CAPITOLO 33

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ORE 12:30
Per un guasto improvviso della corrente oggi ci hanno fatti uscire prima, una grazia divina immagino. Comunque Jake mi ha appena lasciata davanti casa, mi incammino verso il portone cercando le chiavi nella tasca anteriore dello zaino e dopo aver insistito un po' finalmente le trovo.
-Tesoro, come mai già a casa?- mi domanda mia madre appena varco la soglia di casa.
-C'è stato un guasto con la corrente, così ci hanno lasciati andare- lascio lo zaino per terra e dopo essermi sfilata le scarpe la raggiungo sul divano.
-Meglio, così passeremo un pomeriggio insieme dopo tanto tempo...dov'è tuo fratello invece?- mi circonda le spalle con il braccio stringendomi forte a lei.
-È con Travis alla palestra avevano da fare delle cose, tu come stai invece? Vanno meglio i dolori?- poso la testa sulla sua spalla mentre guardo real time in tv.
-Un pochino meglio, stamattina mi hanno chiamata dallo studio medico e settimana prossima ho la visita con il dottore cosi che mi cambi la cura-
-Perché questa non va più bene?-
-Purtroppo no, mi daranno qualcosa di più forte, ma non preoccuparti andrà tutto bene- mi lascia un bacio sulla testa.
-Pranziamo insieme?- le domando poco dopo.
-Cosa vuoi mangiare?-
-Abbiamo ancora la lasagna in frigo vero, che ne dici?- le propongo un offerta che non può affatto rifiutare perché so quanto ama la lasagna.
-Ottima idea, guardiamo anche un film?- solleva il telecomando pronta ad usarlo.
-Scegline uno che io nel mentre metto in forno la lasagna e in venti minuti sarà tutto pronto!- così corro in cucina, tifo fuori la pirofila dal frigo e la metto nel forno, imposto temperatura e timer e preparo su un vassoio già i piatti con le forchette.
-Che ne dici di ratatouille?- mi domanda dal salotto.
-Quello del topo?- annuisce -Si perché no...ehm io prima mi vado a cambiare, due minuti e scendo, tu intanto avvialo- prendo il telefono dal tavolo e corro di sopra, chiudendomi la porta della camera alle spalle.
Sblocco il telefono, vado sui numeri salvati e pigio su quello senza nome, aspetto qualche secondo e dopo poco risponde.
-Chi è?- la voce dall'altro capo sembra stufata.
-Sono Allie, vediamoci dove ci siamo visti l'altra volta...devo parlarti-
-A che ora?- mi domanda.
-Verso le cinque, si puntuale-
-Ci sarò- dopo la sua conferma attacco.
Ti prego non farmene pentire...

DOPO PRANZO
-Più guardo questo film più mi piace, a te non è piaciuto?- mi chiede mamma.
-Si dai, è stato molto carino. Porto i piatti in cucina, puoi passarmi il tuo- allungo la mano per prenderlo.
-Grazie- mi sorride.

Metto i piatti nel lavandino che procedo subito a lavare perché tanto sono sicura che dopo non mi andrà, sistemo la pirofila nel mobile e ripongo il canovaccio al suo posto. Mi avvicino al frigo per prendere una bibita e mi imbatto in una calamita di New York che ci portò la mamma di Chris quando ci andò in viaggio di nozze e così il pensiero che avevo in testa da tanto tempo decido di condividerlo con mamma.

-Posso parlarti un attimo?- ritorno da lei.
-Certo, che succede?-
-Sai ogni tanto mi ritrovo a pensare che cosa io voglia fare dopo il diploma e più ci penso e più sono convinta del fatto che io voglio continuare a ballare. Dopo l'incidente ho smesso di farlo per davvero molto tempo senza accorgermi che in realtà mi mancava più di ogni altra cosa e ora che ho ripreso ho deciso di volerlo fare per sempre. Voglio continuare a ballare quando sarò grande e magari insegnare anche ai più piccoli per trasmettergli professionalità e passione proprio come la mia istruttrice faceva con me...per questo pensavo di scrivere una lettera alla New York Dance Academy, so che stanno assegnando delle borse di studio in tutto il mondo e io voglio provarci- le faccio vedere l'annuncio sul telefono.
-Wow, New York è?-
-Si, so che è lontano, ma sarà solo per qualche anno se io dovessi riuscirci- giocherello con i miei capelli mentre aspetto che lei dica qualcosa.
-Tuo padre ti ha sempre chiamata come la sua coccinella e ciò che mi ripeteva sempre era che tu un giorno avresti preso il volo verso un mondo pieno di successo e di fortuna...e solo ora ne comprendo a pieno il significato e credo proprio che sia arrivato il momento di lasciarti andare. Quindi ora va su in camera tua, apri il computer e scrivigli quella lettera; digli quanto tu voglia quel posto e che cosa significherebbe per te, sii sincera e raccontagli la tua storia, fagli conoscere di che pasta è fatta Allison Rivera e se non ti prenderanno beh saranno degli stupidi- mi prende il viso fra le mani scuotendomi leggermente la testa.
-Ti amo mamma-
-Anch'io tesoro, ora va a raccontargli la tua storia e tieniti bene a mente che io sono e sarò per sempre orgogliosa di te...avanti va!- mi lascia un bacio sulla fronte pieno di amore e speranza.

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