CAPITOLO 36

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due ore al matrimonio
Sono le otto di sabato mattina, stanotte non ho dormito molto per la preoccupazione di quello che nel mentre stava succedendo dall'altra parte di Los Angeles: sono stata sveglia fino a tardi, con Jake che dormiva nel letto accanto a me all'oscuro di tutto, mentre messaggiavo con Ethan per farmi spiegare quello
che era successo la sera al Medusa. Una nuova droga che ti fa sballare in men che non si dica da vendere solo alle ragazze, Ethan si è rifiutato di venderla e Kevin ha pareggiato i conti picchiandolo: questa storia mi sta stancando, sinceramente non so più che fare, sono a corto di idee visto che l'unica soluzione per toglierlo di mezzo è denunciarlo alla polizia, ma non posso perché ne pagherebbe le conseguenze anche Ethan per collaborazione. Comunque sono riuscita a farlo ragionare dopo svariati messaggi per farlo calmare e fra un pensiero e l'altro si erano fatte le tre di notte, mi sono svegliata si e no due volte stanotte per poi alzarmi definitamente alle sette di stamattina. Abbiamo fatto colazione tutti insieme e ora è il momento di iniziare a prepararci, per le 10:30 dobbiamo essere pronti quindi abbiamo a disposizione ancora un'ora e mezza all'incirca. I ragazzi sono nella stanza accanto alla nostra mentre io e Ariana siamo nella mia stanza: i vestiti sono già attaccati alla porta del bagno e pronti ad essere indossati, il comò della stanza è pieno di trucchi e cose per capelli, Ariana si sta finendo il make-up e mentre aspetto che il ferro per capelli finisce di scaldarsi mi asciugo dal corpo l'acqua rimanente.
Infilo un intimo pulito e poi una maglia di Jake per non rimanere nuda. Mi posiziono accanto ad Ari, davanti al grande specchio e dopo aver diviso i miei capelli in sezioni inizio ad arricciarli, vogliono un effetto naturale perciò prendo delle ciocche ne grandi ne fine e dopo un quarto d'ora ho finito.
-Adoro questo ferro- ammetto mentre apro le onde con un po' d'olio per capelli.
-Li lasci sciolti?- mi domanda dopo aver applicato un po' di illuminante.
-Credo di sì, tu come li vuoi?-
-Fai tu, non ho preferenze- così si siede sulla sedia di legno liberando i capelli dal mollettone che aveva usato per tenerli fermi.
-D'accordo, metti un po' di musica. Il mio telefono è sul comò davanti a te- io nel mentre inizio a fargli una mezza coda per poi andare ad arricciare un po' le lunghezze.
-Hai un messaggio da un numero sconosciuto- mi avverte.
Merda! Mi sono dimenticata di cancellare la chat con Ethan.
-Ehm si...è Amelia, ha cambiato da poco numero di telefono, le risponderò più tardi- cerco di svignarmela e fortunatamente ci casca, mi dice un "ok" e poi apre Spotify facendo partire la nostra playlist.
-È contento Jake del matrimonio?- mi domanda dopo la fine della prima traccia.
-È indifferente, però è contento che la madre si sposi con qualcuno che la ama veramente-
-Ancora non ho capito che fine ha fatto suo padre-
-È una lunga storia, ma in poche parole se ne andò quando lui era ancora piccolo ed è stato meglio così- sono alla penultima ciocca.
-In che senso, l'ha mai cercato?-
-No, non l'ha fatto per il semplice motivo che il padre era un tipo violento. Litigavano molto spesso anche senza una ragione apparente, fin quando un giorno Jake per proteggere sua madre si è messo in mezzo ed è stato colpito, così il padre se ne andò senza tornare mai più- raccontare la sua storia mi fa star male, mi fa soffrire pensare a tutto quello che hanno dovuto passare.
-Porca puttana, non ne avevo idea- dice incredula.
-Non ne parla mai, è per questo che non dice niente sul matrimonio fra Eleanor e Simon...ha comunque sempre il timore che possa succedere lo stesso, ma sa quanto si amano e quindi è felice per loro- finisco di sistemare l'acconciatura con un po' di lacca e il gioco è fatto.
-Se un giorno dovessi fallire come ballerina, sappi che hai un futuro assicurato come parrucchiera- si complimenta a modo suo mentre si guarda allo specchio.
-Buono a sapersi- ridacchio a ciò che ha detto, controllo l'ora e mancano cinquanta minuti e visto che dobbiamo stare li dieci minuti prima dell'inizio della cerimonia è meglio se mi finisco di preparare.
-Novità da New York?- mi domanda sedendosi sul letto.
-Ancora nulla, l'attesa mi sta uccidendo- dopo aver applicato varie creme per il viso inizio a mettermi il correttore dove più ne ho bisogno.
-Vedrai che ti prenderanno, insomma non possono non prendere la mia migliore amica, sarebbe da pazzi- le sue parole insieme a quelle di mia madre e Jake mi fanno ancora più speranza.
-Esatto, vaglielo a dire- le accenno un sorriso.
...
-Stringi un po' di più sopra- con un movimento rapido sento il vestito adattarsi perfettamente al mio petto -Perfetto- le do il via libera per finire di allacciarlo.
-Mio dio quanti fili, un vestito meno complicato no eh- si lamenta alle mie spalle -Finalmente- esulta una volta finito.
-Grazie lagnona- mi sposto davanti lo specchio per vedermi meglio, è un vestito lungo di raso, il colore è un rosa perlato e ha la schiena totalmente scoperta intrecciata da fili.
-È un classico ma ci stai da Dio- mi da una pacca sul sedere passando dietro di me.
-È vero- dico ironicamente, mi spruzzo un po' di profumo, prendo la mia borsetta e un copri spalle da mettere se dovesse fare freddo.
-Ci stanno aspettando fuori- apre la porta ed esce, riesco a sentire Travis dirgli "sei bellissima". Li raggiungo, chiudo la porta della stanza e quando mi volto ho lo sguardo di Jake puntato addosso. Non dice niente, ma i suoi occhi invece dicono più di mille parole: mi squadra da capo a piedi come se mi volesse baciare ogni centimetro del mio corpo, si avvicina prendendomi la mano, mi fa girare su me stessa per poi posare le sue labbra sulle mie.
-Mi hai lasciato senza parole Rivera- mi sussurra all'orecchio e così ogni parte del mio corpo rabbrividisce alla profondità della sua voce.
-Me ne sono accorta Anderson- gli poso le mani al colletto dello smoking per poi sistemargli la cravatta, poi con quella destra proseguo ad accarezzargli la guancia che subito dopo viene baciata dalle sue labbra calde.
-Avanti andiamo piccioncini, non c'è tempo per le smancerie- ci interrompe Travis passandoci di fianco.
-Si signore- lo prende in giro Jake, mi prende la mano e iniziamo a camminare anche noi.

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