Capitolo 3

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"benvenuti a Boston e buona permanenza" dice l' hostess lasciandoci uscire.

Non appena scendo vado subito alla ricerca di un carrello, per poi aspettare che le mie valigie arrivino.
Piano piano una dopo l'altra le mie quattro valigie sono sistemate spero stabilmente sul carrello, Max come sempre è molto buono e rimane al mio fianco guardandosi intorno curioso.

Non appena arrivo non riesco a trovare subito la famiglia Evans, quindi mi metto in un angolo ad aspettare, ma poco dopo una donna bionda si avvicina dolcemente toccandomi il braccio.

"sei Evelyn?"

"si, Carly vero?" chiedo sorridendole.

Lei annuisce e mi stringe in un abbraccio, facendomi sorridere.
"è un piacere conoscerti com'è andato il viaggio?"

Un uomo sorridente di fianco a lei, allunga la sua mano, la stringo sorridendo. "Ryan piacere di conoscerti"

"il piacere è mio" dico stringendo il guinzaglio, "è andato alla grande, grazie mille"

"e questo giovincello chi è?" chiede Ryan abbassandosi all'altezza di Max che rimane seduto a guardarlo un po' indeciso.

"lui è Max, è timido" dico ridendo e guardandolo annusare la mano di Ryan. "siete stati molto gentili a permettermi di portarlo"

"oh non ti preoccupare, abbiamo un grande giardino e anche i miei fratelli portano sempre i loro cani quando possono" dice Carly sorridendo e accarezzando Max che ora ha preso confidenza.

"vieni andiamo in macchina" dice Carly aiutandomi a portare il carrello.

Ryan e Carly sistemano tutte le mie valigie nella grande macchina, lasciando uno spazio dietro per me e Max.
"state stretti?" chiede Ryan mettendosi la cintura.

"no stiamo benissimo" dico lasciando che Max si sieda in mezzo alle mie gambe.

"abitiamo qui vicino quindi il viaggio non sarà lungo" dice mettendo in moto e partendo.

"pensavamo di incontrarci a cena con i bambini, così iniziamo a conoscerci." dice Carly guardando davanti a sé.
"sarai stanca quindi riposati e ci vediamo direttamente a cena, appena arriviamo ti faccio vedere il tuo appartamento e ti sistemi con tranquillità"

"il mio appartamento?" dico pensando di aver capito male.

"si ti abbiamo lasciato la dependance, la usavamo per gli ospiti, ma per loro abbiamo delle camere. Quindi la dependance è tutta tua" dice sorridendo.

"wow, grazie mille" dico guardando il finestrino.

Poco dopo la macchina entra in un viale e inizia a percorrere una strada sterrata, con intorno un grande giardino recintato, per poi fermarsi davanti a una bellissima casa color panna, dove sono parcheggiate due macchine.

Carly e Ryan scendono aiutandomi a scaricare le valige, poi seguo Carly verso una piccola casa di fianco alla loro, bianca con un piccolo portico con una sedia a dondolo.
Carly prende le chiavi dalla borsa e apre la porta, "ecco qui, questa è casa tua" dice lasciando la porta aperta per farci entrare con le valige.

Il salotto è meraviglioso, con uno stile moderno e classico allo stesso tempo, il divano verde smeraldo è ricoperto di cuscini e il piccolo camino davanti a esso, precedentemente acceso ora si sta spegnendo.
La stanza è ben illuminata e aperta sulla cucina, che riprende i colori autunnali del salotto.
È piccola ma funzionale, con un bancone da lavoro con dei sgabelli che divide la cucina dalla sala.

"è bellissima" dico guardandomi intorno sbalordita.
Vorrei chiedere che lavoro fanno per riuscire a permettersi una cosa del genere, ma resto in silenzio. Se questa è solo la dependance non oso immaginare come sia casa loro.

living with the EvansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora