"Am I a part of the cure Or am I part of the disease?" Clocks/Coldplay
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Era tutto buio e faceva molto freddo sul quel pavimento. Era stesa a guardare il soffitto, quando girò la testa l'unica cosa che vide fu un incantesimo andarle incontro facendola urlare dal dolore. Cercò di alzarsi ma faceva male, il sangue non smetteva di scorrere, ne era piena. Si alzò di fretta facendo qualche passo, si trovò davanti a uno specchio e quando vide il suo riflesso fece un passo indietro spaventata. Era in condizioni pietose, era ricoperta di tagli ma ciò che la fece sobbalzare fu che dietro di lei, in quel riflesso si trovava il padre. Voldemort era dietro di lei che la stringeva con la bacchetta al collo. Grace iniziò a dimenarsi, cercò di sfuggire alla sua presa ma era impossibile. <<puoi anche fuggire, ma il tuo destino é già stato segnato>> le sussurrò all'orecchio. Poi tutto inzio a svanire, lui, lo specchio, la stanza. Si ritrovò in uno spazio completamente vuoto e nero. Inizio a correre senza una meta ben precisa. <<Harry!>> iniziò ad urlare sperando che lui l'avesse sentita, sperando che lui venisse a salvarla. Ma poi si ricordò che lui non l'avrebbe salvata, nessuno poteva salvarla. "...Destinata ad essere amata e morire per salvare l'intero mondo magico". La profezia inziò a parlare dicendo soltanto l'ultima frase. Grace si sedette in quel buco nero portandosi le mani alle orecchie, <<basta per favore, basta!>>. Il pensiero della morte ancora non lo aveva metabolizzato, anzi forse non lo aveva ancora realizzato.
<<Grace!>>
Sentì il suo nome ma non capiva da dove proveniva, si alzò continuando a correre fin quando la vista iniziò ad andare via.
<<Grace!>> escalmò Ron vedendola agitarsi in quel modo nel letto, stava cercando di svegliarla ma sembrava star vivendo qualcosa di reale.
<<Grace>>.
Grace sobbalzo dal letto ritrovandosi seduta su di esso, aveva il fiato e e molte lacrime scendevano sul suo viso. Tramava, tremava molto e una volta sveglia si alzò di fretta togliendosi la coperta di dosso. Si guardò e notó che non era sporca di sangue.
Poi però fu costretta a risedersi per il giramento di testa. <<Grace, va tutto bene?>> le domandò Ron inginocchiandosi di fronte a lei. A quel punto si rese conto della sua presenza e lo guardò negli occhi. Era così sollevata di incontrare uno sguardo familiare.
<<si>>, rispose fredda e per un attimo sembrò non essersi liberata mai dalla bolla.
Ron non fece più domande consapevole che lei non volesse parlarne, prese la coperta e gliela mise sulle spalle notando il modo in cui stava tremando. <<Andiamo, ti preparo del tè>> le disse facendola alzare e portandola a sedersi al tavolo.
