CAPITOLO 11

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-Allora ragazzi vi assegnerò un compito che dovrete fare in coppia, io vi dirò l'argomento e il vostro partner. Avrete tempo fino alla prossima settimana per esporlo e prenderci un bel voto-

È l'ultima ora di questa mattinata infernale e perché non chiuderla con il botto, il prof di chimica ha ben deciso di assegnarci un compito.

Spero solo che mi capiti qualcuno bravo.

-La signorina Rivera e Jake Anderson dovranno presentare la legge di Charles, siete anche avvantaggiati visto che è l'ultimo argomento che abbiamo fatto-

-Che?!- diciamo in contemporanea io e Jake.
-Avete qualcosa in contrario? Se volete possiamo risolverlo subito con una bella D- è come se ci stesse ricattando.
-Assolutamente no, sarà un bel passatempo non è vero Jake?- dico ironica.
-Non vedo l'ora- risponde lui allo stesso modo.

Il prof accenna un sorriso soddisfatto per poi ritornare con gli occhi su dei fogli.

Che gioia! Devo passare del tempo in più con Jake e visto che già ne passiamo poco mi sembra il minimo.

Penso che settimana prossima come argomento non porterò la legge di Charles ma bensì un altro, ovvero come ho ucciso Jake Anderson.

Finalmente la campanella suona, raccimolo velocemente le mie cose nello zaino e mi affretto ad uscire dalla classe.

Percorro il corridoio della scuola pieno di studenti impazziti fin quando mi sento trascinare in uno sgabuzzino.

-Ora parlo io- gli faccio cenno di iniziare -Proprio non riesci a credere che io non ho detto assolutamente nulla su noi vero?- accenno un no.
-Come te lo devo dire Allie!- alza un po' la voce.
-Non dire nulla Jake non mi va di litigare, ciò che voglio ora è solo andare a casa- mi poggio alla porta
-A te non va mai Allie!-
-Ci sarà un motivo no?! E forse quel motivo è che non riusciamo neanche a farci una semplice chiacchierata che finiamo sempre a litigare- inizio a gesticolare con le mani per il nervoso -Senti facciamo che ognuno fa la propria parte del progetto per i fatti suoi così facciamo contento il professore e me- continuo.
-Vuoi finirla?- si avvicina.
-Fammi pensare...- all'improvviso mi tappa la bocca con la mano.
-Se non funzionano le buone maniere si va per quelle forti, primo non fa piacere neanche a me litigare ogni volta ma è sempre stato così quindi come sei sopravvissuta fino ad ora continuerai a farlo dato che dovremo passare la maggior parte del tempo insieme per questi mesi, secondo per quanto riguarda il compito dobbiamo per forza farlo insieme perché io non so un cazzo visto che durante le sue lezioni faccio tutto tranne che ascoltarlo. Ora se appena tolgo la mano tu continuerai a sbraitare giuro che ti do una botta in testa- vedo che trattiene un piccolo sorriso dopo che ha detto l'ultima frase, toglie la mano e finalmente posso riprendere a parlare.
-Va bene- dico scocciata -Ma non si fa da me!- continuo.
-Domani dopo scuola vieni da me così poi andiamo agli allenamenti- è ancora a pochi
centimetri da me.
-Ok, ora posso andare o devi dire altro?- lo prendo un po' in giro.
-No no, vai- si fa scappare un piccolo sorriso.

Apro la porta ed esco da quello sgabuzzino.

A casa
Vado verso la camera di mio fratello e busso.
-Entra-
-Che fai?- lo raggiungo sul letto.
-Nulla, oggi sei a casa?- mi chiede
-No...Matt devo dirti una cosa- voglio dirgli la verità.
-Chi devo menare?- è sull'attenti.
-Nessuno- gli do una pacca sulla spalla.
-Dai dimmi- fa un sorriso
-Ti ricordi quando mi dovevo vedere con Jake, ecco in realtà mi ha portata da Travis- lui resta qualche secondo in silenzio e poi parla.
-Hai accettato?-
-Cosa?- chiedo confusa.
-La proposta che ti ha fatto l'hai accettata?-

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