CHAPTER THIRTEEN

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"Please stay
I want you, I need you, oh God"
Beautiful Things/Benson Boone

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Cos'é che era accaduto esattamente, cos'era quella nuova sensazione che aveva provato, cos'era quel senso di apatia che era cresciuto in lei in pochissime ore, le aveva lasciato un vuoto, era come se non le importasse più di nulla, come se da un momento all'altro il suo cuore avesse smesso di battere, di vivere.

Fortunatamente era ancora notte e tutti dormivano, dopo che Harry l'aveva accompagnata in dormitorio e assicuratosi che si fosse calmata, era andato da Silente per vedere il ricordo che erano riusciti a prendere la Lumacorno.
Da quando Harry l'aveva lasciata non si era mossa dal letto, tutto aveva perso senso e guardare il soffitto era l'unica cosa interessante.

Non sentiva nulla anche se il suo cuore batteva, ma sembrava quasi un battito finto, un battito immaginario, perché lei il cuore non l'ho sentiva più.
Provò anche a portarsi una mano al petto ma era come se si fosse creata una bolla intorno a lei che non le faceva sentire più nulla, né il leggero venticello che entrava dalla finestra, né lo scrocchiolio del letto quando Hermione si girava.

Eppure non era triste di sentirsi in questo modo, anzi le sembrava quasi confortevole non doversi preoccupare più di nulla, né del piano, né del padre, né di Draco.
Le sembrava di essere così leggera.

Faceva freddo quella notte ma lei non l'ho sentiva nemmeno, non sentiva più nulla.
La cosa strana é che non le dispiaceva sentirsi così, anzi era piacevole ed estremamente liberatorio, non pensare.
Non sentiva più nulla, non si sentiva più, e in quel momento era un regalo troppo bello per lasciarlo andare via, non sentire più la paura, l'ansia, la colpa era un qualcosa di meraviglioso.

Eppure sentiva la mancanza, la mancanza di qualcosa o di qualcuno per cui questo senso di apatia avrebbe voluto smettesse.

La porta si aprì ma Grace era ormai circondata dalla
bolla, una sagoma si avvicinò al letto e la richiamò più volte ma lei non sentiva e non vedeva nulla.

La sagoma le mise una mano sul mento e al solo tocco rabbrividì, le fece girare leggermente la faccia e gli occhi si incatenarono.

Grace sentì finalmente un battito, il suo cuore stava battendo di nuovo, e lei lo sentiva e per un attimo ne fu dispiaciuta, ma solo per un attimo perché poi si rese conto del motivo per cui batteva, era la sua salvezza.
Gli occhi verdi e gli occhi azzurri si incatenarono e sembrava che non volessero mai più lasciarsi, ma per qualche strano motivo Grace voleva cercare di cogliere tutto di quegli occhi e di quel volto, perché sapeva che non sarebbero stati suoi per sempre.

𝐖𝐡𝐨𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐲𝐨𝐮 𝐚𝐫𝐞||𝗛𝗮𝗿𝗿𝘆 𝗣𝗼𝘁𝘁𝗲𝗿||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora