Un caso particolare

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1975 America M.A.C.U.S.A

Il caldo era piuttosto intenso in quel giorno di luglio nella città di New York, un caldo che veniva ancor più sofferto dai dipendenti del M.A.C.U.S.A rinchiusi nei loro uffici. Era anche l'ora di pranzo però per fortuna, dunque per molti era giunta l'ora della pausa mentre per altri era finito il turno, un torno che andava avanti dalla notte. Quest'ultimo era decisamente il caso dell'Auror Black. Bellatrix Black era un'auror dalla storia particolare, nata in Inghilterra come primogenita dalla famiglia più nobile del paese il suo destino sarebbe dovuto essere tutt'altro che quello nonostante il suo talento notevole con la magia, in special modo con i duelli. Era stata promessa in sposa al primogenito di un'altra famiglia importante di purosangue, però poi le cose avevano preso una piega differente.

Bellatrix aveva avuto un'accesa discussione col fidanzato quando era al quinto anno, talmente accesa che aveva rischiato di farsi espellere, aveva rotto un braccio al ragazzo dopo aver improvvisato un duello con quest'ultimo. Ovviamente tutti i Black erano stati interessati da una questione del genere, i genitori della ragazza erano stati sdegnati ma assolutamente intenzionati a non far espellere la loro figlia, invece i rapporti con la famiglia del ragazzo si erano incrinati pericolosamente. Allora era intervenuto il fratello del padre di Bellatrix, Alphard Black, che era in buoni rapporti col preside. Alphard dopo aver parlato con la nipote aveva trovato una soluzione, ovviamente quest'ultima aveva indisposto molto il fratello e la cognata ma alla fine avevano ceduto.

Alphard aveva proposto-dal momento che doveva andare in America per qualche tempo-di trasferire la ragazza alla scuola di Ilvermorny per concludere la sua formazione. Alla fine l'estate era stata consigliera e Bellatrix aveva iniziato il sesto anno alla scuola di Ilvermorny, venendo smistare nella casa Wampus ovvero la casa dei guerrieri. La strega si era diplomata lì e poi grazie all'aiuto dello zio aveva temporeggiato per tornare, contando sul fatto che i genitori non avessero più un pretendente per lei. Bellatrix così aveva iniziato a studiare per diventare un'auror, si era dimostrata veramente molto dotata ed era divenuta uno degli auror più giovani di sempre. La strega era seduta alla scrivania malamente e leggeva con poco interesse un documento appartenente a un ricercato che aveva catturato poche settimane prima.

Guardò l'orologio e si rese conto che il suo turno era finito. Si alzò sbadigliando, era affamata, avrebbe mangiato e poi sarebbe andata a riposare per il prossimo turno notturno. "A domani Henry" Bellatrix gettò un'occhiata al collega seduto alla scrivania poco lontana. Il ragazzo di pochi anni più vecchio di lei parve ridestarsi, ammiccò e le sorrise "A domani... e se questa sera ci rivedessimo?" Le propose speranzoso "L'altra volta ci siamo divertiti mi è parso". Bellatrix rispose al sorriso languido "Chissà" rispose vaga "Magari dopo mi viene voglia e ti mando un gufo". Il ragazzo sorrise e si alzò per andare incontro, si scostò il ciuffo di capelli castani dagli occhi scuri e si fermò di fronte a lei "Non dirmi di no, Bella" la pregò "Non chiamarmi Bella" rispose lei con voce vellutata "Non siamo tanto in confidenza". Il ragazzo rise piano "Ah no?" Domandò col medesimo tono, si avvicinò e sussurrò all'orecchio dell'altra "Ti voglio".

Bellatrix sorrise di più "Se me l'avessi domandato prima" rispose "Sai che trovo eccitante fare sesso mentre ci sono i nostri superiori intorno ma adesso ho fame e sono stanca, ho finito il turno. Sarà per la prossima volta Henrino caro". Bellatrix si voltò ma il ragazzo la chiamò ancora "Bellatrix per questa sera hai intenzione di pensarci sul serio oppure mi prendi in giro?" Bellatrix alzò gli occhi al cielo "Ci penserò sul serio. Adesso mi lasci andare?" Henry annuì e sorrise "Allora arrivederci Black" "Sì, arrivederci Davers" e la strega uscì. Si allontanò rapidamente, aveva veramente voglia unicamente di mangiare e dormire così non perse tempo e si avvicinò all'ingresso del M.A.C.U.S.A "Bellatrix" "Anton" salutò un altro collega vicina all'uscita "Aspetta, tuo zio ti stava aspettando, mi ha domandato di te dieci minuti fa".

Chasing the darkness (Bellamort)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora