PROLOGUE

1.2K 45 28
                                    


" when she was just a girl,
she expected the world
but it flew away from her reach"
~Paradise/ Coldplay~

________________________________________

________________________________________

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

________________________________________

*
*
*

L'AMORE, SI UNA PAROLA COSÌ GRANDE con un significato così importante, ma cos'é realmente l'amore?

Grace non lo sapeva, aveva vissuto la sua vita priva di amore, priva di quel sentimento che ogni persona dovrebbe provare ma, a quanto pare, Grace non faceva parte di quelle persone.

L'amore è un qualcosa di magico, un sentimento così puro che riesce a farti volare con l'immaginazione, a pensare che niente possa andare male,

ma che allo stesso tempo riesce, in un solo istante, a ridurti in tantissimi pezzetini e, Grace lo sapeva bene.

La sua storia è un po' più complicata di quello che sembra, ora vi starete chidendo il perché,
beh sicuramente perchè ancora non sapete il suo cognome.

Lei è Grace Riddle.

Ora potete ben capire il perchè ha vissuto senza nemmeno un po' di amore.

Abituata, continuamente, a stare al comando di suo padre, Tom Riddle, o meglio dire Voldemort, ma lei non era come lui e lo aveva scoperto proprio quando aveva iniziato Hogwarts.

Grace pensava che sarebbe stata una grandissima avventura in cui poter stare almeno un po' senza suo padre, sempre se poteva chiamarsi in quel modo, lui era tutto, ma veramente tutto tranne che un padre, per Grace lui era solamente la persona che si era presa "cura" di lei, o almeno gli aveva dato una casa, ma nulla di più.

Ritornando ad Hogwarts lei era sempre oggetto delle conversaizoni delle persone, non facevano che parlare di quanto lei fosse orribile, disgustosa, di quanto lei fosse un semplice e doloroso niente. Grace inizió a pensare che, tutte quelle parole, tutte quelle facce disgustate delle gente lei se le meritava, d'altronde non c'era alcun motivo per non pensarlo.

Forse lei sarebbe dovuta restare sola per sempre e che quell'amore che magari lei sperava un giorno di ricevere, non lo meritava.

E non è finita qui, sapete quel'è stato il suo più grande errore? Innamorarsi di una persona che non gli avrebbe mai e dico mai rivolto la parola o solo un piccolo sguardo.

Lui per lei era una cosa impossibile da raggiungere, e Grace si incolpava ogni giorno per quello che provava per quel ragazzo, ma non solo perchè lei era la figlia di un assassino ma perchè quell'assassino aveva ucciso proprio i genitori di quel ragazzo.

Penso abbiate capito di chi si tratta, si proprio lui, il ragazzo con la cicatrice, degli occhiali tondi, i capelli sempre in disordine e un sorriso magnifico, o almeno questa era la definizione data da Grace.

Comunque si, si tratta proprio di Harry Potter, ora immagino possiate capire il perchè è una cosa impossibile da raggiungere, e Grace non poteva fare altro che guardarlo dalla finestra della sua camerata proprio come stava facendo in questo momento.

Era l'ora di partire per tornare a casa, e il suo sorriso si spense appena capì che quell'amore, se possiamo definirlo in questo modo, non era per nulla possibile.

Lei non gli aveva mai parlato, si immaginava la sua reazione, l'avrebbe guardata con uno sguardo disgustato mischiato alla rabbia e questo lei non poteva vederlo.

Preferiva non rivolgergli mai la parola per non vedere la sua faccia disgustata e piuttosto sarebbe rimasta li a guardarlo all'infinito.

Grace non sapeva nemmeno se lui sapesse della sua esistenza, ma sicuramente si, visto che tutti non facevano che parlare di lei.

Loro sono un po' come il giorno e la notte, il mare e le nuvole non sarebbero mai potuti stare insieme e questo Grace lo sapeva benissimo.

Avvolte peró al destino piace cambiare le regole, e anche molte volte se è per questo, chissà magari un giorno li avrebbe fatti incontrare ma questo Grace ancora non lo sapeva e mentre metteva in ordine la sua valigia lanció un ultimo sguardo a Harry per poi ritornare a casa.

Casa anche questa una grande parola, casa è quel posto da cui non riesci ad andartene, un posto in cui ti senti te stessa, ti senti felice.

Casa puó essere anche una persona, un oggetto, qualsiasi cosa tranne ritornare da suo "padre".

Lei sapeva nascondere benissimo i suoi sentimenti, ormai ci era abituata, lo faceva così tante volte che non sapeva più se quello che provava fosse reale o solo frutto della sua immaginazione.

Grace era, anzi è questo: dolore, tristezza, rabbia verso se stessa e infine era sola.

Completamente sola, si sentiva inutile come una vestito che acquisti e poi butti via,
ma lei era anche abituata a questo, ad essere buttata via continuamente.

Grace, peró, non sapeva che il destino, almeno questa volta, gli aveva preparato una bellissima sorpresa ma per scoprirla doveva aspettare, e forse anche più di quanto vi aspettiate.

*
*
*

***

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

*
*
*

ciao ragazzi, questa è la mia prima storia. Josephine Langford, ho scelto lei per rappresentare Grace.
Diciamo che questo capitolo e molto incentrato sulla presentazione di Grace una delle protagoniste di questa storia, questo è un piccolo capitolo che spiega un po' la situazione in cui si trova e niente spero che come primo approccio vi sia piaciuto, magari torneró con un altro capitolo, magari anche un po' più lungo se riesco! detto questo ciaooo!!❤️❤️

𝐖𝐡𝐨𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐲𝐨𝐮 𝐚𝐫𝐞||𝗛𝗮𝗿𝗿𝘆 𝗣𝗼𝘁𝘁𝗲𝗿||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora