Un segreto per zio Alphard

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Bellatrix certamente si sentì frastornata, aveva parlato con Andromeda e poi con Moody e adesso aveva suo zio lì fuori. Ma cosa fare? Non poteva mandarlo via, tanto valeva farlo entrare e parlare, però a dire il vero Bellatrix non sapeva cosa volergli dire e invece cosa volergli nascondere. "Bellatrix" la richiamò Alphard "Va tutto bene?" "Sì" rispose subito Bellatrix "Ero semplicemente sorpresa del tuo arrivo. Devo aver perduto la lettere che annunciava il tuo ritorno" "Nessuna lettera" la interruppe Alphard mentre entravano "Non sapevo che sarei venuto sino a ieri pomeriggio tardi. È stato improvviso per me come per te questo viaggio". Bellatrix annuì mentre lo zio si metteva a sedere "Posso offrirti qualcosa?" "Un po' di vino rosso se lo hai" "Ma certo".

Bellatrix riempì due calici e ne offrì uno a suo zio che subito iniziò a sorseggiarlo "Allora Bella" disse poi Alphard con un sorriso sereno sul volto ingrigito un poco dalla sottile barba scura "Di cosa volevi parlarmi? Spero nulla di grave, soprattutto nulla di grave sulla tua missione". Bellatrix bevve un po' di vino prima di rispondere, indecisa "La missione procede con alti e bassi" disse "Sei riuscita ad avvicinarti a Voldemort?" "Sì, il problema non è stato avvicinarmi a lui, il problema è riuscire a ottenere qualche informazione... informazione che, se devo essere sincera, non so neppure se desidero ancora passare se mai ne dovessi ottenere". Come si era aspettata Alphard corrugò le sopracciglia dopo aver sentito quelle parole "Che significa questo?" Domandò infatti. Bellatrix sorseggiò ancora un poco di vino "Significa che la situazione non è semplice, al contrario oserei dire che è tremendamente ingarbugliata". Alphard restò in attesa "Hai scoperto qualcosa di strano?" "Non oserei definirlo strano ma sicuramente quello che ho scoperto complica le cose".

Alphard giustamente era ancora confuso "Mi dispiace zio ma se vuoi sapere di più devi giurarmi di stare zitto, sono informazioni molto delicate". Alphard annuì e la esortò a continuare "Bene allora" disse Bellatrix "Te lo dirò. Ho scoperto che alcuni membri della famiglia sono direttamente collegati con i Mangiamorte". Lo zio dapprima spalancò un attimo gli occhi ma subito dopo chinò il capo "Ma certo" mormorò "Avrei dovuto immaginarlo. Tuo padre?" Domandò "Mio fratello è un?" "Non da quello che so" rispose Bellatrix "Ma di sicuro lui e zio Orion sanno più di quello che vogliono far credere. Il fratello di mia madre invece, lui è un Mangiamorte. E anche il fidanzato di Cissy o comunque è prossimo a farne parte". Alphard le rivolse un'occhiata dispiaciuta "Quindi c'è dentro tutta la famiglia" disse "Se dici qualcosa verranno portati ad Azkaban" "Immagino di sì" annuì Bellatrix "Narcissa è disperata all'idea che io possa fare dei nomi mentre Andromeda vorrebbe che denunciassi quello che ho scoperto... ma d'altronde a lei non importa più adesso, non siamo più la sua famiglia".

Alphard corrugò nuovamente le sopracciglia "Perché parli in questo modo di tua sorella?" Bellatrix spalancò gli occhi "Dalle tue parole devo dedurre che tu non sappia che cosa è successo" disse "Allora te lo dirò. Andromeda è stata diseredata". Alphard era sinceramente stupito "Diseredata? E perché?" "Perché è scappata con un figlio di babbani" rispose Bellatrix "Era, anzi è incinta e si sono sposati. Per questo è stata cancellata dell'albero di famiglia". Alphard restò in silenzio per qualche attimo, pensieroso "Mi dispiace" disse poi "Povera Dromeda, non meritava questo". Bellatrix restò ferma a guardare lo zio "E tu" disse poi "Tu con chi sei d'accordo? Insomma questa è la tua famiglia ma il tuo dovere da auror ti impone di comportarti nella maniera migliore per la sicurezza collettiva". Bellatrix indurì un poco lo sguardo "Sì, peccato che non sia così semplice. Io detesto le regole dei purosangue, mia madre e mio padre hanno subito tentato di rifilarmi un marito e mi hanno chiesto di rinunciare al mio lavoro, ma sono pur sempre la mia famiglia. Posso veramente tradirli così in nome di un Ministero che mi usa senza provare un briciolo di stima nei miei riguardi?"

Alphard ovviamente si soffermò sulle ultimi parole "Che intendi dire? Hai problemi al Ministero?" Bellatrix annuì senza attendere neppure un attimo "Moody mi tratta come se fossi una ragazzina viziata che è diventata auror solo grazie al suo cognome e alla sua eredità, non grazie allo studio e al talento. Mi sottovaluta costantemente e crede che io sia in grado di fare miracoli con Voldemort. Io lo detesto, gli ho persino chiesto di rimandarmi in America ma lui non lo ha fatto perché gli servo. È arrivato persino a farmi seguire tant'è poca la fiducia che ripone in me!" Bellatrix finì il vino e poi buttò la testa sullo schienale, accaldata e stanca. Sentì lo sguardo di suo zio addosso "Mi dispiace veramente Bella" disse "Non avrei mai potuto immaginare che ti stessero trattando così al Ministero, soprattutto non dopo averti chiamata loro". Bellatrix si voltò e lo guardò negli occhi "Sei frustrata e lo capisco, ma devi farti forza, sei una strega magnifica, sarai in grado di portare a termine questa missione. Troverai la forza di fare la cosa giusta".

Chasing the darkness (Bellamort)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora