stare qui per qualche giorno". Bellatrix salì inferocita senza degnare gli elfi di uno sguardo e poi spalancò la porta della sua vecchia camera.

"Bellatrix!" Dentro c'era Narcissa con tutte le sue cose "Che ci fai qui?" "Te lo spiegherò poi' rispose lei "Hai visto il giornale?" Bellatrix le badò appena "Quale giornale?" "La Gazzetta" Narcissa si avvicinò "Il fratello di Albus Silente è sparito!" Bellatrix finalmente si fermò e la guardò in volto "Sparito?" La sua mente galoppava veloce "Che intendi dire?" "Qui dicono che è stata fatta irruzione nel suo pub di notte e pare sia stato rapito! Io non sapevo che Albus Silente avesse un fratello, tu?" "No" mentì Bellatrix "Quindi non è per questo che sei qui" dedusse Narcissa "No, non direi" replicò Bellatrix. Che succedeva? Probabilmente era stato Voldemort ma perché aveva agito così? Suo zio e Silente avrebbero capito che era stata lei a passare quelle informazioni, e se fosse stato quello il vero motivo della sua sospensione? Voldemort non le aveva detto che voleva lei facesse da spia al Ministero? "Bella stai bene?" Narcissa la richiamò "Sei pallida" "Sì, sono solo stanca, ho dormito poco" mentì "Mi dispiace se ho preso la tua camera ma dopo che Andromeda è andata via ho pensato che potevo" "Non ti preoccupare" la interruppe Bellatrix "Resta pure qui. Io mi sposto, tanto è solo una sistemazione momentanea".

Uscì dalla camera e si infilò in quella di Narcissa. Doveva parlare con Voldemort ma come avrebbe fatto adesso lui ad andare da lei se non era più sola? Probabilmente avrebbe scoperta dov'era ma come avrebbero fatto a parlare? No, doveva andare via da lì e sapeva anche dove poter andare. Lasciò le sue cose e scese per avvertire la madre "Mamma dove sei?" La chiamò con urgenza "Mamma devo andare". Druella però comparve al fianco di Alphard e Bellatrix dovette fare affidamento su tutte le sue forze per non spalancare gli occhi. "Bella tuo zio dice di doverti parlare con urgenza" disse Druella preoccupata, spostando gli occhi dal cognato alla figlia. "Bellatrix" la chiamò Alphard e il suo sguardo pareva duro "Zio, non vi aspettavo" "Davvero?" Domandò lui "Io invece credo di sì" "Volete che vi lasci soli?" Domandò piano Druella "No, usciamo" rispose Alphard "Andiamo Bellatrix". Bellatrix così non poté evitare di seguire suo zio fuori, fermandosi vicino al boschetto. "Bellatrix ti prego spiegami cos'hai fatto" disse subito Alphard.

Chasing the darkness (Bellamort)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora